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 La Diocesi di Gubbio


La Diocesi di Gubbio, con un territorio di 907 chilometri quadrati e circa 48 mila abitanti, comprende i comuni di Gubbio, Cantiano, Scheggia, e il capoluogo del comune di Umbertide. Confina con le diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, Perugia - Città della Pieve, Fano - Fossombrone, Cagli - Pergola.
La famosa lettera di papa Innocenzo I, scritta nel 416 a Decenzio, vescovo di Gubbio, a un secolo dall'editto di Costantino, presenta un'organizzazione compiuta, provandone pertanto una sua più antica origine. Un altro documento che ne attesta il prestigio è la Lettera di papa S. Gregorio Magno, tra il 598 e il 599 al vescovo Gaudioso.
Il silenzio che copre i secoli successivi è interrotto, all'inizio del secondo millennio, dalla documentazione dell'influsso che ebbe, nella vita religiosa della Diocesi, l'
Eremo di S. Croce in Fonte Avellana, centro di spiritualità e di cultura, illustrato da S. Pier Damiani, grande riformatore della Chiesa. Nello spirito riformatore di S. Pier Damiani, il vescovo Ubaldo Baldassini (1129-1160), il più grande tra i vescovi di Gubbio, canonizzato da Celestino III nel 1192, e il più illustre, si prodigò incessantemente per la restaurazione della vita comune del clero e il consolidamento delle istituzioni ecclesiastiche e per la composizione dei dissidi interni della Città. E' venerato come Santo della Riconciliazione.
All'influsso di Fonte Avellana si intreccia nel 1200 quello francescano.
A Gubbio S.Francesco era venuto subito dopo la conversione e qui era passato più volte durante la sua vita. I "fioretti" hanno immortalato i rapporti tra S. Francesco e Gubbio con il famoso episodio di S. Francesco e il lupo.
Nell'età moderna Gubbio conta tra i suoi grandi vescovi Marcello Cervini (1544-1555), che divenne poi Papa Marcello II: della sua opera è ricordato il sinodo diocesano del 1549 che anticipò la riforma del Concilio di Trento.
La Diocesi è divisa attualmente in 40 parrocchie raccolte in sei zone pastorali. Preparato fin dal 1994, la Diocesi ha celebrato nel 1996 il Sinodo, promulgato poi nel 1997: "per una Chiesa che annuncia, celebra e testimonia il Vangelo della Carità". Esso aggiorna il Sinodo del 1952 celebrato da Mons. Beniamino Ubaldi, impostando l'azione della Chiesa secondo le nuove
esigenze pastorali in una mutata situazione culturale della società.

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Il Vescovo Emerito Mons. Pietro Bottaccioli


Dal 1989 al 2004 è stato Vescovo di Gubbio Mons. Pietro Bottaccioli, nato a Umbertide il 15 febbraio 1928, entrato in seminario il 17 ottobre 1938. Laureato in diritto canonico nella Pontificia Università Lateranense; ordinato prete il 1 ottobre 1950.
Parroco di S.Martino di Gubbio e poi di Cristo Risorto di Umbertide. Vicino al vescovo di Gubbio, Beniamino Ubaldi (1932-1965), fu suo accompagnatore e segretario alle prime tre sessioni del Concilio Vaticano II.
E' stato Superiore prima del Seminario Diocesano e poi di quello Regionale.
Eletto vescovo il 26 aprile 1989, fu consacrato nella Cattedrale di Gubbio il 16 maggio 1989. Raggiunti i 75 anni dell'età pensionabile il 15 febbraio 2003, ha atteso, rimanendo nel Suo ruolo, che la Santa Sede nominasse il suo successore.
Con l'ingresso in Diocesi del nuovo Vescovo, Mons. Mario Ceccobelli, dal 6 febbraio 2005, va in pensione, ma rimane a Gubbio nel ruolo di Amministratore Apostolico e Vescovo emerito. Del resto il nuovo Vescovo Ceccobelli ha subito dichiarato: "il Santo Padre mi manda da Voi a succedere al Vescovo Pietro, figlio amato della chiesa Eugubina, per prendere da Lui il testimone e continuare insieme il cammino".
Il Vescovo Pietro è deceduto in Gubbio il 22 gennaio 2017. (Vedi Biografia)

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 Lettera di saluto del Vescovo, Mons Pietro Bottaccioli, agli Eugubini nel Mondo


      Il Vescovo di Gubbio è lieto di cogliere l'opportunità, offerta dall'Associazione "Eugubini nel Mondo", per inviare a tutti gli eugubini lontani un cordialissimo saluto.

