Home Lascia il tuo messaggio E-mail Messaggi e Lettere di Eugubini nel Mondo
   GIUSEPPE FIORUCCI
   

Cenni Biografici  |  Al focolare  |  Uganda  |  Progetto Namugongo  |  Ringraziamenti  |  Costa d'Avorio
Per chi volesse collaborare   

 Cenni Biografici


   Pino, Giuseppe Fiorucci, è nato a Gubbio il 14/6/1952 in via Camilla Boncompagni nel quartiere di S. Pietro.
Secondogenito di Ubaldo e Filomena (Nenuccia) Benedetti, Pino ha una sorella maggiore (Emanuela) e due fratelli (Stefano e Angelo).

  Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Perugia nel 1978.
Presso la stessa università si è specializzato in anestesia e rianimazione.

Top

 Al Focolare


   Dopo tre anni di lavoro svolto presso il Policlinico di Perugia e l'Ospedale "Calai" di Gualdo Tadino, entra nel Movimento dei Focolari. Il Movimento è diffuso nei cinque continenti ed è costituito da gente delle più diverse professioni e condizioni sociali, tradizioni e religioni che si impegna ad essere seme di un mondo più solidale, di un mondo più unito. Il Movimento è sostenuto da una spiritualità con una spiccata dimensione comunitaria che non solo è vissuta da più persone insieme, ma indica in ogni fratello, in ogni prossimo la strada per arrivare a Dio.
   Si ispira ai principi del Vangelo, ma non trascura, anzi evidenzia, valori paralleli in altre fedi e culture.
   Così dopo due anni di formazione a Loppiano (Firenze) nel 1984 Giuseppe partiva per l'Africa e precisamente alla volta del Transkai (Sudafrica). Dopo cinque anni di permanenza in quella nazione, gli fu proposto di andare in Camerun, in un territorio chiamato Fontem, dove nel mezzo della foresta sorge un ospedale. In Camerun è rimasto sette anni. Nel 1995 gli fu chiesto di andare in Uganda, dove il 40 per cento della popolazione è costituita da bambini, per iniziare e dirigere un centro sanitario.
   Se in Camerun aveva potuto contare sul ventennale lavoro di altri medici focolarini che avevano realizzato l'ospedale di Fontem, se in Sudafrica aveva potuto lavorare in una struttura sanitaria già avviata, in Uganda il Dr. Fiorucci è da solo.
Top

 Uganda


   In una sua lettera speditaci da Kampala (Uganda) nel marzo 2001, Giuseppe dice:
   "Qui sono accadute molte cose straordinarie che hanno trasformato la mia vita e anche quella di tanti attorno a me.
Due anni sono trascorsi da quando qui in Uganda cominciammo ad immaginare quanto fosse bello ed importante aiutare la gente nei loro bisogni reali.
Eravamo tre focolarini, che da quasi tre anni vivevano in questo paese. Davanti a noi un pezzo d'Africa con tutto il fascino e l'angoscia che può suscitare. Un pezzo di mondo dove speranza e fiducia sembrano arrestarsi davanti ad un futuro migliore, sempre più lontano. Un continente in agonia... ancora prima di essere nato. Attorno a noi un popolo innocente e bambino, ammalato e… a lutto!
Risuonavano le parole di Gesù: "Ho pietà di questa folla" e uno spirito di solidarietà nuovo si faceva strada dentro di noi. Occorreva trovare un posto, un pezzo di terra popolata dove insediarci e lì realizzare il nostro sogno. Costruire un pezzetto di Africa Nuova, dove lavoro, sviluppo e dignità fossero già realtà e possibile modello per un futuro migliore.
Intanto il nostro gruppo era cresciuto. Si erano aggiunti due altri focolarini e un centinaio tra adulti e giovani ugandesi che fortemente condividevano la nostra vita"
.
Top

