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   CRONACA NOVEMBRE 2014
   
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01 novembre 2014: Mostra del Tartufo
05 novembre 2014: Concorso "Memorie Migranti"
08 novembre 2014: Giornata del Balestriere
11 novembre 2014: Festa a S. Martino e... la Cuccagna!
14 novembre 2014: a Gubbio.... "ABITA"
25 novembre 2014: "Sulle orme degli Antichi umbri" con le Tavole di Gubbio
25 novembre 2014: Scompare Alberico Morena

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30 Ottobre - 2 Novembre 2014 - Mostra del Tartufo


   Si è aperta il 30 ottobre la XXXIII edizione della Mostra del tartufo di Gubbio, la fiera del fungo ipogeo più famoso al mondo che ha riempito le vie della città di profumi, sapori e colori dell'autunno.
  Cinque i giorni dell'esposizione, che ha chiuso i battenti domenica 2 novembre e ha portato in città laboratori di cucina, banchi d'assaggio al sapore di tartufo bianco e nero, showcooking, momenti di spettacolo e di alta gastronomia.
   Da 33 anni ormai il ponte di Ognissanti a Gubbio è sinonimo di
Mostra del Tartufo: tante le novità in questa edizione 2014, che è stata caratterizzata anche quest'anno dalla tradizionale fiera, dalla qualità degli ospiti, dei prodotti in esposizione e degli eventi, pensati per sposare al meglio il binomio territorio-gastronomia. Come accaduto lo scorso anno, anche nel 2014 il tartufo ha invaso i social network: sono cresciuti di giorno in giorno i clic sul blog Tartufo in tavola, il primo in Italia interamente dedicato agli amanti, agli chef e agli...assaggiatori del prezioso fungo ipogeo.

 per saperne di più: www.tartufodigubbio.it
 

    Come al solito è stato assegnato il premio al Tartufo più grande presente alla mostra: il titolo è andato all'eugubino Germano Picchi della "Germano Tartufi" grazie ad un tartufo di 901 grammi; al secondo posto si è classificato il "Tartufo di Gubbio" con un pezzo di 397 grammi, al terzo "Paolo Tartufi" con un tartufo di 117 grammi. La premiazione è avvenuta alla presenza del Sindaco di Gubbio Filippo Stirati e del Sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti.

Presente anche una delegazione del Comune di Livinallongo del Col di Lana guidata dal neoeletto sindaco Leandro Grones, in visita a Gubbio a seguito della firma del recente gemellaggio tra le due città, nel marzo scorso.

                                              

5 Novembre 2014 - Concorso "Memorie Migranti"


   Giunge alla XI edizione il Concorso Video “Memorie Migranti”, nato per favorire il recupero e la sensibilizzazione della memoria storica dell’emigrazione italiana nel mondo dalla fine dell’Ottocento ai nostri giorni, nonché favorire un’attività di ricerca e di studio sugli aspetti storici, sociali ed economici legati all’esodo.
   Promosso dal Museo dell’Emigrazione “Pietro Conti” con la partecipazione di Rai Teche e dell’Isuc, si fregia di due testimonial d’eccezione, i giornalisti Piero Angela e Gian Antonio Stella. “L’emigrazione italiana, fenomeno storico quasi completamente assente nei manuali scolastici”, spiega il giornalista Piero Angela, “attraverso questo concorso torna ad essere indagata diventando momento di riflessione e di confronto con le migrazioni che riguardano l’Italia ed il mondo oggi”. Per Gian Antonio Stella “il concorso video Memorie Migranti è un’operazione culturale fondamentale per aiutarci a riflettere sull’emigrazione italiana dello scorso secolo e sulle “orde” di immigrati che arrivano oggi in Italia. Per essere aperti al confronto occorre sicuramente conoscere la propria identità culturale, rinsaldare i legami con la terra che ci ha generati, esprimere buon senso e valori quali la coerenza, la tolleranza e la sensibilità”.
   “Il Concorso prevede”, aggiunge Catia Monacelli, curatrice e Direttore del Museo “l’ideazione e la produzione di un audiovisivo che tragga spunto dalla tematica migratoria italiana. Possono partecipare le scuole medie e superiori di tutt’Italia, gli studenti universitari, i giovani filmakers sia dall’Italia che dall’estero e i giornalisti e registi nella specifica categoria dedicata ai documentari già andati in onda”.

