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| NUOVA CHIESA e NUOVO CAMPANILE a SEMONTE | ||
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La chiesa "nuova" di Semonte ha sostituito la "vecchia" a metà degli anni 60. Fu la tenace volontà del
parroco Don Guerriero Berti a volere l'opera e a ricordo del fatto soleva dire:
"se una madre porta in grembo la sua creatura per nove mesi, io ho portato nella mia mente e nella mia volontà la mia chiesa per diciassette
anni".
La chiesa, ad unica navata, costruita su un terreno donato dall'Ing. Alberto Cecchini e dallo stesso Don Guerriero, su progetto dell'Ing. Alberto Ferrari Tioli, fu costruita in circa un anno e fu inaugurata il 27 settembre 1964. Accanto è stata edificata la canonica, la sacrestia e i locali disponibili per espletare tutte le attività pastorali, nonché un ampio campo di calcio e di pattinaggio.
Lentamente nel corso degli anni, la chiesa, inizialmente assolutamente disadorna, fu arredata: nel 1970 la parete dietro l'altare è stata arricchita, su iniziativa dell'allora parroco Don Luigi Lupini, di una
"Ultima Cena", opera giovanile dello scultore eugubino Nello Bocci.
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Il 13 dicembre 2013 la Chiesa è stata dichiarata inagibile a causa degli eventi sismici, e dopo 10 anni, il 19 novemnbre 2023, è stata riaperta, restaurata con i finanziamenti per il 75% dalla CEI, ma anche con il contributo di nunerosi privati e parrocchiani. |
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I Lavori di restauro sono iniziati nel 2018, la
progettazione strutturale ed economica è stata dello studio Massimo Manucci e
Alberto Giacometti con la preziosa collaborazione dell'architetto romano
Claudio De Meo che ha seguito la parte architettonica e l'arredo liturgico
interno. |
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La porta interna è invece opera dall'artista
Antonella Capponi
che ha interpretato il tema del Sogno di Giacobbe con due ante
trasparenti illuminate con luci colorate a led che raffigurano letereo con le
nove schiere angeliche, le otto barre in ottone invece simboleggiano la
scala di Giacobbe. |
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Al
di sopra dell'altare si trova l'Agnello Mistico ripreso da un antico
epistolario e stato realizzato da
Patrizia Ramacci. |
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Il
soffitto a capriate lignee è sempre opera di Marco Damiani mentre le due piccole
porte poste sulla navata sono state eseguite da Daniela e Ori Lilli. |
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A consacrare l'altare il vescovo di Gubbio Luciano Paolucci Bedini insieme al vicario generale della Diocesi don Mirko Orsini, al parroco don Armando Minelli, al vice parroco don Stefano Bocciolesi e al diacono Vincenzo Rossi. |
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