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   I CERI E LA 1° GUERRA MONDIALE
   

Gli eugubini in guerra  |  La Festa è vietata, ma...  |  La situazione al fronte  |  La Festa dei Ceri del 1917  |  Le vicende successive   2007: Commemorazione del 90° della Festa dei Ceri 1917  |  La "IV" foto  |  S.Ubaldo in vetta al Col di Lana  | Gemellaggio Fiaccola della Riconciliazione | Centenario dei Ceri al Col di Lana |


 

Gli Eugubini in guerra sul Col di Lana


   Nel periodo 1914-18 l'Europa ha vissuto gli anni tristi e drammatici della Prima Guerra Mondiale. Anche i giovani eugubini furono chiamati alle armi. Le Alpi videro gli atti eroici di tanti figli di Gubbio, definiti dallo scrittore Curzio Malaparte: "uomini pieni d'estro e di coraggio meraviglioso".
   Al momento della chiamata alle armi tanti eugubini furono assegnati alla Brigata "Alpi" (erede del Corpo dei volontari di Garibaldi chiamato "Cacciatori delle Alpi") formata dal 51° e 52° reggimento di Fanteria.
   L'appartenere alla stessa brigata fu il motivo per cui in tanti si ritrovarono insieme a combattere sul Col di Lana (Livinallongo, Dolomiti) che, con i suoi ottomila morti, da allora viene  anche chiamato "Col di Sangue".

                                                                       

La Festa è vietata, ma...


 Era un periodo molto triste anche per chi era rimasto a casa, pur tuttavia il desiderio di rendere omaggio a S. Ubaldo era ancora più sentito!

   Ma un Regio Decreto, all'inizio della guerra, aveva vietato le riunioni pubbliche, le processioni civili e religiose. [REGIO Decreto 23 maggio 1915, n. 674, art. 3 – "Sono vietate le riunioni pubbliche, le processioni civili e religiose, le passeggiate in forma militare con o senza le armi e gli assembramenti in luogo pubblico o aperto al pubblico..."]

   Pertanto la Giunta e il Sindaco di Gubbio, Conte Giammaria della Porta, deliberarono di annullare la
Festa dei Ceri del 1916, e lasciarono capire che anche le feste degli anni seguenti sarebbero state sospese finché "gli animi di tutti siano ritornati gioiosi e felici".

   Fu così che la Festa dei Ceri, a Gubbio, non si fece per tre anni (1916-1917-1918).
   Ma possiamo giustamente ritenere che la
Festa del 1917 sia stata regolarmente effettuata!!!

   Infatti, i soldati eugubini del 51° reggimento, visto che la Festa dei Ceri non poteva essere fatta a Gubbio, decisero di farla lassù, alle pendici del Col di Lana, appena qualche centinaia di metri dietro la prima linea del fronte.

 

                                                               

 La situazione al fronte


    Le grandi e sanguinose azioni di guerra in questo settore si erano svolte soprattutto nei primi due anni di guerra (1915 e 1916), pertanto nel 1917 il fronte era abbastanza calmo: gli italiani avevano conquistato la cima del Col di Lana costringendo gli austriaci ad arretrare qualche decina di metri, sul Monte Sief: pochi metri, ma sufficienti per rendere relativamente tranquilla la vallata sottostante verso Pieve di Livinallongo e Pian di Salesei

                                                     

 La Festa dei Ceri del 1917


    Qui i nostri soldati decisero di fare la Festa dei Ceri.
   La cosa fu decisa con diversi mesi di anticipo. I soldati eugubini ebbero l'aiuto del
Capitano Rinaldo Chelli (autore delle foto giunte a noi) e dell'alto comando militare, pertanto fu possibile costruire appositamente tre Ceri con relative barelle e statue dei Santi.

   Quei nostri concittadini riuscirono davvero a coinvolgere tutti: la Festa dei Ceri, in quel luogo di sangue, divenne la festa e l'esaltazione della vita!

