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   CRONACA GENNAIO 2020
   
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01 gennaio 2020: Buon Anno a TUTTI
06 gennaio 2020: Alla Basilica di S. Ubaldo arrivano i Canonici Regolari Lateranensi
06 gennaio 2020: La "Befana del Pompiere" a Gubbio
07 gennaio 2020: Festa della Bandiera italiana
11 gennaio 2020: Scompare a Mauro Mengoni "De Baldone", Campanaro e Capodieci
12 gennaio 2020: Scelti i Capodieci dei Ceri 2020
19 gennaio 2020: Possibile Candidatura di Gubbio come capitale europea della cultura
24 gennaio 2020: 24 gennaio 1472 - Nasce a Gubbio GUIDUBALDO 1° da Montefeltro
27 gennaio 2020: "Giorno della Memoria" - "Giorno del Ricordo"

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1 Gennaio 2020 Buon Anno !!!!


 

 

6 Gennaio 2020 I Canonici Regolari Lateranensi tornano a S. Ubaldo


6 gennaio 2020 - I Canonici Regolari Lateranensi tornano a custodire la Basilica di S. Ubaldo dopo  233 anni.

    Un pò di storia... Il 6 gennaio 2013, dopo 500 anni, la Basilica di Sant’Ubaldo era tornata sotto la diretta gestione della Diocesi di Gubbio e del suo Vescovo, dopo che il 7 luglio 2012 i Frati Francescani avevano dato la disdetta dalla gestione della Basilica.
   Nel 1511, essendosi ammalato Papa Giulio II, le duchesse di Urbino (Elisabetta ed Eleonora Gonzaga) fecero un voto: una volta che il Papa, loro zio, fosse guarito, avrebbero ampliato la piccola chiesa di Sant’Ubaldo e avrebbero costruito anche un convento ampio e bello.
   Il Papa guarì e i lavori di restauro ed ampliamento iniziarono nel 1513 e terminarono intorno al 1527.
    La custodia del nuovo complesso  allora (1513) fu affidata ai Canonici lateranensi, i quali rimasero a Sant’Ubaldo fino al 1786, facendo rifiorire il santuario e promuovendo il culto del nostro Santo in Italia e nel mondo, cosa che, ci sembra, non abbiano fatto i loro successori: i Francescani (Ordine dei Frati Minori) che arrivarono nel 1816 e vi rimasero, una prima volta, fino al 1860  quando tutto il complesso fu demaniato e quindi passò in proprietà al Comune che provvide a nominare dei custodi provvisori finché, nel 1910, il Consiglio Comunale deliberò di affidarne la custodia al Vescovo che riaffidò la custodia ai frati francescani che l'hanno tenuta fino al 2012, appunto.
   Comunque nel secolo scorso tante figure importanti si sono alternate come rettori della Basilica, ne ricordiamo due per tutti: Padre Emidio Selvaggi e Padre Igino Gagliardoni.
   Nel 2012 il Vescovo Mons Mario Ceccobelli cercò una possibile soluzione per sostituire i Francescani con qualche altro ordine religioso, ma alla fine optò per una soluzione interna al clero della chiesa eugubina, affidando l'incarico al suo vicario Mons. Fausto Panfili e ad un giovane sacerdote Don Stefano Bocciolesi.
   
Sotto la loro custodia la Basilica letteralmente rifiorisce; la loro gestione si connota per fede, accoglienza, cortesia, calore umano; Don Fausto e Don Stefano curano con particolare dedizione il periodico “Santuario di Sant’Ubaldo”, al quale danno nuovo impulso facendo conoscere in città e nel mondo le iniziative legate al culto ubaldiano che si svolgono sia Basilica che in città. Con il contributo di Enti e ditte privati e grazie all’obolo e all’opera di tanti devoti volontari, sistemano l’interno della Basilica, dove fanno anche montare un nuovo grande organo a canne, ammodernano le sue sale di pertinenza, e l’emiciclo, che metteno poi sempre a disposizione di cittadini ed Associazioni; aggiustano alcune parti dei tetti, le sale di accoglienza.  Viene costruito un nuovo terrazzo e una meridiana, nonchè ammodernato il riscaldamento e realizzato il primo stralcio del nuovo e supertecnologico impianto di parafulmine. E tanto altro ancora.

