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Oggi un Eugubino, un grande e famoso Eugubino,
Goffredo Fofi, si è spento a Roma
all’età di 88 anni.
Era nato a Gubbio il 15 aprile 1937, dove aveva conseguito il diploma di
maestro elementare nel 1955 e poco dopo si era trasferito a Palermo per
collaborare come assistente sociale con il filosofo
Danilo Dolci, impegnato nella lotta contro
la mafia e a fianco dei disoccupati.
A partire dagli anni Sessanta aveva fondato e animato diverse
importanti riviste, come la rivista cinematografica
“Ombre Rosse”, che sarà pubblicata dal 1967
fino al 1981.
E fu in quel periodo che diventò uno dei più conosciuti
intellettuali e critici italiani.
Nel corso della prima metà degli anni Sessanta si trasferisce
a Parigi dove lavora nella
rivista Positif, incentrata sul cinema.
Rientrato in Italia, fonda insieme ad altri i
“Quaderni Piacentini” e nel 1964 scrive
l’inchiesta giornalistica
“L’immigrazione meridionale a Torino”,
inizialmente rifiutata da Einaudi ma pubblicata da Feltrinelli;
All’ inizio degli anni Settanta si trasferisce a Napoli, e qui
diventa animatore della
“Mensa dei bambini proletari”. E’ di quegli
anni la sua analisi dei vizi culturali nel cinema italiano (Il
cinema italiano: servi e padroni, 1975). Il cinema ha sempre
attratto la sua attenzione e la sua critica, come l’indagine sull’influsso degli
anni di piombo sulla rappresentazione cinematografica (Dieci anni
difficili, 1985). Autore anche di una Storia del cinema (1988), rilesse
anche in modo originale l’universo comico ed espressivo di Totò (“Totò
l’uomo e la maschera”, 1987) e intraprese una personale
critica
delle
figure di grandi registi, attori e attrici (“Come in uno specchio”, 1995;
“Più stelle che in cielo” , 1995).
Nel 1997 fonda la rivista “Lo straniero”, dedicata
all'arte, alla cultura e alla società.
Da anni si era stabilito a Roma e attualmente dirigeva la rivista
“gli asini” ed era collaboratore di
quotidiani come Avvenire, il manifesto, Il Sole 24 Ore.
Nel 2024 ha partecipato al documentario
“Il Re di Napoli storia e leggenda di Mario Merola”,
cantante e attore rivalutato a partire dagli anni Settanta proprio da
intellettuali come Fofi.
Ma Goffredo si era interessato anche ad altre figure di spicco del
cinema, da Alberto Sordi a Marlon Brando. Con il regista Mario Monicelli aveva
realizzato una lunga conversazione raccolta in Dvd nel 2011.
Raccogliere e citare tutta la sua produzione è praticamente
impossibile.
Negli ultimi anni manifestava una diminuita stima verso gran parte
degli intellettuali e la classe dirigente in blocco. Tuttavia non aveva mai
rinunciato all’impegno civile. Del resto, ammoniva, «si fa sempre politica,
anche quando la si rifiuta». Nonostante l’età era pronto a intraprendere sempre
nuove iniziative: «Si ha una vita sola a disposizione, non dimentichiamocene
mai, e quello che puoi fare e sentire di bello lo devi fare e sentire ora, non
devi rinviarlo al domani».
Goffredo, per sua volontà, è stato sepolto a Gubbio, nel
cimitero monumentale.
Grazie per quello che hai dato alla cultura del nostro paese,
Goffredo riposa in Pace.
Al fratello Massimo, alla cognata Anna Maria e ai familiari e
amici tutti, l’Associazione Eugubini nel Mondo porge le più sentite
condoglianze. |