Il Professore Francesco Scalici è nato a Palermo nel 1950;
diplomatosi presso l'Accademia delle Belle Arti in Scultura, ha
insegnato tale disciplina, dal 1976 al 1986, presso l'Istituto
Statale d'Arte e il Liceo Artistico di Palermo.
Francesco, pur non essendo eugubino per origine, è "eugubino
di adozione", avendo scelto dal 1986 di vivere nella nostra
città.
E' Ufficiale Superiore (Tenente Colonnello) di completamento del
1° Reggimento Granatieri di Sardegna.
E' membro della Commissione Diocesana per i Beni Culturali.
Da decenni approfondisce l'uso delle varie tecniche di fusione (a cera
persa, a sabbia, a conchiglia) e si interessa alle più diverse
esperienze nel campo del tridimensionale.
Nella sua ricerca è passato attraverso il restauro di stucchi, di
strutture lignee, di bronzi, di statue in cera.
Ha progettato anche nel campo del giocattolo, dell'araldica
militare e del tempo libero. Continua a sperimentare le più svariate
tecniche, soprattutto nella ricerca di antiche e quasi scomparse
tecniche artistiche e artigianali.
Vive stabilmente a Gubbio con la famiglia (moglie e tre figli:
Gabriele, Paola e Rosa Chiara) ed insegna discipline plastiche ed
educazione visiva nell'Istituto
Statale d'Arte Sperimentale di Gubbio, Via Arboreto,
31.
Sua figlia, Rosa Chiara, dal 1996 al 1998 è stata il primo
Sindaco del
Consiglio Comunale dei Ragazzi di Gubbio,
successivamente si è laureata a Gorizia in "scienze diplomatiche ed
internazionali" con il massimo dei voti e lode, nel 2009
frequenta un master di cooperazione internazionale in Inghilterra.
In Sicilia ha scolpito un gruppo statuario in marmo di Carrara e bronzo
rappresentante S. Benedetto da Norcia per l'Abbazia Benedettina di
S. Michele Arcangelo a Mazzara del Vallo (Sicilia).
In seguito ha eseguito le maschere di cera necessarie per i
processi di beatificazione di alcune suore e pie donne (Madre Maria
Rosa Zangara di Borgetto: fondatrice dell'Ordine delle Figlie della
Misericordia; Madre Maria di Santocanale: fondatrice delle
Cappuccine dell'Immacolata di Lourdes a Palermo.
Ha realizzato numerosi stemmi militari per reggimenti ed enti
vari.
Nella Città di Gubbio, dove è approdato 11 settembre del 1986, ha
realizzato un sarcofago in cera con l'effigie del Beato Pietro,
sacerdote Agostiniano, che racchiude le ossa del santo stesso ed è
ora ospitato nella locale
Chiesa di S. Agostino (1991).
Nel 1994-1995 ha restaurato l'Urna di bronzo che ospita il Corpo
incorrotto di
S. Ubaldo nella
Basilica del Monte Ingino. Il restauro è durato
quattordici mesi circa ed ha comportato lo smontaggio totale di
tutte le parti, la successiva catalogazione, il reintegro dei pezzi
mancanti, la doratura in oro zecchino di tutte le parti metalliche,
la disinfestazione delle parti in legno, la creazione di una
cassettiera sottostante per il controllo dell'umidità,
l'applicazione di un microcomputer per la registrazione dell'umidità
e della temperatura interna ed esterna.
Per questa impresa, è stato insignito dell'Onorificenza
Pontificia dell'Ordine Equestre di S. Silvestro Papa e di Socio
Onorario della
Famiglia dei Santubaldari.
Per commemorare il centenario della morte del Beato Pietro e la
canonizzazione di S. Ubaldo ha realizzato due medaglie in 250
esemplari ciascuna, che riproducono le effigie dei Santi.
Ultimamente ha realizzato un gruppo statuario in fusione di bronzo a
cera persa, rappresentante
l'incontro di S. Francesco ed il Lupo che, secondo il
fioretto XXI, si sono incontrati vicino alla
chiesa della Vittorina.
E qui, il 7 Aprile 2002, la statua è stata collocata.
Attualmente sta lavorando ad una statua di Padre Pio da collocare
nella natia Palermo.
Successivamente ha realizzato il il sarcofago del
Beato Pietro
Agostiniano, sito nell'altare laterale della
Chiesa di S.
Agostino di Gubbio.
Nel 2004 ha realizzato la maschera funeraria in cera di
Pina Suriano, giovane donna di Partitico (PA) vissuta santamente
e per questo proclamata "Beata" da Papa Giovanni Paolo II, a
Loreto di Ancona, il 5 settembre 2004 in occasione del 150esimo
anniversario della fondazione dell'Azione Cattolica. La maschera in
cera riproduce le fattezze della Beata, morta all'età di 35 anni,
(1915 - 1950), ricostruite in base alle foto esistenti.
L'artista ha modellato in creta il volto, poi, attraverso una
serie di procedimenti tecnici, ha realizzato una maschera in cera
vergine d'api che è stata posta sul viso della Beata, al fine di
permetterne l'esposizione e la venerazione del corpo.
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