I due custodi della Basilica sono Don Giuseppe Ganassin, 65 anni, e Don Pietro Benozzi, 75 anni, già conosciuto in diocesi per aver fatto parte della comunità eugubina dei Canonici Regolari Lateranensi.
“Ho compreso – ha affermato il Vescovo mons. Paolucci Bedini nell’omelia – che questo santuario fino a 7 anni fa era stato custodito da comunità religiose..... E allora ho immaginato che dovevamo pensare ad un avvicendamento. Don Fausto e don Stefano hanno custodito in maniera meravigliosa questa Basilica e tutte le occasioni che qui si svolgono durante l’anno. Ho già espresso la mia gratitutine per quello che hanno fatto, insieme alle tantissime persone che con loro hanno custodito questo bene“.
“Quando mi sono messo alla ricerca di una comunità che potesse custodire questa chiesa, – ha continuato il Vescovo – sono partito proprio dai Canonici Regolari Lateranensi, perché qui loro hanno cominciato a custodire le spoglie di Sant’Ubaldo. Sono stati i primi custodi. Allora era bello pensare che potessero tornare proprio loro, come amici che sul monte vegliano e pregano per noi davanti al corpo del Patrono. Li ringrazio per la loro presenza, disponibilità e responsabilità con cui assumono questo incarico”.
 
I nuovi costodi della Basilica (Don Giuseppe Ganassin e Don Pietro Benozzi)
 con i precedenti (Don Fausto Panfili e Don Stefano Bocciolesi) insieme ai "Cantores Beati Ubaldi".

 

6 Gennaio 2020- La "Befana del Pompiere" a Gubbio


   In piazza Grande, organizzato dai Vigili del Fuoco - Distaccamento di Gubbio, si è svolto il tradizionale appuntamento con la “Befana del Pompiere”

 
   La manifestazione è giunta alla sua 25° edizione.

   Alle ore 11,30 gli Sbandieratori di Gubbio hanno aperto la manifestazione in una piazza gremita di bambini con il loro genitori e nonni, riscuotendo il consueto e fragoroso applauso dei presenti.

   Quindi alle 12.00 la Befana ha fatto capolino dalla torretta del Palazzo dei Consoli.

  
Poco dopo  si è poi calata in piazza con un volo acrobatico e l'aiuto di idonee funi gestite dai Vigili del fuoco.

   Già durante la discesa ha distribuito, lasciando cadere, ai bambini che stavano estasiati a guardarla con il naso in su, caramelle in abbondanza.


  Poi una volta giunta a terra ha raggiunto la scalinata del palazzo, ha salutato i presenti e si è messa a distribuire ai tutti i Bambini sacchetti di caramelle e dolcetti.
    Infatti secondo la tradizione, la Befana è una donna molto anziana che vola su una vecchia scopa e fa visita ai bambini, nella notte dell'Epifania (tra il 5 e il 6 gennaio), e riempie le calze che loro hanno appositamente appeso sul camino o vicino a una finestra o ai piedi del letto. Però... generalmente, i bambini che durante l'anno si sono comportati bene riceveranno dolci, caramelle, frutta secca o piccoli giocattoli. Al contrario, coloro che si sono comportati male troveranno le calze ripiene di carbone.

                                     

07 gennaio - Festa della Bandiera italiana


   il 7 gennaio di ogni anno si celebra la Festa del Tricolore, istituita per celebrare la Giornata Nazionale della Bandiera dell'Italia.
 
    La giornata venne istituita dalla legge n. 671 del 31 dicembre 1996, intendendo celebrare il bicentenario della nascita a Reggio Emilia del tricolore italiano, che avvenne ufficialmente il 7 gennaio 1797.
   Infatti la storia del nostro "tricolore" ha il suo inizio con le repubbliche giacobine in Italia e si ricollega a quella data del 7 gennaio 1797 quando diviene la bandiera della Repubblica Cispadana (1797 - 1802), restando tale anche quando questa repubblica si trasforma in
Repubblica Italica (1802-1805) prima e in Regno Italico (1805-1814) dopo.

 

 

 


 

 

   Nel 1831 Giuseppe Mazzini, fondatore della "Giovane Italia"  stabilisce che la Bandiera della futura Italia Unita deve essere il Tricolore.

