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  OSPEDALE DI PIRIMITI IN AFRICA (MALAWI)
   

Il Malawi |  I problemi del Paese  |  Emergenza Africa  |  Il Rotary Club di Gubbio e dell'Umbria | Ospedale di Pirimiti |
Progetto Malawi | Immagini dell'Ospedale 

Il Malawi


      Il Malawi è un piccolo stato dell'Africa sub-equatoriale. E' soprannominato il "cuore caldo dell'Africa", confina a nord con la Tanzania, ad est e a sud con il Mozambico, a ovest con lo Zambia.

    Fu l'esploratore Livingstone nel 1859 a rendere nota l'esistenza del lago Niassa (oggi lago Malawi) e del suo emissario, il fiume Shire, il principale corso d'acqua del Paese e affluente dello Zambesi.

   Nel 1893 tutta la vasta regione comprendente il lago divenne colonia inglese col nome di Nyasaland e solo nel 1964 ottenne l'indipendenza, assumendo il nome di Repubblica del Malawi: trent'anni è durato il governo del presidente eletto a vita, Kamuzu Banda: un governo di tipo autoritario, che però lo ha preservato da lotte interne e ha mantenuto buoni rapporti con il Sudafrica.
   Nel 1994 Hastings Kamuzu Banda, quasi novantenne, ha lasciato il potere ed è stato eletto presidente, mediante libere elezioni, Bakili Muluzi, che ha iniziato una serie di riforme economiche che stanno portando un lento cammino di sviluppo nel Paese. Gli è succeduto come presidente Bingu Wamutharika, di religione cattolica, eletto nel 2004 dopo nuove elezioni e rimasto in carica fino alla morte, nel 2012, quando gli é succeduta la sua vicepresidente Joyce Banda che poi ha lasciato in posto a Peter Mutharika, risultato vincitore delle elezioni  nel 2014.
    Oggi la popolazione ha ormai superato i 16 milioni di abitanti (16 362 567
ab. nel 2012), distribuiti in prevalenza nel centro sud del Paese.
Circa l'80% della popolazione è cristiana (50% protestanti, 30% cattolici), mentre il restante 20% è costituito da animisti e mussulmani.
    Il Malawi è uno dei Paesi più poveri dell'Africa, anche a causa delle sue scarse risorse naturali, fatto che lo ha reso poco appetibile agli occhi dei colonialisti e degli speculatori. La costituzione geografica del Malawi è alquanto differenziata. Ci sono vaste regioni montagnose, l'estesa zona comprendente il lago e a sud l'arida ed impervia savana che è la parte nella quale opera l'Associazione Amici del Malawi.
    Il Paese è percorso per quasi tutta la sua lunghezza da un grande lago, il lago Malawi, lungo 580 chilometri, largo fra i 16 e i 75 e con una profondità massima di 700 metri. La maggior parte delle attività commerciali sono controllate da asiatici, mente le estensive piantagioni di thé e caffè, residuo del periodo coloniale, sono appannaggio delle multinazionali.
     La lingua ufficiale è l'inglese, la lingua nazionale è il chichewa; l'indice di analfabetismo è del 44%. Il Malawi è membro dell'ONU.

 

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I grandi problemi del paese


    I maggiori problemi del Paese sono: la crescita della popolazione; la crescente pressione sulle terre coltivabili; la conseguente insicurezza alimentare (la dieta è costituita prevalentemente da Mais); la crescente incidenza dell’HIV / AIDS.
    E’ tra i paesi più altamente indebitati con l’estero.
    L’economia è prevalentemente agricola, il 90% della popolazione vive nelle aree rurali in un paese in cui il 50% delle esportazioni sono legate al Tabacco, e ultimamente Cotone.
Il Malawi è uno dei paesi più poveri al mondo: il 42% della popolazione vive con meno di 1 dollaro al giorno e il 65% delle popolazioni rurali vive sotto la soglia di povertà.
     La vita media è di circa 37 anni.
    L’alto indice di HIV / AIDS colpisce il 14,4 % della popolazione tra i 15 e i 49 anni.
    La trasmissione dell’HIV da madre a figlio minaccia di contagiare tra i 20.000 e i 40.000 neonati ogni anno. Attualmente oltre 83.000 bambini sotto i 15 anni sono sieropositivi.
    Quasi un milione di bambini hanno perso uno o entrambi i genitori, la metà dei quali a causa del’AIDS.
I servizi sanitari di base mancano di infrastrutture, strumenti, medicine e di personale medico e paramedico.
    I tassi di mortalità neonatale e sotto il quinto anno sono tra i più alti al mondo.
    Malaria, diarrea, infezioni respiratorie acute e carenze nutrizionali sono tra le principali cause di mortalità infantile.
   Più di una donna su cento muore di parto, uno dei tassi più alti al mondo. Il Malawi vive dunque una grave emergenza umanitaria.