   Qualche nome di quei eroi "ceraioli":
Filadelfo Agostinucci (1° Capitano dei Ceri), Salvatore Albini, Angelo Camponovo, Alessandro Farneti, Ettore Ferranti, Basilio Grasselli, Guido Maranghi, Raffaele Mazzacrelli, Giulio Menichetti, Giovanni Panfili, Settimio Rosati, David Tasso, Adolfo Vispi e tutti gli altri eugubini che formavano il 51° fanteria, ma non solo: di certo vi fu la partecipazione del 52° ed anche della brigata "Regio", infatti l'Agostinucci apparteneva al 45° Rgt Fanteria.


   
   Quel 15 maggio 1917 fu un giorno piovoso, ma il programma della festa, perfettamente identico a quello solito, si svolse regolarmente con la S. Messa alle 9.00, l'Alzata dei Ceri alle 12.00 e la Corsa alle 17.00. Fu allora che, come scrive Gerardo Dottori: "...un Cappellano benedisse Ceri e Ceraioli: i quali in grigio-verde, con un fazzoletto rosso al collo e al canto della famosa marcia dei ceraioli, issarono le tre grandi "macchine" e si slanciarono su per l'erta mulattiera del Col di Lana che conduce a Salesei ...tutti si slanciarono all'inseguimento dei "matti di Gubbio" ...e ognuno voleva raggiungere uno dei Ceri per poter dare il cambio, la "spallata" ai portatori e tutti erano pervasi da una commozione profonda che provocava le lacrime, ...da un entusiasmo travolgente per cui tutti correvano su per la faticosa via a zig-zag che in venti minuti fu superata e il Cero del Santo protettore di Gubbio, S. Ubaldo, toccò la piccola spianata della baracca blindata dove risiedeva il comando del 51° fanteria. Fu un vero assalto - incruento - al Col di Lana, al quale però nessuno ostacolo, anche cruento, avrebbe potuto resistere tanto fu l'entusiasmo che si propagò rapidamente a tutti i convenuti."


   Il rito fu compiuto, la tradizione rispettata! Certo non fu come arrivare alla Basilica di S. Ubaldo, in cima al monte Ingino, per depositare i Ceri dinanzi il sacro corpo del Protettore, ma c'è da giurare che ognuno di quei grandi idealmente vi giunse con tutto il proprio cuore!

   

 

Vedi la relazione "Gubbio, la Grande Guerra e i Ceri sul Col di Lana"

                                                                     

Le vicende successive


   

   Passò quel maggio 1917 e pochi mesi dopo, il 24 ottobre 1917, la storia scrisse la ritirata di Caporetto: l'esercito italiano dovette abbandonare, in grande fretta, le posizioni conquistate e ritirarsi sulla linea Monte Grappa - Montello - Piave.

 

   
   Naturalmente dei Ceri del 1917 si perse ogni traccia
. Ma poco importa! Avevano ottimamente svolto il loro compito!


   Oggi a Pian di Salesei esiste un sacrario militare dove riposano 4700 soldati ignoti, 685 soldati noti italiani e 19 austriaci.


     

i caduti eugubini nella Prima Guerra Mondiale
 furono 722 (Vedi Elenco)

                                       
                                               
                    ******************

     Il
4 Novembre 2006 l'Associazione "Eugubini nel Mondo" propone di ricordare  i "Ceri del 1917" e la stampa cittadina pubblica il progetto tendente a celebrare nell'anno seguente il “novantesimo” della Festa dei Ceri fatta al fronte il 15 maggio 1917.
 

4 Agosto 2007: Celebrazione del 90° della Festa dei Ceri 1917


  La proposta, oltre alla condivisione da parte dell'Amministrazione Comunale e della Curia Vescovile, ha riscosso l'appoggio dell'Associazione Maggio Eugubino, dell'Università dei Muratori, delle tre Famiglie Ceraiole, della Compagnia dei Campanari, della Banda Musicale, della Società dei Balestrieri, del Gruppo Sbandieratori e  di tanti privati cittadini.  

  Così
sabato 4 agosto 2007 oltre 500 Eugubini hanno raggiunto, tutti insieme, il Sacrario di Pian di Salisei (comune di Livinallongo) sul Col di Lana,
per ricordare i soldati eugubini che, in piena guerra mondiale, fecero lassù la Festa dei Ceri il 15 maggio 1917, nonostante i tempi duri e sofferti di guerra e distruzione.