  La partecipazione alla XI edizione del Concorso video ‘Memorie Migranti’ è gratuita e prevede 3 categorie:
Scuole: secondarie di I grado e secondarie di II grado di tutta Italia;
Master: gli studenti degli Istituti universitari, Scuole di cinema, giornalismo, televisione e video, Master post laurea e tutti coloro che sono interessati all’argomento, sia professionisti che amatori, sia residenti in Italia che all’estero, in quest’ultimo caso purché il documentario sia sottotitolato e/o tradotto in lingua italiana;
Andati in onda: i prodotti già andati in onda su circuiti televisivi pubblici e privati, sia locali, nazionali che esteri, in quest’ultimo caso purché il documentario sia sottotitolato e/o tradotto in lingua italiana.
Il video può essere sviluppato, a scelta, tra i seguenti format video:

inchiesta, reportage o documentario;
fiction o docufiction.

   Il concorso è rivolto a tutti coloro che sono interessati all’argomento, sia professionisti che amatori, residenti in Italia e all’estero.

   I lavori dovranno essere inviati tramite raccomandata postale, o consegna a mano entro il 31 gennaio 2015 presso la sede del Museo Regionale dell’Emigrazione ‘Pietro Conti’ – Piazza Soprammuro, 06023 Gualdo Tadino (PG)   Per maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa allo 0759142445, oppure scrivere ad info@emigrazione.it
  Il bando di concorso e la scheda tecnica di partecipazione si possono reperire collegandosi al sito www.emigrazione.it, link “Concorso Video”.
Termine ultimo per la presentazione delle opere: 31 gennaio 2015.

Bando di Concorso


                                              

08 Novembre 2014 - Giornata del Balestriere

    La Società dei Balestrieri di Gubbio, a chiusura dell’attività annuale, ha organizzato la tradizionale Giornata del Balestriere con tante ed importanti iniziative:
- Alle
14.30
si è svolto al balipedio il 7° memorial Massimo Mencarelli (dedicato al compagno e amico scomparso prematuramente) al quale è seguito il torneo del Presidente. A vincere il memorial è stato Benedetto Lunani, seguito da Francesco Morelli e Roberto Mencarelli. Invece per il “torneo del presidente” il vincitore è stato Daniele Cerbella, secondo Maurizio Procacci e terzo Claudio Mancini.
- Alle
18.00 dal campanile della chiesa di San Giovanni i campanari hanno chiamato alla Santa Messa a ricordo dei balestrieri defunti.

- Alle
19.30
momento conviviale allo Sporting Hotel, presente anche il Presidente della Società Balestrieri di Sansepolcro, la relazione del Presidente Marcello Cerbella è stata seguita dalla relazione dell'ex Presidente Orlandi "Filippo Meli, Presidente e maestro di vita", in memoria del Prof. Meli presidente onorario della società dei Balestrieri, recentemente scomparso.

                                                            

11 novembre 2014 - Festa a S. Martino e... la Cuccagna!

    Si è svolta come ogni anno la “Festa di S. Martino”. Tanta gente ha affollato la piazza del Quartiere, in una serata dal clima davvero mite.
  Vino nuovo, castagne, polenta con salsicce, cotiche e fagioli: queste le prelibatezze offerte dall'Associazione Quartiere di San Martino a tutti i presenti, allietati anche dal suono della
Banda “Città di Gubbio”.

   Alle 19,30 il solito e grande spettacolo dell' “Albero della Cuccagna” che incanta e coinvolge grandi e piccini, da sempre!
  Quest'anno hanno partecipato
tre squadre: “Speramo che qualcuno c'arcoje”, “Villamagna” e "Quelli del Chiuppolone".   Ha vinto la squadra di Villamagna che ha raggiunto la vetta del palo con i relativi premi, in pochi secondi ribadendo così la straordinaria superiorità del gruppo che da 16 anni si aggiudica ininterrottamente l’ambito trofeo di salami, polli, prosciutti, salsicce, formaggi e un premio in denaro.