Emergenza Africa


L'Africa vive una vera e propria emergenza. L’estrema povertà in cui versa il Continente africano è stata definita dai premi Nobel per la pace, riuniti a Roma nel 6° Summit Mondiale, “moralmente inaccettabile, una minaccia alla vita e alla dignità umana, che potrebbe essere eliminata, visto che i mezzi per farlo esistono: cancellazione del debito, destinazione di adeguate quote del PIL da destinare allo sviluppo dei paesi poveri e quant’altro”.

    Oltre agli Enti pubblici, diverse Associazioni umanitarie lavorano a favore dell’Africa, in prima linea tanti Rotary Club sparsi per il mondo e il Rotary Internazional che ha portato avanti, fin dal 1985, un progetto grandioso: quello della eradicazione della poliomielite, stanziando 500 milioni di dollari per vaccinare circa due miliardi di bambini in tutto il mondo. Oggi si verificano soltanto poche centinaia di casi di polio nel mondo, un dato che costituisce una riduzione del 98,8% rispetto al 1988, quando il virus colpiva più di 350.000 bambini all’anno.
Inoltre moltissimi Club hanno realizzato e stanno realizzando progetti umanitari a favore dei paesi dell’Africa

Il Rotary Club di Gubbio e dell'Umbria  


    Tanti fili d’erba possono formare un grande prato di solidarietà umana. Anche i Rotary Club dell’Umbria, realizzando l’ideale del servire al di sopra di ogni interesse personale e quello dell’etica della responsabilità, per cui ci si fa carico dei problemi degli altri, intendono fare la loro parte, facendo nascere il loro filo d’erba: “quello che facciamo è una goccia nell’Oceano" - ha detto Madre Teresa di Calcutta - ma se non ci fosse, quella goccia mancherebbe”. I Rotary Club dell’Umbria hanno pensato di unirsi al mare di solidarietà con una iniziativa che li coinvolga tutti.
   Questa idea di coordinarsi, di fare rete è nata durante la riunione dei Presidenti incoming per l’anno 2007-2008 del 26 novembre 2006, convocata a Foligno dal Governatore incoming Massimo Massi Benedetti e proseguita in altre due riunioni, tenutesi presso la sede del Club di Perugia Centro, durante le quali fu ventilata l’idea di un intervento umanitario coordinato in Africa di tutti i Club Rotariani dell’Umbria.
   Il
Presidente del Rotary Club di Gubbio, Giambaldo Belardi, alla Conferenza dei Presidenti dei Club Umbri del 20 giugno 2007, tenutasi a Perugia, ha proposto di realizzare un intervento umanitario in Africa, al fine di cogliere la preziosa opportunità di utilizzare le attrezzature sanitarie, in seguito alla dismissione dei due ospedali di Gubbio e di Gualdo Tadino, proposta subito accolta dal Presidente del Rotary Club di Perugia Est, Giuseppe Lepore, che ha fatto presente che tali attrezzature sarebbero state quanto mai utili per dotare alcuni ospedali che l’Associazione "Amici del Malawi" ha in animo di costruire e potenziare, in Malawi, nella diocesi di Zomba.

   Quella sera stessa si è costituita una rete, formata dai Club di Gubbio, Gualdo Tadino, Foligno, Perugia Centro e Perugia Est che, con la collaborazione della Dott.ssa Lidia Prattichizzo, ha proceduto all’individuazione dei bisogni sanitari del territorio di Pirimiti.
 
   Subito dopo
tutti i Presidenti dei 14 Club Rotary dell’Umbria hanno stabilito di coinvolgersi nell’iniziativa a favore del Malawi nell' l’anno rotariano 2007-2008

 

Ospedale di Pirimiti


    Il progetto integrato Malawi prevede come intervento sanitario la trasformazione di un Centro Salute in Ospedale Rurale ubicato a Pirimiti nella diocesi di Zomba, attraverso la costruzione di una struttura ospedaliera di 60 posti letto e di edifici connessi (uffici amministrativi, ambulatorio di odontoiatria, servizio lavanderia)