    Non è il saluto di un estraneo, ma è il saluto del successore di S. Ubaldo, nel cui nome, anche se dispersi in varie parti del mondo, ci sentiamo spiritualmente uniti.

    Con il saluto, la mia affettuosa benedizione: che dappertutto possiate farvi onore come eugubini e come cristiani, portatori di riconciliazione e di solidarietà, degni di tanto Concittadino e Padre.

       Gubbio, 15 Dicembre 2001                                     Pietro Bottaccioli

                                                                             (Vescovo di Gubbio)


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Messaggio di Mons. Pietro Bottaccioli al Nuovo Vescovo mons. Mario Ceccobelli


    La Diocesi di Gubbio accoglie con gioia e gratitudine mons. Mario Ceccobelli che il Santo Padre ha scelto a succedermi sulla Cattedra di sant’Ubaldo.
   Sabato 29 Gennaio, con il dono dello Spirito, conferitogli nell’ordinazione episcopale nella Cattedrale della sua Perugia, Egli entra nella successione degli Apostoli, fondamento della sua dignità e della sua missione pastorale, che svolgerà in mezzo a noi a cominciare dal suo ingresso in Diocesi Domenica 6 febbraio.
   È comune il sentimento di attesa, essendo nato immediatamente un profondo feeling tra mons. Ceccobelli, il clero e il popolo, che nell’ascolto del suo primo messaggio e nella successiva intervista attraverso la tv locale, nell’umiltà e nella cordialità della presentazione, hanno scoperto l’autenticità della Persona, così come nell’apprezzato invito a me rivolto ad abitare insieme con lui e nella sottolineatura dell’avverbio “insieme” con il clero, i religiosi e i laici, a connotare la sua conduzione pastorale, hanno colto il suo spirito di comunione e, nel privilegiare il suo rapporto con i malati e i poveri, una chiara opzione evangelica. Il saluto non formale alle autorità civili e alle istituzioni e l’inserimento dei tre Ceri nello stemma vescovile dicono come Egli si sia subito calato nella nostra cultura ecclesiale e civica, intendendo continuare, nello spirito di S. Ubaldo, santo della riconciliazione, il servizio di profonda pacificazione che fa della Chiesa l’anima della intera comunità.
Gubbio 20 gennaio 2005.
  
                                                                             † Pietro Bottaccioli 

 

                                                

 

Il Vescovo Mons. Mario Ceccobelli


Monsignor Mario Ceccobelli è nato a Marsciano il 14 agosto 1941 fa ed è stato ordinato sacerdote il 3 settembre 1966. È stato vice parroco a Tuoro sul Trasimeno dal 1967 al 1968, quindi segretario del vescovo, Ferdinando Lambruschini, per oltre un decennio. Poi è stato parroco di Ponte Felcino, a Perugia, dal 1982 al 1995, ed infine, negli ultimi nove anni, vicario generale dell'Arcidiocesi perugina. Il nuovo Vescovo di Gubbio è il 59° successore di S.Ubaldo. Per trovare un precedente della nomina a Vescovo di Gubbio di un Vicario Generale di Perugia, bisogna risalire al 1932 quando venne nominato vescovo di Gubbio Mons. Beniamino Ubaldi (1932-1965).
Mons Ceccobelli è presidente della associazione "Amici del Malawi", che sta operando a favore della diocesi di Zomba gemellata con Perugia.
Il 23 dicembre 2004 il Santo Padre ha nominato Mons. Mario Ceccobelli Vescovo di Gubbio, a seguito della rinuncia, per raggiunti limiti di età, di Mons. Pietro Bottaccioli che è stato nominato contestualmente Amministratore Apostolico.
L'ordinazione episcopale si è tenuta a Perugia il 29 gennaio 2005, festa di San Costanzo patrono della diocesi perugina.
L'ingresso ufficiale nella Diocesi di Gubbio il 6 febbraio 2005.
Ha guidato la Diocesi Eugubina per oltre 12 anni, quando ha lasciato per raggiunti limiti di età ed è stato sostituito, il 3 dicembre 2017, da Mons Luciano Paolucci Bedini.
Al nostro Vescovo Mario un ringraziamento e un augurio molto caloroso da parte di tutti i componenti l'Associazione "Eugubini nel Mondo".