                                                            

14 Novembre 2014 - a Gubbio.... "ABITA"

    La EDILCEMENTO S.p.A. ha presentato il nuovo marchio “Abita”. All’iniziativa che si è svolta nei locali della sede della società a Gubbio, ha partecipato anche il Priore della Comunità monastica di Montegiove (Fano), Padre Natale Brescianini che ha parlato dell’abitare partendo dall’importanza di stare bene con se stessi, attraverso una vita attiva e contemplativa. Guardare le cose con occhi diversi e aprirsi a nuove esperienze “mantenere un equilibrio in una dimensione di armonia” pensare quindi come ha fatto la EDILCEMENTO S.p.A con “Abita”, a un nuovo tipo di crescita e sviluppo delle persone e del territorio “bisogna essere uomini di successo – ha concluso Brescianini – ossia che fanno succedere e accadere qualcosa”. Con “Abita” l’azienda del presidente Luca Colaiacovo, punta alla qualità dei prodotti, valorizzando le risorse umane e tutelando l’ambiente. “Grazie per averci dedicato il vostro tempo – ha esordito il presidente, Luca Colaiacovo - che come diceva Edison é l’unico vero capitale che un uomo ha, e l’unico che non può permettersi di perdere. Questa frase ho cercato di metterla al centro del mio fare quotidiano, perché il tempo rappresenta una variabile strategica per chi fa impresa, in particolare nel mondo di oggi: veloce e globale. E il tempo è anche quello passato, EDILCEMENTO S.p.A ha festeggiato recentemente i 50 anni di presenza nel mercato della prefabbricazione. E questo è un valore che prima di tutto appartiene alla cultura del fare del nostro territorio, alla nostra comunità. Il mercato della prefabbricazione è stato sempre complesso – ha sottolineato Luca Colaiacovo – ma nel quale l’azienda EDILCEMENTO ha saputo trovare ogni volta soluzioni per progredire. Come è successo oggi. Abita, brand ideato insieme all’agenzia di comunicazione SEDICISTUDIO, vuol essere la risposta perché non è solo un nuovo marchio, ma rappresenta idee, obiettivi, strumenti e soluzioni alle esigenze del cliente. Abbraccia il senso dell’abitare, del creare spazi e valori per le persone con spirito nuovo e aperto. Abita nasce anche da un’esigenza condivisa di voler continuare ad essere un’impresa presente sul territorio che ha dato e continuerà a dare lavoro e creare reddito per il bene della comunità. Abita si presenta in quattro fondamentali ambiti di azione: strutture prefabbricate, real estate, general contractor e riqualificazione degli edifici esistenti. Inoltre “hub” di Abita è dove siamo in questo momento. E’ il luogo che noi vorremmo facilitasse incontri sia personali che attraverso le tecnologie digitali con la prospettiva di crescere insieme ai professionisti, le imprese e con questi il territorio nel suo insieme”. Da sempre l’azienda eugubina crede nelle potenzialità del territorio umbro e italiano e grazie ad “Abita” continuerà a sviluppare, in modo ancor più innovativo, quei valori che da sempre caratterizzano la EDILCEMENTO S.p.A. che ora si apre a nuove prospettive, per un futuro d’impresa che guarda alla modernità, puntando su investimenti legati a uno sviluppo sostenibile. Le parole d’ordine di “Abita” saranno professionalità, responsabilità, creatività, funzionalità, stile, design e confort. L’esperienza sarà al servizio di progetti che guardano a una riqualificazione del patrimonio, rispettando l’ambiente e realizzando strutture ad hoc per ogni necessità. Un nuovo marchio che nasce dall’esperienza di un’azienda leader da più di 50 anni nella prefabbricazione industriale. Dal 1997 la guida della EDILCEMENTO S.p.A è stata assunta dalla famiglia Colaiacovo, una delle più importanti nel panorama imprenditoriale italiano, proprietaria inoltre delle aziende Colacem e Colabeton.
 