 Progetto Namugongo


   "Una forza interiore ci spingeva, una tangibile sensazione che eravamo strumenti che Dio stava usando per un progetto che era suo e non poteva non realizzarsi. Così ha preso il via tutta una successione di avvenimenti che ora tenterò di descrivere a cominciare da quello di aver trovato un pezzo di terra e proprio a Namugongo, (un sobborgo di Kampala, la capitale dell'Uganda) dove i Martiri Ugandesi furono immolati, luogo quindi di grande significato religioso dove due santuari cattolico e anglicano, sorgono l'uno accanto all'altro.
   Più di cinque ettari potevano essere sufficienti per ciò che intendevamo realizzare. L'idea era di puntare ad un progetto Namugongo che potesse favorire lo sviluppo sociale ed economico della popolazione del posto, combinando l'aspetto della produzione con quello dei servizi e precisamente un progetto che si avvale di due poli:
    - Una azienda agricola pilota per la produzione di uova e vaniglia.
   - Un dispensario medico che offra un servizio sanitario dignitoso e allo stesso tempo alla portata della gente.
   Così il prologo, un sogno… che è cominciato a realizzarsi quando inaspettatamente ci arrivò da Roma una provvidenza di 40 milioni di lire, che ci permetteva di acquistare il terreno. Lì abbiamo capito che il progetto doveva andare avanti, abbiamo capito che c'era la benedizione di Dio. Su questa fiducia ci siamo lanciati, abbiamo comprato la terra e ora un secondo colpo di scena: questa volta una telefonata. Veniva da Vibo Marina (Italia). Enzo, un mio collega di università a Perugia negli anni 1971-78, medico anche lui, con il quale da allora non c'era stato più alcun contatto. Egli al telefono mi parlò di sua zia Angelina, maestra elementare, rimasta nubile, che aveva dedicato la sua intera esistenza all'educazione dei bambini. Ella alla sua morte aveva chiesto alla famiglia di donare tutti i suoi risparmi per la realizzazione di un progetto sociale che essi avessero ritenuto degno di tale aiuto. Il Dott. Enzo nella telefonata mi disse di aver saputo di me in Uganda. Egli al telefono mi parlò di questa disponibilità economica e mi chiedeva se noi non avessimo un progetto da proporre. Così la famiglia De Maria ha prontamente aderito al nostro sogno che proprio grazie al loro contributo ora poteva realizzarsi.
   Il 25 Novembre 2000 abbiamo inaugurato il dispensario alla presenza di tante persone e autorità Ugandesi. Presenti anche ospiti dall'Italia e dal Kenya.
   Da quel giorno in poi non si è mai smesso di lavorare con un numero di pazienti sempre in aumento e così anche del personale di servizio. Ora ci sono due medici Ugandesi che collaborano con me nel dispensario per assicurare una copertura completa del servizio che è continuativo di 24 ore su 24. Ci sono anche cinque infermiere, una farmacista, due tecnici di laboratorio, un ragioniere, due inservienti per le pulizie e due agenti addetti alla sicurezza.
   Non male come inizio, ci pare già di vedere che tra non molto questo dispensario sarà diventato un ospedale completo."
Top

 Ringraziamenti


   Accanto alla famiglia di Vibo Marina e altre di Bergamo e di Roma non posso non ringraziare tanti amici e benefattori di Gubbio il cui aiuto materiale e spirituale è stato sempre tanto tempestivo e prezioso. Vorrei fare breve menzione di alcuni:

      Sua eccellenza il Vescovo di Gubbio
      Parrocchia di S. Giovanni
      Parrocchia di Madonna del Ponte
      Parrocchia di Semonte
      Padre Igino Gagliardoni Basilica S.Ubaldo
      Gruppo Missionario
      Gruppo Focolare di Gubbio
      Ditta Colacem
      Società Operaia di mutuo soccorso
Tanti altri che vedrò di ringraziare personalmente in una mia prossima visita a Gubbio.

"All'Associazione Eugubini nel Mondo
…grazie per tutto ciò che state facendo per Gubbio e per gli Eugubini nel mondo che saluto con affetto".