                                                                     

 

Saluto del Vescovo, Mons. Ceccobelli, agli Eugubini sparsi nel Mondo


Carissimi Eugubini sparsi nel mondo,

   
oggi sono tre mesi dal mio ingresso nella diocesi di Gubbio. Molte persone mi hanno parlato di voi che avete lasciato la patria eugubina e vi siete dispersi per il mondo intero. Mi dicono però che nessuno di voi ha dimenticato Gubbio, il suo patrono Sant’Ubaldo e le sue feste.
    Nell’imminenza della solennità del nostro Patrono, già tutta la città è imbandierata e percorsa da fremiti di festa, ho pensato di mandarvi il mio saluto affettuoso e fraterno, è il saluto del 59° successore di Sant’Ubaldo.
    In questi tre mesi di permanenza in questa stupenda e, per certi versi, misteriosa città, ho potuto sperimentare il legame indissolubile che ogni eugubino ha con il suo Sant’Ubaldo. Vescovo che ha guidato la diocesi con profondo zelo e tenerissimo amore e santo della riconciliazione e della pace.
    Sono rimasto colpito dalla dolce melodia del canto con cui gli eugubini invocano il loro Patrono: “O lume della fede”, prego affinché il santo vescovo Ubaldo possa sostenervi nel combattimento spirituale ed aiutarvi a conservare la fede ed essere per tutti voi un fratello, un padre, una guida.
    Vi chiedo, cari eugubini sparsi nel mondo, che voglio sperare ancora devoti di Sant’Ubaldo e credenti nel Signore, di accompagnarmi con la vostra preghiera perché possa anch’io agire con lo spirito di Sant’Ubaldo ed essere per tutti gli eugubini seminatore della Parola di Dio e mediatore di concordia e di pace.
    Fiducioso di potervi incontrare un giorno nella nostra amata città, invoco su di voi e le vostre famiglie, per la potente intercessione di Sant’Ubaldo, la Benedizione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

 Gubbio, 6 maggio 2005 

                            
   
Mario Ceccobelli 
   
                              
(Vescovo di Gubbio)

                                                

                              

Saluto di commiato del Vescovo, Mons. Ceccobelli, agli Eugubini (26 novembre 2017)


  Una Basilica di S.Ubaldo gremita fino all'inverosimile ha fatto da cornice al saluto del Vescovo Mario Ceccobelli al popolo eugubino, ad una settimana dall'insediamento e dalla consacrazione del nuovo Vescovo Luciano Paolucci Bedini.