   Commovente è stata la cerimonia della Commemorazione del 90° svoltasi presso il Sacrario alla presenza delle massime autorità civili, religiose, militari e associazionistiche dei due Comuni.

 
Cronaca dell'Evento

 

Maggio 2008: Compare la "IV" foto (sconosciuta) dei Ceri 1917


    Nell’agosto 2007 l’avvenimento di novanta anni prima, oltre ad essere stato riportato alla memoria degli Eugubini è stato portato alla conoscenza anche della popolazione di Livinallongo del Col di Lana e dintorni. I giornali locali ne hanno diffusamente parlato in diverse occasioni e ciò certamente ha contribuito a far saltare fuori dal "buio di un archivio privato" (di Giorgio Fontanive) una foto assolutamente inedita e sconosciuta.
   Questa foto che nell’ambiente è stata subito definita la
“IV foto” dei Ceri del Col di Lana (tre foto si conoscono da sempre!) è di indubbia e stupefacente bellezza, rappresenta il momento della partenza della corsa… sono le ore 17 del 15 maggio 1917.

   Nel mese di maggio 2008 questa foto inedita è stata pubblicata sul numero 16 della rivista “Aquile in Guerra”, rassegna di studi della “Società Storica per la Guerra Bianca”, in un articolo [1917: Fanti – Ceraioli sul Col di Lana; Gaspari Editore – Udine, pag.37-50] a firma di Ezio Anzanello e Guglielmo Gabrielli del “Progetto Col di Lana”, stretti collaboratori dell’Associazione Eugubini nel Mondo.
   Nel mese di Maggio 2008 è stata pubblicata anche sul numero 335 di Tutto Gubbio.

Agosto 2012:  Una Statuina di S. Ubaldo viene collocata in vetta al Col di Lana


   Il 5 agosto 2012 una piccola Statua di S. Ubaldo é stata collocata nella cappella posta in vetta al Col di Lana.
  Tenuto conto che tutti gli anni, la prima domenica di agosto, il comune di Livinallongo e il gruppo Alpini del Col di Lana, organizzano sulla vetta del Col di Lana una giornata in ricordo dei caduti della Grande Guerra di entrambi gli schieramenti e considerando che S. Ubaldo, Patrono di Gubbio, nel 1985 Papa Giovanni Paolo II lo ha definito: "Santo della Riconciliazione" la nostra Associazione ha chiesto ed ottenuto di poter collocare all'interno della cappellina costruita in vetta, a fianco del cratere della mina, una piccola statua di S. Ubaldo.
   A conclusione della S. Messa, concelebrata dal nostro vescovo Mons. Mario Ceccobelli e dal vescovo emerito Mons Pietro Bottaccioli la statuina, al canto de "O Lume della Fede", ha percorso in processione il breve tratto che va dal cratere alla cappellina. A trasportarla due militari: un rappresentante delle  truppe alpine italiane ed uno delle forze armate austriache del 24° Jaegerbattalion di Lienz che, dopo essersi dati la mano, l'hanno insieme sostenuta e collocata sull'altare della piccola cappella, suscitando grande commozione tra la totalità dei presenti.

Cronaca della giornata


                                                                    

 

01 Marzo 2014 - Firma del Gemellaggio tra Gubbio e Livinallongo del Col di Lana


     E' stato firmato sabato 1° marzo 2014 il Gemellaggio tra il Comune di Gubbio e il Comune di Livinallongo del Col di Lana ("Comun da Fodom", nella lingua Ladina, parlata in quelle valli alpine ).
   Le ragioni alla base di tale decisione sono rappresentate essenzialmente dalla eccezionale edizione della Festa dei Ceri il 15 maggio 1917, realizzata dai soldati  eugubini impegnati su quel tratto di fronte dolomitico.
   A favore della sottoscrizione del gemellaggio avevano deliberato, nel 2012,  i Consigli
di entrambi i Comuni.
   Per il Comune di Gubbio l'Atto di Gemellaggio è stato firmato dal Commissario straordinario, Dott.ssa Maria Luisa D'Alessandro; per il Comune di Livinallongo del Col di Lana dal Sindaco Ugo Ruaz che è giunto a Gubbio a capo di una delegazione composta sia da esponenti politici che da rappresentanti del Gruppo Alpini "Col di Lana".

