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       Tre GIORNI SULLE DOLOMITI
   
 
Programma
 definitivo
 
                                                                                                                    


Sabato 1 Agosto

Ore 00.00:(ovvero ore 24.00 del venerdì!) partenza dal parcheggio dello “Sporting Hotel” con autobus gran turismo.

Itinerario dell'intera giornata: Gubbio – Fano – Bologna – Modena – Verona – Rovereto (Km 440) (visita Sacrario e Campana) – Trento – Cavalese – Canazei – Passo di Fedaia - Pian di Salesei (visita al Sacrario) - Livinallongo del Col di Lana - Arabba (Km 170).

Nella notte, durante il tragitto d'andata, sono previste due/tre soste  presso stazioni di servizio lungo l'autostrada.

Ore 7.00: Sosta
a Rovereto,  prima dell'uscita dell'Autostrada, presso la stazione di Servizio "Adige Est" con possibilità di fare colazione.

Ore 9.00: arrivo in autobus al Sacrario militare di Rovereto, conosciuto anche con il nome di "Castel Dante", è uno dei luoghi più significativi realizzati in Italia, a ricordo della Grande Guerra. Al suo interno si trovano infatti le salme di oltre 20mila soldati appartenuti agli eserciti italiano, austro-ungarico e alla Legione Cecoslovacca, la formazione che nel 1918 affiancò le armate italiane. Tra di loro ci sono anche quelle dei due famosi irredentisti trentini Damiano Chiesa e Fabio Filzi, catturati proprio in queste zone durante la Strafexpedition (Spedizione punitiva) e la successiva controffensiva nel giugno 1916.

 

E' possibile la visita di alcune trincee della grande guerra situate all'interno del perimetro del Sacrario; il loro recente restauro permette di percorrere trincee, camminamenti, postazioni di mitragliatrice ed osservare i luoghi dove tra il 1915 e il 1918 i soldati austriaci e italiani si scontrarono in una lotta sanguinosa e senza quartiere. L'ingresso al sacrario è libero.

Ore 12.00: in autobus si raggiunge sul colle di Miravalle di Rovereto la campana "Maria Dolens" fusa con il bronzo dei cannoni delle 19 nazioni partecipanti al primo conflitto mondiale in ricordo dei caduti di tutte le Nazioni che presero parte alla grande guerra 1914-1918.
(biglietto ingresso 3 euro).

Nata da un’idea di don Antonio Rossaro, la prima Campana dei Caduti di Rovereto venne fusa a Trento il 30 ottobre 1924 con il bronzo dei cannoni delle 19 nazioni partecipanti al primo conflitto mondiale in ricordo dei caduti di tutte le Nazioni che presero parte alla grande guerra 1914-1918. Battezzata con il nome di Maria Dolens, fu collocata sul torrione Malipiero del Castello di Rovereto. La Campana, rifusa a Verona nel 1939 tornò a Rovereto esattamente un anno dopo. Nel 1960, in seguito ad una grave e irreparabile incrinatura, Maria Dolens venne rifusa presso le fonderie Capanni a Castelnovo Né Monti (Reggio Emilia). L’attuale bronzo benedetto da Papa Paolo VI, venne collocato sul colle di Miravalle il 4 novembre 1965, da dove domina tuttora la città di Rovereto.
 
Le sue dimensioni: altezza metri 3.36, diametro metri 3.21, peso campana  226 quintali, peso "batoccolo" 6 quintali, peso del ceppo 103 quintali.
Sul manto di “Maria Dolens” sono incisi gli augusti autografi dettati dai Sommi Pontefici Pio XII: “Nulla è perduto con la Pace. Tutto può essere perduto con la guerra”. Giovanni XXIII: “In pace hominum ordinata concordia et tranquilla libertas”.
La campana, suona cento rintocchi alle 21,30 per onorare i Caduti di tutte le guerre. E' la quarta campana al mondo per dimensioni fra quelle che suonano a distesa. I suoi rintocchi l’hanno resa un simbolo di pace mondiale che unisce, grazie alle 90 bandiere raccolte attorno ad essa, anche nazioni ancora oggi ostili fra loro, come Israele e Palestina.
L'ingresso per vedere la campana e le mostre affiancate è a pagamento (3 euro a persona)

 

                    Ore 14.00: Pranzo al sacco (non compreso nel prezzo).

Ore 15.00: partenza per al Sacrario Pian di Salesei (luogo dove il 15 maggio 1917 fu fatta la Festa dei Ceri da parte dei soldati eugubini. Il sacrario fu realizzato negli anni successivi alla guerra e vi sono sepolti oltre 5.400 soldati morti nelle furibonde battaglie svoltesi sul Col di Lana e dintorni).