                                                            

25 Novembre 2014 - "Sulle orme degli Antichi umbri" con le Tavole di Gubbio

   E' stato presentato ufficialmente all'amministrazione il progetto intitolato “Sulle orme degli Antichi umbri, incontro agli dei”, ideato dalle proff. Dina Castellani e Lucia Baldelli.
    L'iniziativa ha trovato l'adesione dell'associazione “Gubbio fa Centro”, ed è aperta a tutti gli operatori economici che potenzialmente possono essere coinvolti, dall'agricoltore, al ristoratore, al ceramista, all'albergatore, alle più disparate tipologie di negozianti, oltre ai soggetti operanti nella cultura, nello spettacolo, nella comunicazione e nei trasporti.
   Oltre al sindaco Filippo Stirati e all'assessore alla Cultura Augusto Ancillotti infatti, erano presenti numerosi rappresentanti di varie associazioni, enti o attività appartenenti ai diversi settori appena elencati.
   “Questo progetto – hanno affermato le professoresse Castellani e Baldelli - nasce proprio per la voglia di dare un contributo importante alla città, che sicuramente non vive il suo periodo migliore vista la crisi che la sta attanagliando. C'è la consapevolezza che si può fare qualcosa di concreto mettendo in rete tutte le conoscenze e le risorse di cui il territorio dispone, evitando che ognuno pensi esclusivamente a coltivare il proprio orticello".
   Basandosi sulle Tavole Iguvine, le iniziative pensate mirano a diffondere la conoscenza di un periodo fondamentale della storia della nostra penisola e a moltiplicare le attrattive del nostro territorio nei confronti di un turismo rispetto al quale potrebbero rappresentare uno stimolo rilevantissimo in termini di presenze e di giorni di permanenza. Mirano infatti a creare una rete di soggetti diversi che, ciascuno nel proprio settore e senza profusione di impegni particolari se non quello della collaborazione, possano, incontrandosi in date prefissate, costruire un sistema/città (in cui vie e piazze siano collegate da un filo conduttore comune) ricco di stimoli culturali e opportunità di lavoro e proficuo sotto il profilo del ritorno economico.
   Il periodo pensato per la realizzazione del progetto si concentra su tre fine settimana della seconda metà di giugno o di fine agosto/inizio settembre.
   Tra le proposte, c'è l'allestimento della mostra delle Tavole Iguvine in rame fedelmente riprodotte da Francesco Ceccarelli. Davanti ad esse uno o più lettori/narratori presenteranno la storia delle Tavole stesse e, in sintesi, quella degli Antichi Umbri. Di seguito attori dilettanti o professionisti rappresenteranno scene di vita umbra introducendo notizie su cibi e bevande tipiche (tra le idee c'è quella di fare di ogni via o piazza la sede di un preciso genere di prodotti). Ogni punto vendita dovrà essere provvisto di materiale informativo, in sedi adatte (da individuare) si allestiranno mostre di opere di artisti eugubini che hanno rappresentato in varie forme i valori e gli aspetti salienti della civiltà umbra.
   Per il sabato sera poi la proposta è quella di organizzare una Cena "cesna" (a pagamento e su prenotazione) nei ristoranti che avranno aderito all'iniziativa, la domenica invece verrebbe dedicata alla visita della città, a partire dalle Tavole Iguvine vere e proprie all'interno del Palazzo dei Consoli per arrivare ad escursioni organizzate nei luoghi importanti per la conoscenza dell'antica gente umbra, come le tre porte rituali, la necropoli della Vittorina, l'auguraculum del Monte Foce, il primo tratto della via della transumanza coincidente con la Gola del Bottaccione, la radura in cima al monte Ansciano, la rocca posteriore del monte Ingino.
   Le scuole, infine, in base all'idea del progetto, potrebbero fornire contributi essenziali in termini di documentazione iconografica, topografica, realizzazione di files e filmati, preparazione di brevi drammatizzazioni e di tutto quel materiale che, a seconda della specificità dei corsi, è per loro possibile realizzare, in modo autonomo o in collaborazione con le ideatrici del progetto, che comunque forniranno materiale informativo.
    Sia il sindaco Stirati che l'assessore Ancillotti hanno mostrato grande interesse per questo progetto, assicurando che faranno il possibile per studiarne le modalità di realizzazione compatibilmente con le risorse a disposizione dell'ente comunale, con le quali non si può non fare i conti. Lo stesso assessore ha anche espresso la propria soddisfazione nel vedere che una proposta seria e ben strutturata arrivi direttamente dai cittadini.

