Note storiche:
L'Università dei Fabbri è già presente a Gubbio al tempo del maggior
splendore del libero comune. La sua esistenza venne riconosciuta già
nello Statuto del libero Comune di Gubbio, nel 1338.
Lo statuto dell'Università viene approvato dal Consiglio Comunale
il 20 giugno 1346. Riconfermato nel 1598.
Il 16 dicembre 1801 il Papa Pio VII pubblica un editto con il quale
ordinava la soppressione delle Corporazioni. Gubbio faceva parte dello
Stato della Chiesa, e tutte le università eugubine furono colpite, ma
mentre alcune riuscirono ad ottenere rapidi provvedimenti di ripristino,
come l'Università
dei Calzolari, altre invece videro messa in serio dubbio
la propria esistenza, come l'Università dei Fabbri, che chiese invano
di essere ripristinata nel 1819.

A questa Arte appartenevano, nel Medioevo, anche gli artigiani dei
metalli nobili come gli orafi.
L'importantissima funzione dei Fabbri era un tempo quella di
costruire e fornire gli attrezzi da lavoro a tutte le altre corporazioni
di artigiani e al mondo agricolo.
Ma la loro funzione fu anche quella di creare opere di eccezionale
bellezza per gli esterni e gli interni delle case.
Nel tempo i Fabbri si sono dedicati anche alla costruzione di armi, di
chiavi, ed inoltre di monete.
L'Università dei Fabbri, dopo le difficoltà del XIX sec. è stata
rifondata nel 1947.
Oggi ad essa sono iscritti un numero elevato di soci che realizzano
soprattutto opere in ferro battuto di grande valore artistico. |
L'Università è rappresentata da:
Presidente: Andrea Martinelli Vice Presidente:
Enzo Pierotti
Segretario:
Villiam Vispi
Consiglieri: Enzo
Allegrucci , Gustavo Benedetti, Adriano Ferranti, Cerlo Cacciamani,
Antonio Cardoni , Graziano Lilli, Roberto Marinetti,
Ennio Cordelli ,
Lucio Gaggiotti, Marco Cardoni, Emanuele Biccheri, Fernando Nardelli
,
Fabrizio Fratini,
Piero Vispi .
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Iniziative:
Nel maggio
2013
l'Università ha partecipato al
«Comitato Statua Jessup»
formatosi
su
iniziativa dell’associazione
“Eugubini nel Mondo”
e comprendente anche il
“Maggio Eugubino”,
la
“Università dei Muratori” le
famiglie dei "Santubaldari"
“Sangiorgiari”
e
“Santantoniari”,
le altre Università dei mestieri e precisamente dei
“Calzolari”,
“Falegnami”
e
“Sarti”.
Anche il
Comune di Gubbio
e la
Curia
Vescovile
sono intervenuti con il
loro patrocinio. Il Comitato ha reso possibile la
realizzazione di una statua di S.
Ubaldo simile a quella della Processione dei Ceri,
statua che è stata inviata a Jessup per
essere utilizzata con le medesime funzioni, durante la "Festa dei Ceri"
d'America.
Nel 2013
l'Università ha
realizzato
presso la Basilica di S. Ubaldo la nuova
grande croce
alta 8,60 metri, larga 4,30 metri ed ha un peso di 17,50 quintali.
L'inaugurazione è avvenuta il 30 maggio.
La Croce è stata assemblata presso l’officina meccanica dello
stabilimento Colacem di Ghigiano.
Hanno collaborato in varie forme il Comune di Gubbio con il rilascio di
tutti i permessi utili, per la fornitura di materiale Marco Fioriti (Firesid),
lo studio tecnico di Federico Ragni, l’Architetto Paolo Ghirelli, la Barbetti
materials, la società Metalmart di Martinelli per i trasporti, Vigami di William
Vispi, Edil 96, Franco Uccellani, il Comitato Albero di Natale, l’Officina
Cardoni ed Eurocostruzioni.
Il Presidente dell'Università nel presentare l'opera ha detto:
"Buonasera a tutti, ringrazio da subito i presenti che
oggi insiemea ll'Università dei Fabbri sono qui per vedere e toccare con mano un
lavoro pensato per la città, per i visitatori e soprattutto per il nostro
patrono Ubaldo che da qui vigila sul nostro territorio.
Sono molto commosso ed impreparato nel parlare di fronte al
pubblico, perché la nostra associazione è costituita da persone che amano fare
piu che parlare, per questo ormai un anno fa abbiamo pensato in sieme a tutti i
Soci di fare qualcosa per Gubbio che lasciasse un segno tangibile della nostra
presenza nel mondo eugubino e non solo.
Quale segno piu grande del rifacimento della nuova Croce sul Monte
del Patrono?
Tutti insieme da subito abbiamo lavorato perché questa idea diventasse
realtà vedendo in ciò quasi un obbiigo collettivo per far splendere il segno più
alto della cristianità sul nostro monte.. direi sotto casa di Ubaldo!
Proprio S. Ubaldo crediamo ha pennesso che un'idea diventasse oggi
tangibile e visibile anche da chilometri di distanza perché tutte le operazioni
svolte dalla prima all'ultima sono state possibili solo grazie ai volontariato e
alla gratuità di ogni singola persona o impresa che ha fatto tutto per S.
Ubaldo.
Un'ipotesi si è trasformata in progetto grazie allo studio tecnico
Federico Ragni e Arch. Paolo Ghirelli per poi passare all'atto pratico con la
realizzazione e assemblaggio della Croce presso I'officina meccanica dello
stabilimento Colacem di Ghigiano grazie alla professionalità e competenze
tecniche dei dipendenti insieme alla collaborazione ella direzione di
stabilimento che ha verificato i lavori.
Mi preme ringraziare anche chi ha fomito il materiale ovvero Marco
Fioriti (Firesid), la Barbetti materials, la società Metalmart per i trasporti,
Vigami di Wiliam Vispi, Edi196, Franco Uccellani, l'Officina Cardoni,
Eurocostruzion, il Comitato Albero di Natale che, a proprie spese si è occupato
dell'illuminazione della Croce ed anche la Compagnia dei Carabinieri di Gubbio
che ha garantito la massima sicurezza per il trasporto del manufatto dalla
cementeria fino alla Basilica.
Non da ultimo, il pensiero dell'Università va alle Istituzioni che
hanno collaborato al progetto, dal Comune di Gubbio che ha collaborato
acquisendo le autorizzazioni necessarie alla Diocesi sempre disponile ad
accogliente soprattutto nella figura del rettore e vicerettore della Basilica
Don Fausto e Don Stefano che ci hanno considerato come amici nel nome di S.
Ubaldo.
Concludo questo breve ringraziamento, con la speranza che questo segno
che oggi inauguriamo possa permettere a tutti noi di alzare con fiducia gli
occhi al cielo e che quest'area così importante possa essere migliorata e resa
ancora più accogliente per chiunque voglia raggiungere questo luogo di pace e
devozione".
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Queste quattro università dei mestieri hanno
costituito nel 2015 la
Fondazione Università delle Arti e dei Mestieri di
Gubbio, che è l’ente che ha organizzato e sviluppato il
Museo delle Arti e dei Mestieri di Gubbio e che raccoglie
in sé oltre alle quattro corporazioni tradizionali anche altri enti, sia
pubblici che privati.
Il Museo “rappresenta un luogo in cui sono custodite le
nostre radici, attraverso la narrazione delle più antiche tradizioni
legate alle arti e ai mestieri che, nel corso dei secoli, hanno
caratterizzato la città di Gubbio e il suo territorio” |