 

Quel martedì, 15 maggio 1917 fu un giorno piovoso, ma il programma della  festa si svolse regolarmente con la S. Messa alle 9.00, l’alzata alle 12.00 e la corsa alle 17.00. Fu allora che, come scrisse Gerardo Dottori: “un Cappellano benedisse i Ceri e i Ceraioli, i quali in grigio verde, con un fazzoletto rosso al collo, e al canto della famosa marcia dei ceraioli, issarono le tre grandi macchine e si slanciarono su per l’erta mulattiera del Col di Lana che conduce a Salesei… tutti si slanciarono all’inseguimento dei “matti di Gubbio”… e ognuno voleva raggiungere uno dei Ceri per poter dare il cambio, la “spallata”, ai portatori e tutti erano pervasi da una commozione profonda che provocava le lacrime, da un entusiasmo travolgente per cui tutti correvano su per la faticosa via a zig-zag che in venti minuti fu superata e il cero del Santo protettore di Gubbio, S. Ubaldo, toccò la piccola spianata della baracca blindata dove risiedeva il comando del 51° fanteria.
Fu un vero assalto – incruento – al Col di Lana, al quale però nessuno ostacolo, anche cruento, avrebbe potuto resistere tanto fu l’entusiasmo che si propagò rapidamente a tutti i convenuti”.

Ore 18.30: Partenza x raggiungere Arabba e sistemarsi in Hotel (qualora non fosse possibile la sistemazione in un'unica struttura alberghiera, sarà necessario utilizzare hotel tra loro vicini).

Ore 20.00
: Cena (tutti insieme) e pernottamento nei rispettivi Hotel.
 

Domenica 2 Agosto

Per la mattina sono previsti due distinti programmi:

1.  Salita in vetta al Col di Lana

2.  Permanenza e shopping ad Arabba 

         1.  Salita in vetta al Col di Lana  (confidando in clementi condizioni meteo!)

Ore 6.00: prima colazione in albergo

Ore 6.30: partenza in autobus per Livinallongo (Km 8)

Ore 7.00: partenza da Pieve di Livinallongo (1.475 m s.l.m.), per salire a piedi verso la vetta del Col di Lana (2.462 m. s.l.m.), si percorreranno i luoghi e i sentieri che fecero da palcoscenico alle furiose battaglie della prima guerra mondiale. Tempo necessario per l’ascesa a piedi: circa 3 ore.
     E' possibile, ma al momento assolutamente non certa, la presenza di navette per portarci all'inizio del percorso sterrato, con superamento di circa 200 m di dislivello.

 
 

Ore 10.45: Saluto delle Autorità

Ore 10.59:
Onori alle Bandiere

Ore 11.00: In vetta, accanto alla cappella (costruita nel 1935 e ristrutturata nel 2007), nel cratere scavato dalla famosa “Mina del Col di Lana”, con la quale gli italiani riuscirono a conquistare la cima il 17 aprile 1916, si potrà assistere alla cerimonia civile in commemorazione di tutti i caduti (italiani e austriaci) della Grande Guerra, e alla S. Messa.

 
 
Dal 2012 una
statua di S. Ubaldo "Santo della Riconciliazione"

è presente all'interno della cappellina
.
(Vedi)
 
 

Ore 12.00: Chi vuole può consumare il pranzo (polenta, salsicce, panini) preparato dal gruppo alpini del Col di Lana (il biglietto va acquistato sul posto).

Ore 14.00:  Per chi lo desidera, escursione verso il vicinissimo Monte Sief (mai conquistato dall'esercito italiano) con possibilità di definire sul posto il percorso di rientro.... oppure:

Ore 16.00: Rientro per la stessa via seguita nell'ascesa per ritornare a Livinallongo che si raggiunge in circa 1 h e 30 m. Raduno presso il parcheggio e chi vuole può rifocillarsi presso i Bar del paese.

Ore 18.00: partenza per ritornare all'Hotel.

Ore 19.30: Cena e pernottamento.

Il Programma può subire importanti modifiche a causa delle condizioni Meteo

 

 

         2.  Permanenza e shopping ad Arabba

Ore 8.30: prima colazione in albergo,
Permanenza ad
Arabba e possibilità (non certa) di raggiungere con mezzi pubblici
il passo Pordoi (2.239 m), sosta al passo, visita al Museo della Grande Guerra e chi vuole può salire con la Funivia in vetta al Sasso Pordoi (2.950 m) da cui si può apprezzare uno degli scenari più belli delle Alpi con un orizzonte di 360°. Per chi resta al Passo... shopping tra le bancarelle, di solito presenti.

 

 

Ore 13.00: Pranzo al sacco (eventualmente da prenotare e ritirare al mattino in hotel prima della partenza, non compreso nel prezzo).

Ore 19.30: Cena (tutti insieme) e pernottamento nei rispettivi Hotel.