                                                            

25 Novembre 2014 - Scompare Alberico Morena

    Alberico Morena, autore di numerose opere d’arte e celebre per le originali xilografie è venuto a mancare all’età di 88 anni. Era nato a Gubbio nel 1926, ma  si era trasferito a Spoleto nel 1956 per insegnare presso il locale Istituto Statale d'Arte che poi ha diretto sino al 1977. La sua ampia attività di incisore e pittorica è stata particolarmente apprezzata e gli è valsa numerosi riconoscimenti. Durante la lunga permanenza a Spoleto, unitamente alla indimenticabile consorte Susi, ha partecipato attivamente alla vita delle Città immedesimandosi nelle varie problematiche e mostrando grande interesse anche per le manifestazioni artistico culturali spoletine; Giancarlo Menotti lo chiamò ad esporre le sue opere nell'ambito del Festival dei Due Mondi. Alberico Morena ha contribuito, in questo modo, efficacemente alla conoscenza del patrimonio storico artistico e culturale di Spoleto e a Spoleto l'artista eugubino ha ricevuto il premio "Lex Spoletina", promosso dalla associazione Amici di Spoleto insieme al Comune.
   Il prestigioso riconoscimento, riproduzione del cippo di pietra del II secolo a.C. su cui è incisa una legge di protezione per i boschi sacri, viene ogni anno assegnato a persone che abbiano contribuito alla concreta difesa del patrimonio, culturale e ambientale, alla conoscenza di Spoleto.

   Non possiamo non ricordare la famosa xilografia “La Corsa dei Ceri a Gubbio” realizzata giovanissimo nel 1946. Il suo legame con la città natale non si è mai affievolito, come mai è venuto meno il suo spirito santantoniaro ma soprattutto ceraiolo, come dimostra un episodio che forse molti neanche conoscono, quando il 15 maggio 1968, in seguito alla caduta del Cero di S.Ubaldo sulla calata dei Neri, fu proprio il professore ad adoperarsi per rialzare il cero e ripartire a punta avanti.


   Inoltre il suo amore per la festa dei Ceri è documentata dalle tante sue opere che hanno la nostra "festa" per oggetto, opere di cui ha fatto anche dono alla Famiglia dei Santantoniari nel 2010 allorquando una delegazione della
Famiglia dei Santantoniari guidata dal Presidente Alfredo Minelli e composta dal consigliere Raffaele Pellegrini, dal capodieci del 2011 Roberto Fofi e dal ceramista e santantoniaro Giampietro Rampini si recò a Spoleto per incontrarlo, in quella occasione l'artista fece dono alla Famiglia dei Santantoniari di due xilografie di cui la prima denominata “l’alzata” (1979) mentre la seconda del 2002 ritrae il Cero di S.Antonio all’uscita dalla Basilica di S.Ubaldo nella prima domenica di maggio.

   Importante e largamente riconosciuta è la produzione pittorica di Alberigo Morena pluripremiato e apprezzatissimo. Ha presentato le sue opere in numerose esposizioni in Italia e all’estero, ottenendo premi e riconoscimenti. Tra le mostre personali menzioniamo quelle di Gubbio (1982, 2001), di Spoleto la sua città adottiva (1989, 2001) e di Pienza (1998). La sua opera grafica e pittorica è stata oggetto di importanti pubblicazioni: il volume curato da Dino Carlesi, Guido e Giorgio Guastalla (1977); il catalogo con scritti di Dino Carlesi e Valerio Volpini edito in occasione dell’antologica presentata al XXIII Festival dei Due Mondi di Spoleto (1989); il catalogo della mostra di Pienza, con presentazione di Enzo Carli e testo di Dino Carlesi (1998); il catalogo delle mostre di Gubbio e Spoleto, a cura di Nicola Micieli, con testi di Paolo Bellini e lo stesso Micieli (2001); il volume Alberico Morena pittore con testi di Nicola Micieli (2001).