Pino Fiorucci
 

Top

 E' tempo di andare in... Costa d'Avorio


Il 19 settembre 2007 Pino ci scrive:
   "Dieci anni è durata la mia permanenza in Uganda, durante i quali si sono potuti realizzare quelli che in principio potevano sembrare solo dei sogni. Il poliambulatorio che è nato come frutto della generosità di tanti è andato avanti, ed è pure cresciuto. Recentemente, vi si sono aggiunti tre nuovi reparti (uomini, donne e bambini) e si sta allestendo un servizio di odontoiatria. Ormai vi lavorano anche tre medici ugandesi. Gli ultimi due anni mi ero impegnato a fondo per rendere la clinica autosufficiente, preparando nel modo migliore il personale che ci lavora. Mi ero potuto così gradualmente tirare fuori, nella previsione di un possibile e probabile mio trasferimento.
   Accanto al poliambulatorio inoltre era nata una liuteria, che sorprendentemente ha attecchito. Impiega ora quattro giovani e riesce a produrre degli utili. La qualità della produzione è niente male.
  Così il giorno fatidico è arrivato all’inizio di maggio 2006. Una telefonata dal nostro Centro internazionale di Roma, mi chiedeva di lasciare l’ Uganda per raggiungere la
Costa D’Avorio, che si trova da tutta l’altra parte dell’Africa.
   In Costa d’Avorio era da poco finita una guerra civile che aveva spaccato in due il paese e di cui si sta tuttora tentando di rimettere insieme i pezzi. Così in agosto 2006 sono partito per la mia nuova destinazione: la città di nome Man, nel nord della Costa d’Avorio. Qui siamo ancora sotto il regime della ribellione (senza leggi e senza amministrazione pubblica). La presenza di un contingente militare francese ci dà un po’ di sicurezza.

   Dove abitiamo si chiama Mariapoli Victoria, ed è una cittadella posta su di un terreno di 4 ettari. Siamo una ventina tra focolarini e focolarine, e molti di più vi si recano ogni giorno come collaboratori, avendo all’interno di essa alcune aziendine (tipografia, falegnameria, officina del ferro ecc.) e delle opere sociali (dispensario medico, centro per la malnutrizione infantile e una scuola di recupero). Questa cittadella funge inoltre da centro di accoglienza e formazione per i membri del focolare di una parte d’ Africa compresa tra il Niger e il Senegal che comprende 15 nazioni. Essa ospita pure il centro per la coordinazione delle attività del Movimento dei Focolari svolte in tutta questa parte del continente.

Mi sorprendo a volte mentre penso a Gubbio e a S. Ubaldo, e ciò mi ridona tanto coraggio per riprendere il cammino.
 

Pino Fiorucci
pino.fiorucci@gmail.com
 
 
Top

 

 Per chi volesse collaborare


Lista orientativa degli apparecchi medicali di cui si ha necessità:

1 Ecografo
2 letti da parto
8 letti da ospedale per ricovero
2 stabilizzatori di elettricità
1 apparecchio per "indice di protrombina", e vari altri apparecchi per laboratorio.
1 glucometro
2 microscopi ottici
1 set vetri da laboratorio
1 centrifuga
1 agitatore
1 autoclave sterilizzatrice (medio/piccola)
1 tavolo per medicazioni e piccola chirurgia
1 defibrillatore elettrico con ECG Monitor
1 Elettrocardiografo
1 apparecchio manuale di anestesia con "halothane vaporizer", maschere di anestesia
vari sgabelli, vassoi e carrellini e armadietti in acciaio
2 barelle
1 set di ferri di chirurgia generale
1 set di ferri per ostetricia
1 forcipe
1 ventosa
4 stand flebo completo
1 pallone AMBU adulti; 1 pallone AMBU bambini
2 sfigmomanometri
1 otoscopio
1 fonendoscopio
1 lampada scialitica
1 nebulizzatore aereosol

materiale vario di consumo (bende, garze, fili e aghi da sutura, siringhe, cannule varie, cateteri vari, tubi da intubazione e da suzione; vassoi e carrelli inox, teli intervento, padelle, pappagalli, ecc.)

Per maggiori informazioni chiunque è invitato a mettersi in contatto con "Pino"
Risponderà appena gli sarà possibile collegarsi ad internet.

 

 

 

 

Top