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| GOLA DEL BOTTACCIONE |
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La Gola del Bottaccione
Gubbio, da sempre, è famosa nel mondo, per la storia di San Francesco e il lupo, le Tavole Eugubine, la Festa dei Ceri e il suo meraviglioso complesso urbanistico e architettonico, ma da circa venti anni lo è diventata anche per le rarità della" Gola del Bottaccione", posta a nord della città, subito dopo Porta Metauro (Porta di S. Croce), tra il Monte Foce e il Monte Ingino.
Il Bottaccione
"Bottaccione" significa "grande bottaccio", cioè una diga artificiale che, nonostante il nome, è abbastanza piccolo ed è stato ottenuto sbarrando il torrente Camignano, che, un tempo doveva essere un fiume dalle acque copiosissime, tanto che provocò molte inondazioni.
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Ma la Gola del Bottaccione è diventata un sito scientifico di rilevanza mondiale dopo che, negli anni 1970, il geologo americano Walter Alvarez scoprì (con l'aiuto del padre Luis, premio Nobel per la Fisica e di altri scienziati dell'Università della Califomia a Berkeley) che un sottile strato di roccia, privo di qualsiasi forma di vita, presenta una concentrazione trenta volte superiore al normale di iridio (un metallo raro sulla terra, ma presente nello spazio).
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