Vedi foto e cronaca della manifestazione
 

7 agosto 2016 - In vetta al Col di Lana con il "Fuoco della Riconciliazione"


   Nel 2012 in omaggio al “Santo della Riconciliazione” una piccola statua di S. Ubaldo, realizzata da  Enrico Nicchi, è stata posta nella cappellina in vetta al Col di Lana, sulle Dolomiti, su quello che fu uno tra i più tragici palcoscenici della Grande Guerra, la ”inutile strage” come fu definita la Grande Guerra, da Papa Benedetto XV.
   L’iniziativa dell'Associazione Eugubini nel Mondo è stata condivisa, sostenuta e resa possibile dalla partecipazione dell’Associazione Sportiva “Gubbio Runners”, che con il suo presidente Marco Busto e i suoi magnifici maratoneti ha portato materialmente la “Fiaccola della Riconciliazione” da Gubbio al Col di Lana con una “maratona a staffetta” percorrendo le strade di mezza Italia.
   La fiaccola (realizzata dal Socio Stefano Traversini), accesa giovedì 4 agosto, con una semplice cerimonia, e benedetta nella Basilica di S. Ubaldo dal rettore della Basilica, Don Fausto Panfili, coadiuvato da Don Stefano Bocciolesi, è stata portata in città nella Chiesa della Vittorina, dove è stata depositata dalla sig.ra Marcella Marcelli, alla presenza del Sindaco di Gubbio, Prof. Filippo Stirati.

Vedi foto e cronaca dell'evento
 

05 agosto 2017 - Centenario dei Ceri al Col di Lana 1917-2017


    E' stata una giornata commovente quella vissuta alle pendici del Col di Lana, presso il Sacrario di Pian di Salisei (comune di Livinallongo del Col di Lana), per ricordare i soldati eugubini che cento anni fa, in piena guerra mondiale, fecero lassù la Festa dei Ceri, il 15 maggio 1917.

Vedi la pagina dedicata
 

BIBLIOGRAFIA


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Gubbio, S. Ubaldo e la grande guerra (1913-1921) - Edizioni Porziuncola - Assisi 1991

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Ceri in grigioverde - "Centro Italia", III, n° 20, - 17/23 maggio 1954

GIORNALE DELL'UMBRIA
Una giornata indimenticabile sul Col di Lana - Gubbio 7 agosto 2007 

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In duecento con Sant'Ubaldo sul Col di Lana - "Corriere dell'Umbria" - 7 agosto 2012

IL DOVERE
La Festa dei Ceri al fronte - "Il Dovere" - Città di Castello 8 luglio 1917

L'INGINO
Gran vuoto e tristezza - "L'Ingino", X, n°8, - Gubbio 15 maggio 1917

L'INGINO
Gli organizzatori della festa dei Ceri sul Col di Lana - "L'Ingino", X, n°11, - Gubbio 24 giugno 1917

L'INGINO
I Ceri al fronte - "L'Ingino", X, n°12, - Gubbio 8 luglio 1917

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Ceri, bagno di folla sul Col di Lana - "Corriere dell'Umbria" - 5 agosto 2007 

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Umbria Matta - "Corriere della Sera" - 3 luglio 1938

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15 maggio 1917: i Ceri al Col di Lana - Atti del Convegno di Studi "Gubbio, la Grande Guerra e i Ceri sul Col di Lana" 5 maggio 2017

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La Corsa dei Ceri è tornata sotto il Col di Lana - "Corriere delle Alpi" - 5 agosto 2007

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Ceri sul Col di Lana, il culto della memoria - "La Nazione" - 7 agosto 2007

VIAZZI L.
Col di Lana monte di fuoco - Milano 1998