Con ogni mezzo, con autobus, auto, camper e financo in bicicletta, al seguito di una accurata organizzazione nella quale tanto si è impegnata la nostra Associazione, quasi 2000 Eugubini partono per raggiungere le Dolomiti, il Col di Lana, dove alle sue pendici, presso il Sacrario di Pian di Salisei, domani si celebrerà il: "Centenario dei ceri al Col di Lana".
    Tra i tanti meritano sicuramente un elogio i ciclisti che, partiti con tre giorni di anticipo, hanno raggiunto in tre tappe di circa 200 km ciascuna, il luogo del Centenario. I loro nomi:  Gianluca Angeloni,  Alfredo Barbetti,  Claudio Barilari,  Ulveno Clementi,  Paolo Menichetti, Nazareno Panfili,  Giovanni Saldi,  Giancarlo Vispi.

   E' stata una giornata commovente quella vissuta alle pendici del Col di Lana, presso il Sacrario di Pian di Salisei (comune di Livinallongo del Col di Lana), per ricordare i soldati eugubini che cento anni fa, in piena guerra mondiale, fecero lassù la Festa dei Ceri, il 15 maggio 1917.

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    Ritorna puntuale il Torneo dei Quartieri, la manifestazione che vede in gara, con la balestra, i quattro Quartieri di Gubbio (S. Andrea, S. Pietro, S. Giuliano, S. Martino).
   Il Torneo, giunto alla sua 38° edizione, si è svolto nel tardo pomeriggio con inizio alle ore 19.30, quando il corteo storico, composto da oltre 550 figuranti, partito da via Dante, ha attraversato maestoso le vie cittadine, rappresentando in stile gli usi e i costumi dell’epoca medioevale per raggiungere la stupenda cornice di Piazza Grande dove i Balestrieri hanno gareggiato, salutati dal suono del Campanone e dalle magnifiche esibizioni degli Sbandieratori.
    Nella prima fase del torneo, i balestrieri hanno scagliato le loro frecce su quattro bersagli differenti. La giuria ha poi valutato i risultati, determinando i migliori cinque balestrieri di ogni quartiere, i quali hanno dato vita alla fase finale.
   Nell’intervallo si sono esibite le ballerine della "Scuola di Danza Città di Gubbio", eleganti e leggiadre hanno dato vita ad uno spettacolo davvero suggestivo.
    La vittoria è andata al quartiere di Sant'Andrea che l'ha conquistata per mano di Gabriele Rogari.
Il palio è stato realizzato dall’artista eugubina Giorgia Gaggiotti.

     A Gubbio, il 19  e 20 agosto, si è regolarmente tenuto il prestigioso appuntamento con la classica cronoscalata: il trofeo Luigi fagioli, organizzato dal Comitato Eugubino Corse Automobilistiche.

    Il Trofeo Fagioli conferma la prestigiosa massima titolazione nazionale, come prova del Campionato Italiano Velocità Montagna. Vincitore per il secindo anno consecutivo il campione calabrese Domenico Scola, giovane nipote d'arte, erede di una famiglia “da corsa” capitanata dall'indimenticato nonno (anche lui Domenico) che si è imposto sull'Osella Fa30 Zytek, proprio come il nonno, che vinse a Gubbio nel 1971 e 1973. Il pilota cosentino ha scritto il proprio nome nell'albo d'oro del Trofeo Fagioli dando spettacolo lungo i 4150 metri del percorso che attraversa la Gola del Bottaccione con il tempo complessivo di 3'12”08; al secondo posto si è piazzato Cubeda (Osella Fa30 Zytek) a 1”99 e al terzo Magliona (Norma M20 Fc Zytek) a 4”18.
    L'Eugubino Gianni Urbani con la sua Osella Pa21/S Honda si è piazzato al 16° posto assoluto.
   Migliaia di persone hanno assiepato la zona paddock, in centro storico e il tracciato di gara tra Gubbio e Madonna della Cima sia per le prove ufficiali sia in occasione della corsa, disputata su due salite in perfette condizioni meteo e con al via oltre 250 piloti provenienti da tutta Italia.

    19 - 20 Agosto 2017 Grande partecipazione alla terza edizione del Mercato Medievale allestito a Gubbio nell'impareggiabile scenario di Piazza San Giovanni, cuore antico di Gubbio, pulsante, forte e vivo.

    Di certo si è trattato di un'interessantissima iniziativa che ha permesso all’eccellenza dell’artigianato, della produzione agricola e alimentare del territorio eugubino, delle sue verdi valli, delle sue incontaminate colline, delle sue montagne, di coinvolgere ed emozionare il visitatore che ha potuto trovare quanto di più bello e buono rappresenta Gubbio, la nostra gente, la nostra vita, la nostra civiltà.

    Importante lo scenario offerto alla massa di visitatori costituito da solide armature, ceramica in stile, mirabile legatura in pelle, miniatura di pregio, manufatti artistici in gesso, trine, merletti, ma presenti anche il miele delle nostre api, il pane di farina eugubina, gli squisiti salumi, i formaggi e i latticini, la birra artigianale, il vino delle nostre vigne un tempo abbandonate ed ora amabilmente recuperate,  la nostra amata crescia, alimento antichissimo del popolo umbro.
    Come al solito molto interesse e curiosità anche il fatto che in questo mercato per l'occasione vigeva una moneta autonoma e per effettuare acquisti si doveva necessariamente passare per il "banco di cambio" e procurarsi i quattrini eugubini

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