 

 

 

   Nel 1848, anno della prima guerra di indipendenza, il tricolore sostituisce lo stendardo azzurro del Regno di Sardegna, aggiungendo al centro lo scudo sabaudo, infatti Re Carlo Alberto, dichiarando guerra all'Austria, ordina alle truppe di inalberare il tricolore con lo scudo di Casa Savoia.


 

 

   Con la nascita del Regno di Italia, il 17 marzo 1961, il tricolore, viene adottato come bandiera nazionale, ma si aggiunge la corona e ai tre colori si mantiene l'azzurro, colore distintivo della famiglia Savoia, inserito nella bandiera del Regno d'Italia sul contorno dello stemma per evitare che la croce e il campo dello scudo si confondessero con il bianco e il rosso delle bande del vessillo; da allora è uno dei colori di riferimento e riconoscimento dell'Italia, ad esempio per le maglie sportive nazionali.

    Tale scelta, verrà confermata anche nel 1946, con l'eliminazione dello stemma sabaudo, a seguito del risultato del Referendum istituzionale che sancisce la nascita della Repubblica Italiana.
  La descrizione della bandiera nazionale è stata riportata nell' articolo 12 della nostra Costituzione
"La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni" per evitare che una qualsiasi maggioranza politica abbia la possibilità, attraverso una legge ordinaria, di alterare la bandiera, inserendo simboli che si richiamano ad una qualsiasi ideologia.

   Come la somiglianza lascia intendere, il tricolore italiano deriva da quello francese, il quale nasce durante la Rivoluzione Francese dall'unione del bianco - colore della monarchia - con il rosso e il blu - colori di Parigi.
   Per quanto riguarda la nostra, il bianco e il rosso venivano dallo stemma comunale di Milano (come il blu e il rosso della bandiera francese erano i colori simbolo di Parigi), mentre il verde era il colore della guardia civica milanese.

11 Gennaio 2020 - Scompare a Mauro Mengoni "De Baldone", Campanaro e Capodieci di S. Antonio nel 1981



     Gubbio: è scomparso all'età di 86 anni, Mauro Mengoni, per tutti "Mauro de Baldone".
   Figura conosciutissima in città, per la straordinaria vitalità e simpatia che lo ha sempre caratterizzato: personaggio di spicco del mondo ceraiolo, è stato Capodieci del Cero di S. Antonio nel 1981.
   "Mauro de Baldone", come tutti lo chiamavano, è stato anche un famoso componente della Compagnia dei Campanari che per oltre 50 anni ha frequentato da protagonista la torretta del Palazzo dei Consoli.
    Mauro è stato un personaggio dotato di un'
unica e inconfondibile umanità caratterizzata da una allegria fuori dal comune, fatta da battute pronte e capaci di strappare una risata salutare in ogni situazione.
Celebri le sue immancabili barzellette raccolte nel 2018 anche in un libro (
"Il mondo di Baldone Campanaro") dal giornalista Francobaldo Chiocci.

11 -12 Gennaio 2020 - Scelti i Capodieci dei Ceri 2020

    L'Assemblea dei Ceraioli di S. Ubaldo, com'è tradizione, si è riunita presso la taverna della Famiglia dei Santubaldari sabato 11 gennaio per procedere alla presentazione dei candidati a  Capodieci per l'anno 2020.

 

    L'assemblea verificata l'esistenza di un unica candidatura, ha proceduto ad eleggere all'unanimità

 

E' stato eletto Alessandro Nicchi a capodieci del Cero di S. Ubaldo per l'anno 2020.

 

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    L'Assemblea dei Ceraioli di S. Giorgio, com'è tradizione, si è riunita nella seconda domenica di gennaio ed ha eletto il Capodieci per l'anno 2020.


    Tre i candidati
della "manicchia della Piana" presentati e votati a scrutinio segreto da 986 ceraioli, convocati presso la Taverna della Famiglia dei Ceraioli di S. Giorgio.



    E' stato eletto
Fabio Uccellani che ha prevalso con 492 voti su Maurizio Tosti (325 voti) e Iacopo Cenni (28 voti). Schede nulle 9, bianche 22.
 

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     L'Assemblea dei Ceraioli di S. Antonio, com'è tradizione, si è riunita nella seconda domenica di gennaio ed ha eletto il Capodieci per l'anno 2020.

   Tre i candidati
della "manicchia esterna" che sono stati votati, a scrutinio segreto, da 750 ceraioli convocati presso la taverna della Famiglia dei Santantoniari.