   Il Centro Salute di Pirimiti è uno dei 5 Centri Salute della diocesi di Zomba, che il vescovo vorrebbe trasformare in Ospedale rurale. L’attuale Centro Salute, costruito oltre 50 anni fa, è in condizioni disastrose ma assolve a funzioni molto importanti, dislocato in una zona rurale offre assistenza sanitaria a più di 60 villaggi con una popolazione di 40.000 abitanti. Oltre a compiti assistenziali tale struttura assolve anche a compiti di prevenzione, assistendo le donne gravide, provvedendo alle vaccinazioni dei bambini ed educando la popolazione dei villaggi al rispetto delle norme igieniche più elementari. Oltre ai reparti di medicina generale e pediatria in questa struttura vi è anche un centro nutrizionale.
   Prima della trasformazione ad ospedale rurale che prevede l'aggiunta di altri servizi attualmente assenti (radiologia, piccola chirurgia, implementazione dell'attuale piccolo laboratorio di analisi) va sicuramente ristrutturata la vecchia struttura.
Essa è priva di tutto specie nella parte dedicata ai ricoveri.
   Non vi sono letti adeguati e sufficienti e in caso di necessità i pazienti sono posti a terra su una stuoia. Non vi sono lenzuola e materassi a sufficienza. Non esiste una lavanderia.
   La cucina per i pazienti e i loro parenti è in un degrado totale.
  In caso di epidemie non essendoci reparti dedicati vengono allestite capanne di fortuna per alloggiare i pazienti sulla nuda terra.
  Il progetto relativo alla ristrutturazione in un ospedale rurale dell'attuale Centro Salute di Pirimiti si svolgerà per fasi graduali e successive.
  Una prima fase riguarda l'assistenza immediata da dare ai bambini malnutriti della zona che rischiano ogni giorno di morire per un’ insufficiente nutrizione e che verrà denominato: Progetto malnutrizione "La casa di nonno David".
  Realizzato questo progetto, che si prevede avrà tempi rapidi, si procederà ad attivare gli altri servizi attualmente inesistenti o altamente carenti quali medicina generale, pediatria, radiologia, piccola chirurgia implementazione dell'attuale piccolo laboratorio di analisi e le altre specialità che verranno concordate con i rappresentanti della sanità locali.
   Per realizzare questo progetto è necessaria tutta una seria di presidi sanitari che occorre procurare.
   In Malawi nemmeno il letto o la rete più semplice, ma facilmente sanificabile viene prodotto. Tutto viene importato a prezzi esorbitanti dal Sudafrica o dall'India (per es. un letto con rete e senza materasso costa 350 euro, un comodino 150 euro un carrello portafarmaci 400 euro ecc.). A questo punto si rende estremamente INDISPENSABILE reperire nei nostri ospedali di Gubbio e Gualdo Tadino, fra il materiale in dismissione, tutti i presidi sotto elencati che verrebbero spediti con un apposito container finanziati dai 14 Rotary Club dell’Umbria (circa 7.000-8.000 euro ogni cointainer).
   La lista delle necessità è orientativa; il materiale spedito può essere collocato in 4 centri sanitari e addirittura nell’ospedale centrale di Zomba (es. la TAC) per cui le quantità indicate sono considerate come minime

 

Progetto Malawi


    Il 12 ottbre 2007, durante un partecipato incontro del Rotary Club di Gubbio è stata presentata una prima bozza del “Progetto Malawi”.
    Mons. Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio, già presidente dell’associazione Amici del Malawi, ha raccontato la sua esperienza e quella dell’associazione con la realizzazione di diverse strutture sanitarie. Il Prof. Giambaldo Belardi, presidente del club di Gubbio, ha ricordato la sua proposta dello scorso 20 giugno alla conferenza dei Presidenti dei Club Umbri a Perugia. Il Dr. Mauro Pierotti del Club di Gubbio, ha tracciato un quadro socio-economico-geografico del Malawi, uno degli Stati più poveri dell’Africa con un reddito medio di circa trenta euro e bassissime aspettative di vita. La Dott.ssa Lidia Prattichizzo ha illustrato la drammatica situazione sanitaria in cui versa la diocesi di Zomba. Il Dott. Vincenzo Panella, direttore generale dell’Asl 1, si è detto disponibile a mettere a disposizione le attrezzature dei due ospedali, compatibilmente con le richieste già avanzate da altri soggetti, ma ha raccomandato anche di assicurarsi delle capacità e competenze presenti in Malawi prima dell’invio di attrezzature sanitarie e di altro tipo.
Il Progetto viene successivamente approvato da tutti i Club Rotary Umbri ed è divenuto operativo.