   « Carissimi,
   è questo il tempo dei saluti, del commiato. A questo foglio consegno i miei sentimenti. Introducendo il "Camminiamo" di Ottobre scrivevo: “l’attesa è terminata, il Santo Padre ha nominato il 60° successore di Sant’Ubaldo. Gli Arcangeli, messaggeri di Dio, hanno portato alla nostra Chiesa questa buona notizia”.
   In questi dodici anni vi ho incontrato nelle chiese, nei luoghi di aggregazione, sulle piazze e sulle strade della nostra diocesi: tutti siete e rimarrete nel mio cuore. Ho cercato di vedere in tutti dei fratelli da illuminare e da sostenere, non solo nel cammino di fede. Vi ho visto anche come compagni di viaggio con cui condividere le alterne vicende della vita. Vi ho sempre ricordati nella mia preghiera quotidiana e per tutti ho chiesto al Signore la luce e la forza necessaria per camminare, qui in terra, sui sentieri che ci ha indicato Gesù e che i nostri Santi, a cominciare da sant’Ubaldo, ci hanno mostrato concretamente con il loro esempio e il loro insegnamento.
   Il primo saluto, tutto particolare e carico di gratitudine, lo rivolgo ai presbiteri e ai diaconi, diocesani e religiosi della Chiesa eugubina. Sono stati loro i miei primi e preziosi collaboratori, e a loro chiedo di perdonare le mie deficienze e le mie debolezze, non certo volontarie, ma espressione della fragilità umana, che è anche mio retaggio.
   Saluto e ringrazio i religiosi, le religiose e le persone consacrate al Signore, che mi hanno aiutato ad annunciare il Regno di Dio, radicato su questa nostra terra da Gesù con la sua incarnazione morte e risurrezione. Essi, con la loro scelta di vita, consacrandosi al Signore, hanno mostrato la via che conduce alla Patria che ci attende quando, dopo questa vita, saremo chiamati ad entrare nella pienezza del Regno.
    Saluto con affetto paterno i seminaristi che con generosità hanno risposto alla chiamata del Signore e che si stanno preparando a ricevere il sacramento dell’Ordine, sono un bel segno di speranza per la nostra Chiesa.
    Saluto anche coloro che, chiamati dal Signore, hanno ancora paura di buttarsi nell’avventura della sequela dell’unico Maestro, il solo in grado di saziare la fame di gioia e di vita che alberga in ogni creatura umana.
    Saluto e ringrazio tutti coloro che hanno guidato gli uffici della Chiesa diocesana, di tutti ho apprezzato la generosità e l’impegno nell’assolvere i loro compiti.
    Saluto e ringrazio i fedeli laici che nelle comunità parrocchiali hanno collaborato con i parroci nei consigli pastorali e in quelli economici, nella catechesi, nella liturgia, nella carità. Sono loro la componente più significativa e più necessaria per la parrocchia, perché hanno saputo e voluto trasformare i doni dello Spirito Santo in servizi per l’edificazione della comunità.
    Saluto tutte le autorità civili e militari, i sindaci dei Comuni compresi nella diocesi e in particolare il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, che mi ha mostrato sempre piena disponibilità e offerto fattiva collaborazione nelle iniziative diocesane che coinvolgevano l’Amministrazione Comunale. Lo ringrazio di cuore per averlo sempre sentito attento alle esigenze dei fedeli, che sono anche cittadini di Gubbio. Mi piace ricordare la sua opera decisiva per realizzare quello che è stato un desiderio fortissimo del vescovo Pietro Bottaccioli ed anche mio, e che, dopo aver superato ostacoli che sembravano insormontabili, ora sta per diventare realtà nell’accoglienza all’università LUMSA, capace di dare alla nostra città un respiro culturale ampio e farla diventare meta per gli studenti che vorranno conseguire le loro specializzazioni.
    Saluto le Associazioni, le Istituzioni, le Cooperative, le Famiglie ceraiole, che sono il tessuto vivo della città e della diocesi.
    È veramente grande il numero delle persone che ho incontrato in questo che è chiamato il terzo settore, e che svolgono un servizio non solo nell’ambito religioso ma anche in quello della cultura, della tradizione e del folclore. Da tutti ho ricevuto sostegno, solidarietà e direi affetto fraterno, tutti ringrazio e tutti porterò con me e ricorderò al Signore nella mia preghiera quotidiana.
    Un saluto speciale, pieno di gratitudine, riservo alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia, che non ha fatto mancare il finanziamento ai tanti progetti miranti al recupero del vasto patrimonio artistico della diocesi, ma anche alle iniziative di carattere sociale destinate a soccorrere le molteplici povertà emerse in maniera drammatica durante il lungo periodo della crisi economica.
   In questo mio ultimo mese di permanenza in diocesi sarò disponibile, se i parroci m’inviteranno, a venire nelle parrocchie per celebrare l’Eucaristia e salutare personalmente i fedeli.
    Ogni commiato porta con sé una certa amarezza e qualche rimpianto per quanto avrei potuto fare e non è stato fatto, tutto depongo tra le braccia della Divina Misericordia raccomandandomi alla mediazione della Vergine Santa e dei Santi della Chiesa eugubina.
Il velo di sofferenza che ora copre il mio spirito è però in parte squarciato dalla consapevolezza che vi lascio in buone mani.
    Il vescovo Luciano, mio successore, è giovane, ben preparato e animato da spirito apostolico, vi saprà guidare con coraggio sui sentieri della nuova evangelizzazione e vi farà gustare le gioie riservate a coloro che seguiranno il Maestro, Gesù nostro Signore e Redentore che ci attende tutti nel suo Regno per la festa che non avrà fine.
    Tutti saluto e abbraccio con affetto paterno e fraterno e di tutti mi ricorderò nella preghiera quotidiana
».
                                                         † Mario Ceccobelli 