 

Lunedì 3 Agosto

Ore 8.00: prima colazione in albergo,

Ore 9.00: partenza in autobus in direzione di Vigo di Fassa (Km 34) attraverso il passo Pordoi, si oltrepassa Canazei e si percorre la Val di Fassa fino a Vigo, ove sarà parcheggiato l’autobus
e si salirà in Funivia verso il Catinaccio: Prezzo A/R 15 euro
N.B.) Alla stazione di arrivo della Funivia chi vuole può sostare per il resto della giornata su un ampio pianoro (Ciampediè,[in lingua Ladina significa "Campo di Dio"] 1998 m);

 

1) Chi vuole fare un percorso un pochino impegnativo, può  procedere verso il "cuore" del Catinaccio e seguire il sentiero 540, che in circa 40 minuti di passeggiata in mezzo al bosco conduce alla Conca del Gardeccia (1960 m) con i Rifugi: "Catinaccio", "Gardeccia" e "Stella Alpina". Da qui si può tornare indietro, Oppure chi vuole può proseguire, in salita (sentiero 546), verso il rifugi Vajolet e Preuss (2243 m), raggiungibili in ulteriori 45 minuti. Da qui... ancora in un' ora si può salire anche al Rifugio Re Alberto (2620 m) situato proprio sotto le famose Torri del Vaiolet, oppure con il  sentiero 584 si arriva (sempre in un' ora) al Rifugio Principe (2601 m), questo è un pochino più comodo e facile del precedente.
Fare attenzione ai tempi necessari per il rientro, seppure un poco più brevi di quelli di andata.

 
 
 

2) Per chi ha nelle gambe l'ascesa al Col di Lana, si raccomanda di seguire il sentiero 545, che in un’ora e tre quarti porta al rifugio Roda di Vael (2283 m) da cui si può poi proseguire verso il rifugio Paolina.     
Dal Ciampedìe (m 1.998), si scende nel sottostante avvallamento e si risale poi verso il vicino rifugio Negritella. Si prosegue a sinistra su sentiero 545 e dopo l’attraversamento di un bosco, il sentiero aggira una serie di pareti rocciose, per poi raggiungere i prati sopra la Malga Vael. Noi però, non seguiamo le indicazioni per la malga, ma per il rifugio Roda di Vael, che si trova in una posizione più alta.
L’ultimo pezzo del percorso fino al rifugio è l’unica salita ripida di tutta l’escursione, che ci fa sudare un po’. Il rifugio, e la vicina Baita Marino Pederiva, si trovano a quota 2.280, il punto più alto del tragitto, proprio sotto la Cima Roda di Vael.

 

Ore 12.00: Al rifugio chi non è provvisto di pranzo al sacco può comodamente pranzare.
Quindi si prosegue sul panoramico sentiero Hirzel Weg 549 (in direzione rifugio Paolina) che con leggera salita porta ad aggirare le propaggini meridionali del Majare e in circa mezz'ora raggiungiamo l'aquila in bronzo alta 3 metri e realizzata in ricordo di Theodor Christomannos avvocato meranese di origine greca, fautore dello sviluppo turistico delle Dolomiti.

 

Si ritorna al punto di partenza sullo stesso percorso, quindi Ridiscesa in Funivia  (Attenzione: dobbiamo essere alla funivia entro le 18.00) per scendere al ritrovo all’autobus parcheggiato alla partenza nei pressi della stazione della Funivia.

Ore 18.
30: Partenza
per Gubbio, via Verona - Bologna - Fano (547 Km)

Ore 24.00 : Arrivo a Gubbio.
 

Il Programma di tutti e tre i giorni può subire importanti modifiche a causa delle condizioni Meteo

Quota individuale di partecipazione:  

Importante: il numero dei partecipanti è limitato alla disponibilità dei posti nell'autobus (50)
Inoltre, dato il periodo (agosto), occorre prenotare le camere in hotel con una certa sollecitudine, senza aspettare gli ultimi giorni.
Sono ancora disponibili pochi posti !

Prezzo: 180 Euro

La quota comprende:

Viaggio in pullman gran turismo;

 N° 2 autisti;

Hotel 3 stelle ad Arabba;

N° 2 mezze pensioni in Hotel;

Bevande ai pasti (1/4 di vino, 1/2 acqua minerale)

Assicurazione medico-sanitaria; 

NON comprende:

-Biglietto per le funivie e quei Musei che non sono ad ingresso libero.

-Pasti al sacco

 

Consigli utili:

-  Abbigliamento pesante, da utilizzare in caso di bisogno, (inoltre giunti a piedi in vetta al Col di Lana, fa comodo avere nello zaino una maglietta asciutta)

-    Scarpe comode, meglio da Trekking

-    Zainetto con indumenti, acqua e qualcosa da mangiare

-    Impermiabilino (Kyway) e Cappello;

-    Crema solare (in alta montagna il sole brucia!)

-    Due bottiogliette di acqua da mezzo litro

-    Un piccolo ombrello (per i debiti scongiuri;-)

-    Un Documento d'identità

-    La stampa del presente programma (nella versione "definitivo")


                                                         **************

 Per informazioni e prenotazioni

SCRIGNO VIAGGI E TURISMO
Via B. Ubaldi (Centro Comm. Prato)
Tel. 075-9221771
scrigno@scrignoviaggi.it

 


                                                                          
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