    "Con Alberico Morena – si legge nella nota del sindaco Filippo Stirati - se ne va un grande artista, un uomo di qualità umane profonde, un concittadino illustre. Siamo addolorati, e ci uniamo al cordoglio della famiglia, per la perdita di un Maestro nel campo dell’arte, riconosciuto da decenni tra i più grandi incisori del tempo, apprezzato dalla critica e amato dai suoi estimatori.
Nato a Gubbio nel 1926 e da anni residente a Spoleto, aveva mantenuto con le sue radici profondi legami di affetto e di amicizia, immortalando la Città dei Ceri nelle mirabili incisioni, in quei ‘fermo immagine’ della Festa, nelle atmosfere, nelle raffigurazioni di palazzi, chiese, ma anche nei momenti di vita quotidiana popolati di figure familiari e di autoritratti. Alternando il bulino al pennello, Morena si è distinto anche come pittore, con risultati di pari intensità e bellezza. Nel corso degli anni sono arrivati i tanti riconoscimenti nei maggiori premi, attestati, mostre personali, acquisizioni nei musei più rappresentavi in Italia e all’estero.
Ma lui ha sempre mantenuto un profilo schivo e riservato, in una vita lontana dall’esibizione e dal protagonismo, in piena armonia con quel mondo poetico e misurato che si ritrova pienamente nel segno delle sue opere. Gubbio ha più di un motivo per essergli grata. Il ‘corpus’ di 40 xilografie donato nel 2009 alla città con grande slancio di generosità ha trovato collocazione nella Biblioteca Sperelliana, con una sala a lui intitolata.
Voglio ricordare dell’intera produzione incisoria, un’opera realizzata dall’artista a 24 anni, l’Alzata dei Ceri, che racconta la fatica degli uomini sotto le pesanti macchine di legno, mentre una folla frenetica si agita intorno. In ognuno di quei volti, vive la stessa espressione a testimoniare la simbiosi totale del momento più esaltante. Dobbiamo dire ‘grazie’ ad Alberico Morena, poiché noi eugubini capiamo meglio la nostra Festa, anche grazie a quello che è stato capace di raccontare".
  
Anche l'ex sindaco Orfeo Goracci, che nel 2009 era stato chiamato a Spoleto per consegnargli il Premio "Lex spoletina" lo ha ricordato con queste parole: ‹‹Dipingeva piccoli uomini, intenti nelle fatiche e nelle gioie della vita come in un gioco infinito di bambini, ma era un grande, un artista geniale e originalissimo, Alberico Morena. Un eugubino a tutto tondo, non solo per nascita, ma per la passione che metteva in quei suoi lavori dedicati a Gubbio e alla Festa dei Ceri, con il suo volto sempre presente, per l’osservatore attento, come firma originale, tra la folla o ”sotto le stanghe". Da Sindaco ho avuto la fortuna e l’onore di conoscerlo personalmente, e, nel 2009, salutai con gioia, nel corso di una solenne cerimonia, un suo nobile gesto che rimarrà per sempre negli annali della storia artistica e culturale cittadina : la donazione alla comunità eugubina di sue 40 xilografie.
In quell’occasione promisi di dedicare all’artista Alberico Morena una sala della nuova sede della Biblioteca Sperelliana, come gesto minimo di riconoscenza per l’inestimabile dono fatto alla città. La promessa fu onorata al meglio: oggi, chi si trovi a frequentare la splendida sede della Biblioteca Sperelliana nel Quartiere di San Pietro, può leggere, in una delle sale più pregevoli e funzionali, il nome di Alberico Morena, eccellenza della nostra città, associato al “corpus” delle opere donate a Gubbio.
Una città con la quale non aveva mai rotto il cordone ombelicale, nonostante il suo dividersi tra i Cinque Colli e Spoleto, una città di cui aveva saputo ritrarre, da sempre, lo spirito, l’amore per una tradizione e una storia collettiva a cui partecipava in prima persona. Alla famiglia dell’artista Alberico Morena, nel ricordo della sua vita e della sua opera, le mie più sentite condoglianze. Mancherà a tutti noi, quel suo meraviglioso e unico dipingere, semplice della semplicità dei grandi.>>
 

                                                            

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