Il Vescovo Mons. Luciano Paolucci Bedini


    Mons. Luciano Paolucci Bedini è nato a Jesi (AN) il 30 agosto 1968, primogenito di due figli. Dal 1989-1995 ha frequentato il Seminario e conseguito la laurea in Teologia presso il Pontifico Seminario regionale “Pio XI” e l’Istituto teologico marchigiano di Fano e Ancona.
    Il 30 settembre 1995 viene ordinato presbitero da mons. Franco Festorazzi nella Cattedrale di San Ciriaco ad Ancona. Dal 1995 al 2004 è viceparroco nella comunità di San Paolo Apostolo a Vallemiano di Ancona.
Dal 1996-1999 frequenta il corso di Teologia pastorale con specializzazione in Pastorale giovanile e catechetica presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, dove consegue la licenza discutendo la tesi “Gesù Cristo, il perfetto comunicatore. Criterio e modello di una rinnovata prassi comunicativa nell’educazione della fede”.
    Dal 1999 è direttore dell’Ufficio catechistico diocesano e dal 2003 direttore dell’Ufficio catechistico regionale. Dal 2001 al 2011 è insegnante di Catechetica, Pastorale giovanile e Pastorale dell’iniziazione cristiana presso l’Istituto superiore marchigiano di Scienze religiose “Redemptoris Mater” di Ancona.
    Ha svolto dal 2004 il ruolo di vice-rettore presso il Pontificio Seminario regionale “Pio XI” di Ancona, dove – dall’agosto 2010 a oggi – ha ricoperto poi l’incarico di rettore. E’ membro della Commissione presbiterale regionale.
   La consacrazione e l'ingresso in Diocesi, come 60° successore di S. Ubaldo, il 3 dicembre 2017, al termine di un cammino di preparazione che, sulle orme di San Francesco, lo ha condotto in tre giorni da Assisi a Gubbio.

Omelia del Vescovo Luciano nell'831° anniversario della Canonizzazione di S.Ubaldo, il 5 marzo 2023

    Il 7 maggio 2022, a seguito del pensonamento del Vescovo di Città di Castello, Domenico Cancian, Papa Francesco ha nominato Luciano Paolucci Bedini anche vescovo di Città di Castello, unendo le due Sedi in "persona Episcopi". Il 18 giugno seguente ha preso possesso canonico della diocesi.

                                                                         

Museo Diocesano



Visita il sito ufficiale del Museo Diocesano
www.museogubbio.it


Il Museo è ospitato nell'elegante Palazzo dei Canonici della Cattedrale.
Questo palazzo era stato costruito nella prima metà del 1200, a fianco della Cattedrale, per accogliere, in vita comunitaria, i sacerdoti addetti al Duomo.
Il Palazzo è facilmente raggiungibile anche tramite gli ascensori pubblici che collegano la parte sottostante del Palazzo del Comune con l'orto della Cattedrale.