   E' stato eletto "Capodieci 2020"
Andrea Tomassini “dei Muli” che ha prevalso con 423F voti su Paolo Fioriti (210 voti) e Andrea Allegrucci (125 voti) su un totale di 778 votanti.

    Tra tutti e tre i Capodieci 2020, Andrea Tomassini sarà il primo a ricevere l'investitura ufficiale, tra appena cinque giorni, il 17 gennaio, festa di S. Antonio Abate.

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Capitani dei Ceri 2020
    Erik Nicchi (Primo Capitano) e Paolo Peocacci (Secondo Capitano), entrambi soci della Università dei Muratori, sono stati estratti dal bussolo la mattina del 15 maggio 2018 ed hanno già ricevuto l'investitura ufficiale il 18 dicembre 2019 con una breve e semplice cerimonia nella chiesa di Muratori dove hanno ricevuto la consegna delle spade che rimarranno in custodia presso la chiesa sino al prossimo 14 maggio.
Capitani e Capodieci a Jessup

                                                           

19 Gennaio 2020 - Possibile candidatura di Gubbio come capitale europea della cultura


   La proposta pubblicata oggi su TRGmedia.it è sicuramente lodevole, condivisibile ed auspicabile!    Gubbio potrebbe certamente concorrere per essere riconosciuta non soltanto come "Capitale Italiana” bensì come “Capitale Europea della Cultura”.

  MA per questo obiettivo… il treno 2022 è passato da un pezzo e pure quello del 2023, infatti nel 2022 capitale della Cultura Europea sarà Esch-sur-Alzette (Lussemburgo) con Kaunas (Lituania) e nel 2023 Veszprèm (Ungheria).

   Comunque, tenuto conto dei legami “cromosomici” che Gubbio ha con la città di Esch, la nostra Associazione sta già lavorando per raccogliere documenti e materiali con lo scopo di allestire, per l’occasione, una piccola mostra nella città lussemburghese che testimoniasse la grande emigrazione di Eugubini verso quella terra.

    Ad ogni buon conto riteniamo che, per gli anni futuri (dal 2024 in poi), Gubbio le sue carte le può doverosamente giocare, magari l’argomento “Federico da Montefeltro” potrebbe aver perduto la forza della ricorrenza, ma ci sono tanti altri temi utili e tra questi, certamente non ultimi, le “Tavole di Gubbio” (per carità, smettiamo di chiamarle Eugubine!) che essendo ritenute "il più importante testo di riti religiosi di tutta l'antichità classica" sarebbero un prepotente e fondamentale argomento di sostegno per la candidatura della nostra Città.
        

                                                   

24 gennaio - Nel 1472  Nasce a Gubbio GUIDUBALDO 1^ da Montefeltro


24 gennaio 1472: Nasce a Gubbio GUIDUBALDO 1^ da Montefeltro, duca di Urbino. - Unico figlio maschio di Federico da Montefeltro.

Ritratto di Guidobaldo da Montefeltro, terzo duca di Urbino, è un dipinto a olio su tavola (69x52 cm) attribuito a Raffaello databile al 1506 e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze. Ritratto di Federico da Montefeltro col figlio Guidobaldo.
Dipinto, tempera su tavola, forse di Pedro Berruguete, databile al 1475 circa e oggi conservato nella Galleria nazionale delle Marche a Urbino.
Busto di Guidobaldo I da Montefeltro, collocato sopra il sarcofago che ne contiene la corpo Sarcofago di Guidobaldo I di Montefeltro nella Chiesa di San Bernardino di Urbino.
Nella stessa chiesa sono conservate anche le spoglie di sua moglie Elisabetta Gonzaga e
 di suo Padre Federico.

27 Gennaio 2020 - (10 febbraio 2020): Giorno della Memoria - (il "Giorno del Ricordo")


   27 gennaio: “Giorno della Memoria”. E' stato istituito dal Parlamento Italiano, con Legge n.211 approvata il 20 luglio 2000.
Crediamo che esso debba essere associato al "Giorno del Ricordo" riguardante il dramma delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, quantunque il giorno del loro ricordo sia stato fissato al 10 febbraio dalla legge 30 marzo 2004, n. 92
  
Che il il giorno della memoria sia "Memoria per Tutti".
 


 

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