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    Oltre al 
centenario del 2017, un altro centenario, relativo al Col di Lana, si celebra 
quest’anno (2016) e si riferisce ad un importante fatto bellico che ricorda 
l’atrocità della ”inutile strage” come fu definita la Grande Guerra, da Papa 
Benedetto XV.Il fatto in questione è lo scoppio della  
	
	"mina del Col di Lana" 
con la quale l’esercito italiano conquistò la vetta del Col di Lana il 17 aprile 
2016 e che costò agli austriaci gravissime perdite.
 
				
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					| Nelle tre foto: lo schema 
					costruttivo della galleria S.Andrea che ha reso possibile la 
					realizzazione della Mina; Il Col di Lana i giorni successivi 
					allo scoppio (le pareti della vetta prive di neve, caduta a 
					valle); Il cratere creato dalla mina, oggi sede nella prima 
					domenica d'agosto di una Messa in suffragio di tutti i 
					caduti, alla presenza di una guarnigione di Alpini ed una di 
					militari Austriaci. |  
    
Ovviamente oggi non si tratta di 
celebrare una vittoria; tutt’altro! Oggi ci si interroga su quello che una 
guerra comporta, oggi si tratta di lavorare per unire e per riconciliare. 
 
   Per questo la nostra associazione 
ha inteso, quest’anno 2016, essere presente alla celebrazione di questo centenario 
con un’iniziativa importante: portare 
il fuoco del Santo della Riconciliazione in vetta al Col di Lana, sul 
luogo simbolo di Guerra che oggi, con la presenza pacifica e congiunta di 
militari italiani ed austriaci, diviene un simbolo di pace e di fratellanza.
 
  
				
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 L’iniziativa è stata condivisa, sostenuta e resa possibile dalla partecipazione 
dell’Associazione 
Sportiva Gubbio Runners, che con il suo presidente Marco Busto e 
i suoi maratoneti hanno portato materialmente 
la “Fiaccola della Riconciliazione” da Gubbio al Col di Lana con una maratona 
a staffetta percorrendo le strade di mezza Italia. 
 La fiaccola accesa giovedì 4 agosto, in serata, 
nella 
Basilica di S. Ubaldo è partita il mattino 
seguente dalla 
Chiesa della Vittorina.
 Quindi la fiaccola è giunta in vetta al Col di Lana domenica 7 agosto, in 
occasione della commemorazione in ricordo e a suffragio di tutti i caduti della 
Grande Guerra, organizzata annualmente dagli Alpini nella prima domenica di 
Agosto. Il Vescovo di Gubbio, mons Mario Ceccobelli (59° successore di S. 
Ubaldo) ha concelebrato la messa insieme al cappellano militare Don Lorenzo 
Cottali e a Don Armando Minelli.
 Durante il percorso la fiaccola e i maratoneti sono stati 
"scortati" da un gruppo di ciclisti dell'Associazione 
Ikuvium Bike Adventure e da alcuni motociclisti. Un 
autobus della ditta 
Co.tra.pe e un ambulanza di 
Gubbio Soccorso, con relativo staff 
sanitario, hanno fatto parte della carovana, tutti in maniera gratuita e volontaria.
 
 Importante e di grande significato simbolico il fatto che
l’ultimo tedoforo che 
ha portato la fiaccola in vetta al Col di Lana e che ha acceso il tripode è 
stata una 
discendente di un soldato eugubino morto proprio sul Col di Lana. Tra i nostri soldati caduti su quel fronte, in rappresentanza di tutti, 
ne abbiamo scelto uno (Menichetti David) che morì in combattimento 
proprio sotto la vetta del Colle: aveva 33 anni e lasciava una giovane moglie 
con 
due figli, di cui una bimba di appena un anno e mezzo.
 Ebbene, la nipote (Roberta Vantaggi) di quella bambina che a causa 
della guerra non conobbe mai suo padre, ha portato il fuoco della Riconciliazione 
in quel luogo che cento anni prima è stato intriso di sangue di tante giovani 
vite.
 
 La fiaccola, nel suo percorso, alle pendici del Col di Lana, ha fatto anche una 
breve sosta al 
Sacrario di Pian di Salesei, dove sarà 
accolta dal Sindaco di 
Livinallondo del Col di Lana, Leandro 
Grones e dai rappresentati del gruppo Alpini.
   
	
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