Oggi è venuto a mancare a Lione (Francia) Carlo Ceccacci, "L'Eugubino di Francia" come noi eravamo soliti chiamarlo.

    E' stato uno dei primi e più assidui collaboratori e sostenitori della nostra Associazione "Eugubini nel Mondo".

    Carlo era nato a Gubbio nel 1933, emigrato in Francia all'età di 14 anni, superati i primi mesi di tremenda nostalgia, capisce l'importanza dell'istruzione per assicurare il suo futuro: impara la lingua, consegue un diploma di scuola professionale, continua anche come autodidatta, frequenta scuole particolari e corsi serali.

    Carlo viene assunto da una ditta, dapprima come elettricista, poi come elettromeccanico, avendo dimostrato notevoli qualità in questo campo. Intanto, nel 1962 si trasferisce, a Cluses, assunto come tecnico specializzato in una fabbrica di micromeccanica dove venivano prodotti oltre ai famosi mulinelli da pesca Mitchell, anche i primi timer per lavatrici. Dopo solo un anno fu promosso capo-reparto con lo scopo di realizzare prototipi. Nel 1966 passa ad una azienda produttrice di sci ed inizia a collaborare con le forze armate (Nageurs de Combat) per la realizzazione di attrezzature "speciali" e fu proprio in questo periodo che, per hobby e per favore a qualche amico, iniziò a progettare e costruire custodie stagne, del tutto originali, per macchine da ripresa subacquee.

    Cresce con la passione di "inventare qualcosa" e nel 1971 fonda la "sua" propria azienda: la "IMASUB International" che, nonostante le piccole dimensioni, ha rappresentato una pietra miliare nel campo della fotografia e della riprese subacquee.

    Ma Carlo ha anche la passione per gli studi storici riguardanti Gubbio e nel  2007 presenta il suo libro: “Le Isole Gemelle: Gubbio – Corsica, cuginanze di altri tempi”, dove ripercorre le tracce che da Gubbio conducono in Corsica, vie percorse, secoli fa, da numerose famiglie di Gubbio che poi si stabilirono in quell’ isola, alcune in maniera momentanea altre in maniera definitiva.


                                                 

   
   Grande partecipazione di pubblico il 19 febbraio 2017 al Centro Servizi S.Spirito di Gubbio in occasione della presentazione del libro di Giacomo Marinelli Andreoli, “Nel segno dei padri – la storia di Guglielmina e Peter”.


    L'opera è il risultato di un lungo lavoro realizzato a seguito di una promessa fatta a Guglielmina Roncigli quando a pochi giorni dalla sua scomparsa, neanche 69enne, ha lasciato l'intero carteggio con cui aveva condiviso un'amicizia straordinaria con Peter Staudacher, scandita da 8 anni di lettere e testimonianze. La loro storia di amicizia epistolare – si protrasse fino al 2012 quando la Roncigli si è spenta improvvisamente per un male incurabile

    L'opera (edizioni Marsilio – Venezia) permette di conoscere più da vicino una storia che è straordinaria nel suo nascere, nel suo evolversi sopra un palcoscenico storico di quasi 70 anni, dal 1944 ai 2012, e lega a doppio filo una vicenda del passato e al presente.
   L’ antefatto, il passato, purtroppo è ben noto (anche se presenta ancora qualche interrogativo) ed è rappresentato dall’eccidio dei 40 martiri, cioè dei 40 cittadini eugubini fucilati il 22 giugno 1944 dai nazisti come rappresaglia per l’uccisione dell’ufficiale medico tedesco Kurt Staudacher nel Bar Nafissi, in Corso Garibaldi, a Gubbio. Invece il presente è rappresentato dalla storia (finora sconosciuta) dell’amicizia epistolare, nata del tutto casualmente o forse per destino, tra Peter Staudacher, figlio di quel ufficiale medico tedesco e Guglielmina Roncigli, la figlia di Vittorio Roncigli, uno quaranta civili fucilati. Proprio lo scambio di lettere tra i due, per altro coetanei (entrambi nati nel 1943 e dunque rimasti orfani a solo 1 anno di vita) iniziato solo nel 2004, rappresenta la trama e l’essenza dell’opera.

   Dalle loro lettere si comprende come Peter e Guglielmina sentano la responsabilità di raccontare, di capire, di comprendere, di perdonare, di riconciliare... concetto ben rappresentato in una delle loro lettere – “Siamo come due bambini persi, diventati vecchi. Che si incontrano dopo una vita passata separatamente, per riconciliarsi anche se non abbiamo commesso nulla che meriti una riconciliazione". E oggi più che mai c’è bisogno di un esempio come quello di Peter e Guglielmina, che hanno avuto la forza, la tenacia, la capacità di guardare oltre il muro.

Il libro, edito da Marsilio Editore – Venezia, è disponibile in libreria sia in cartaceo che e-book