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   CRONACA DICEMBRE 2019
   
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7 dicembre 2019: Accensione dell'Albero di Gubbio
14 dicembre 2019: "Tota Iguvina" - Massimo Capacciola libro-intervista ad Augusto Ancillotti
17 dicembre 2019: "La Kostante del Fulmine" Romanzo di Valerio Nicchi
   
   

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7 Dicembre 2019- Accensione dell'Albero di Gubbio


   Ancora è ben presente nella memoria di tutti l'accensione dell'Albero di Natale di Gubbio  del 2011 ad opera del Papa Benedetto XVI,  quella del 2012 ad opera del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, quella del 2013 da parte di monsignor Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana.
  Nel
2014 l'Albero fu acceso da Papa Francesco; nel 2015 da Medici Senza Frontiere; nel 2016 dall’organizzazione umanitaria internazionale Save the Children; nel 2017 dall'astronauta Paolo Nespoli che si trova a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e nel 2018 dai piloti delle Frecce Tricolori della Pattuglia acrobatica nazionale della Aeronautica militare.

     Quest'anno l'onore di accendere l' ''Albero di Natale più grande del mondo'' per questa 39° edizione (fu realizzato per la prima volta nel 1981) è stata riservata al Custode di Terra Santa Padre Francesco Pattonai che lo ha acceso dalla grotta situata all’interno della Basilica della Natività di Betlemme.
     Presenti a Gubbio il Sindaco di Betlemme, Tony Salman e padre Ibrahim Faltas, Direttore delle scuole di Terra Santa e membro del Discretorio della Custodia di Terra Santa. A Betlemme è stata presente una delegazione composta dal Vicesindaco, Alessia Tasso, dal Vicario Generale, Don Fausto panfili, dal Vice-Presidente del Comitato Albero di Natale, Francesco Ragnacci e dal Consigliere Roberto Prudore.

  Anche quest'anno la cerimonia dell'accensione si è svolta a Gubbio in Piazza 40 Martiri, in pieno centro cittadino alle ore 18.00.
   Come consuetudine
gli Alberaioli hanno realizzato il calendario dell’Albero di Natale più Grande del Mondo, destinato a far ricordare il Natale per 365 giorni. Il calendario ha una suggestiva veste grafica ed è stato stampato in 5.000 copie
   Il calendario è disponibile presso l’ufficio informazioni turistiche (IAT) in via della Repubblica e presso vari esercizi commerciali della nostra Città.



  La trasmissione televisiva di TRG (Tele Radio Gubbio) diffusa anche attraverso internet,  ha permesso, come negli anni passati,  a tanti Eugubini che vivono lontano da Gubbio di seguire in diretta l'accensione dell'Albero.

              L’Albero di Natale, com'è tradizione, rimarrà acceso fino al 12 Gennaio 2020

                                               

14 Dicembre 2019- "Tota Iguvina" - Massimo Capacciola intervista Augusto Ancillotti


    Presentato "Tota Iguvina", il libro intervista di Massimo Capacciola ad Augusto Ancillotti.

 
    L'argomento dell'opera sono le Tavole di Gubbio.

   Presenti alla prersentazione il Sindaco Filippo Mario Stirati, il giornalista Federico Fioravanti, l'Avv.Marco Marchetti,  Diego Poli – Ordinario di Glottologia e Linguistica, Università di Macerata e ovviamente Augusto Ancillotti – Ordinatrio emerito di Glottologia e Linguistica, Università di Perugia, e l’attore Alessandro Campanella che ha letto alcuni brani.


    Dalla Prefazione: "Questa pubblicazione vede la luce in un frangente critico per la cultura e più ancora per la società eugubina che tenta di uscire dalle secche di una crisi di identità che, prima di essere economica e politica, è etica e spirituale....
   Così mi è parso naturale ed ovvio ricomporre con umiltà notizie, storie, novelle e leggende intorno alla saga della Tota (città) lguvina, delle Tavole di Gubbio e di tutto quel che ne scaturì nel corso di quasi tre millenni. Tremila anni: un tempo pauroso da sopportare persino per un continente intero, figurarsi per una piccola città! Tempo assolutamente incalcolabile per povere menti come le nostre, abituate dal tam-tam cronachistico, a confrontarsi con un passato fatto di pochi giorni. Tremila anni infilati l'uno dietro l'altro sopra una freccia che non subirà deflessioni né cedimenti fino al punto di dissoluzione della storia. Fino ad allora si indagherà e si parlerà di come Gubbio abbia cessato di crescere nello spazio e di dilatarsi solo nel tempo. Una coltre di trenta secoli pesa sulle nostre fiacche esistenze, pretendendo attenzione e riguardo, perché questa abnorme longevità è segno di predilezione e di trascendenza. Se la nostra realtà fosse solo spaziale, allora l'unica dimensione ammessa sarebbe il presente, ed il passato non sarebbe degno d'interesse. Perché la storia ci riguardi, qualcosa deve trascenderla: ci deve essere nella storia qualcosa di più grande della storia.

    Questo supplemento d'anima ho inteso ricercarlo con il professore Augusto Ancillotti, degno esploratore di territori impervi e sconosciuti, esperto in enigmi e risolutore di misteri, accademico di vaglia, dotato tanto di fervida immaginazione quanto di logica incalzante. In una lunga intervista ho tentato di violare le sue segrete convinzioni, così come le sue perplessità di ricercatore onesto ed esigente...."

                                     

17 Dicembre 2019 "La Kostante del Fulmine" Romanzo di Valerio Nicchi


    Presentato "La Kostante del Fulmine" il primo romanzo dell'Eugubino Valerio Nicchi.

    La Kostante del fulmine, detta anche costante elettrostatica ed indicata con la lettera "K", viene utilizzata per calcoli fisici legati al campo elettrico ed alla carica elettrostatica basata sull’equilibrio e la proporzionalità delle opposte cariche elettriche.

   Nel Romanzo la presenza dei fulmini accompagna Ettore negli episodi più importanti di questa storia: Ettore si innamora contemporaneamente delle montagne e di Viola, la sua storica amica d’infanzia che riscopre nell’estate della maturità dopo essersi persi di vista per alcuni anni. Insieme progettano una vita insieme, ma una notte un temporale porterà dei cambiamenti che non potevano prevedere....
Una storia in cui l’amore la fa da padrone.
   L’amore che da secoli muove scrittori e lettori: l’amore ritrovato, l’amore perduto, l’amore doloroso e quello non corrisposto; ogni sfaccettatura di questo sentimento trova motivo di esistere nelle pagine del romanzo...


   E poi c’è l’amore per la montagna, per le Dolomiti che fa da sfondo a tutta la storia, con una descrizione tanto precisa dei paesaggi che porteranno il lettore negli luoghi descritti: luoghi che per chi li conosce sarà come un tornare a percorrerli, mentre per chi non li conosce ancora sarà come seguire una guida attenta che li accompagnerà passo passo verso la meta.


  
 

                                     

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