Attualmente accoglie una eccezionale raccolta di opere d'arte che illustra la storia bimillenaria della Diocesi eugubina.
Il Museo occupa varie sale dove trovano posto: una raccolta di "Lapidi" di epoca romana e medievale, pitture e sculture del 1200 e 1300, opere del 1400 e del 1500.

  Il piano terra ospita la famosa "Botte dei Canonici". È una enorme botte del 1500, costruita senza cerchi metallici, infatti le "doghe" sono tenute insieme da un intreccio di travi di legno.

    Essa contiene 387 barili!
Un detto popolare dice: "un barile al giorno e due per le feste comandate".
Un "barile", a Gubbio, corrisponde a 50 litri!


       Per approfondire l'argomento vedi:
  "La Botte dei Canonici" di Don Otello Marrani



 

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I Vescovi di Gubbio nella storia


416 Decenzio
590 Gaudioso
769 Fiorentino
847 Erfone
861 Domenico
900 Leuderico
921 Pietro
968 Giovanni
10.. B.Lodolfo Giuliano
1032 Tebaldo
1057 Guido
1060 Pietro
1064 S.Rodolfo Gabrielli
1065 Ubaldo
1070 Mainardo
1075 Ugo
1076 Domenico
1097 Rustico
1105 S.Giovanni da Lodi
1106 Giovanni
1126 Stefano
1129 - 1160 S.Ubaldo
1160 Teobaldo
1163 - 1164 Bonatto
1197 Gualfredo
1184 Offredo
1185 - 1194 Bentivoglio
1195 - 1200 Marco
1200 - 1205 Alberto
1206 - 1238 Beato Villano
1240 - 1276 Giacomo
1278 - 1276 Benvenuto
1295 - 1302 Ventura
1302 - 1326 Francesco
1326 - 1345
Pietro Gabrielli
1346 - 1350 Vesiano
1350 - 1370 Fra Giovanni
1370 - 1377 Giovanni
1377 - 1383 Gabriele Gabrielli
1384 - 1390 Lorenzo
1390 - 1400 Bertrando
1401 - 1405 Fr. Matteo
1406 - 1443 Francesco
1444 - 1472 Antonio Severi
1472 - 1482 Leonardo Grifo
1482 - 1492 Girolamo Basso Della Rovere
1492 - 1504 Francesco della Rovere
1504 - 1508 Antonio Ferreri
1508 - 1541 Federico Fregoso
1541 - 1544 Pietro Bembo
1544 - 1555 Marcello Cervini (Papa Marcello II)
1555 - 1561 Giacomo Savelli
1561 - 1599 Mariano Savelli
1600 - 1616 Andrea Sorbolonghi
1616 - 1628 Alessandro Del Monte
1628 - 1630 Pietro Carpegna
1630 - 1639 Ulderico Carpegna
1639 - 1643 Grazio Monaldi
1644 - 1672 Alessandro Sperelli
1672 - 1690 Carlo Vincenzo Toti
1690 - 1706 Sebastiano Pompilio Bonaventura
1707 - 1725 Fabio Manciforte
1725 - 1747 Sostegno Maria Cavalli
1747 - 1768 Giacomo Cingari
1768 - 1785
Paolo Orefici (ha benedetto il campanone)
1785 - 1808 Ottavio Angelelli
1814 - 1821 Mario Ancaiani
1821 - 1841 Vincenzo Massi
1841 - 1855 Giuseppe Pecci
1855 - 1891 Innocenzo Sannibale
1891 - 1896 Luigi Lazzareschi
1896 - 1900 Macario Sorini
1900 - 1906 Angelo Maria Dolci
1906 - 1916 Giovanni Battista Nasalli Rocca
1917 - 1920
Carlo Taccetti
1921 - 1932
Pio Leonardo Navarra
1932 - 1965 Beniamino Ubaldi
1965 - 1972
Diego Parodi...vescovi non residenti
1972 - 1981 Cesare Pagani

1982 - 1988 Ennio Antonelli
1989 - 2004 Pietro Bottaccioli
2005 - 2017 Mario Ceccobelli
2018 - ...... Luciano Paolucci Bedini

 

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