Home Lascia il tuo messaggio E-mail Messaggi e Lettere di Eugubini nel Mondo
   CRONACA APRILE 2012
   
<<< TORNA ALL'INDICE CRONACA 2012 
       
<<< TORNA ALL'INDICE CRONACA GENERALE
03 aprile 2012: Alla Biblioteca Comunale arriva Media Library On Line
05 aprile 2012: E' arrivato il.... Profumo dell'Umbria!
06 aprile 2012: Venerdì santo: "Processione del Cristo Morto"
08 aprile 2012: BUONA PASQUA.... a Tutti !!!
10 aprile 2012: In libertà l'ex sindaco Goracci
10 aprile 2012: Dalla Sardegna... un libro di ricordi
12 aprile 2012: Solidarietà Eugubina
14 aprile 2012: I Ceri nell' Archivio Fotografico della Famiglia dei Santantoniari
15 aprile 2012: Due eugubini alla Maratona di Parigi !!!
25 aprile 2012: Il "Fante" rimesso a nuovo!
28 aprile 2012: Nuove divise dei capitani dei Ceri
30 aprile 2012: “Cantamaggio”
30 aprile 2012: “L'Oratorio di S.Martino”

Vedi le News... Ultimissime!!! >>>

        Vedi le News... del mese successivo!!!

       Vedi le News... del mese precedente!!!

                                                            

 

03 Aprile 2012 - Alla Biblioteca Comunale arriva Media Library On Line


   Un nuovo servizio fornito dalla Biblioteca Comunale Sperelliana.
Il servizio è gratuito e per poterne usufruire basta essere iscritti alla Biblioteca ed avere una propria e-mail.

                                                     

05 Aprile 2012 - E' arrivato il.... Profumo dell'Umbria!


   Dopo la presentazione alla stampa, cinque giorni fa, oggi presso la Sede della  Regione Umbria viene presentato "PROFUMOd'UMBRIA".

   "PROFUMOd’UMBRIA" rappresenta il primo progetto olfattivo di una regione italiana, scrupolosamente realizzato con ingredienti reperibili nella nostra terra: la ginestra e l’acacia di Gubbio incontrano il fieno ed i castagni di Città di Castello; le note di fiori bianchi di Assisi e Spello strizzano l’occhio all’iris di Foligno, al cipresso perugino accompagnato da rosmarino e lavanda di Castelluccio e al tiglio della zona di Terni.

   La sua composizione, perfettamente bilanciata a livello olfattivo, è preparata con cura ed interamente prodotta in Italia con un’attenzione scrupolosa all’ambiente: la bottiglia è di vetro, la scatola di carta non ha colle ma è ad incastro ed il tappo in legno ha il cappuccio in plastica estraibile, così da poter riciclare tutto in modo intelligente.

   Il prodotto, nato dall'idea di Stefania e Federico Lucci (della famosa profumeria "Limonero" di Gubbio) e dalla collaborazione con l'imprenditrice eugubina Carmela Colaiacovo, è già disponibile.
"L’Umbria è una terra ricca di odori che si armonizzano tra loro dando vita ad un bouquet fiorito accarezzato da resine e sentori di erba appena tagliata.
Con Profumo d’Umbria vogliamo offrire gli odori della nostra terra, vogliamo emozionare chi vive lontano o chi dopo una vacanza indimenticabile tra le nostre colline, non se ne vorrebbe più andare.
Profumod’Umbria è una cartolina olfattiva del nostro territorio, raccontato fin’ora dalla cucina, dai vini, dall’olio ma anche dai dipinti, fotografie, cortometraggi, musica…ma mai con l’olfatto."

                                                     

06 Aprile 2012 -  Venerdì santo: "Processione del Cristo Morto"


  In una piovigginosa serata, si è svolta, con grande partecipazione popolare, la Processione del Cristo Morto.
 
Le statue del Cristo morto e della Madonna addolorata, portate a spalla e precedute dai
“Sacconi” (dal nome dell’antica divisa della Confraternita della Chiesa di Santa Croce della Foce) che hanno mostrano i simboli della Passione di nuova realizzazione, hanno percorso il tradizionale itinerario cittadino (con partenza e ritorno alla chiesa di S. Croce tra i canti del Miserere, le preghiere dei fedeli, il calore e le luci dei “focaroni” accesi in vari punti del percorso (quest'anno è mancato quello in piazza S.Pietro).
   Presente il
vescovo di Gubbio Ceccobelli e tutto il clero cittadino.
  Quest’anno, per la quarta volta, la processione venendo dal quartiere di S. Martino ha fatto
sosta presso la casa di riposo "Astenotrofio Mosca" per portare il Cristo morto di fronte agli ammalati, non essendo più effettuabile la tradizionale sosta presso il vecchio ospedale in quanto trasferito nel 2008 nella nuova struttura realizzata nella frazione di Branca.
   Poi la Processione ha proseguito, preceduta come sempre
dal suono sinistro delle “battistrangole” (le campane delle chiese come è tradizione, nei tre giorni che precedono la Pasqua sono ancora “legate” e quindi non vengono suonate) lungo il consueto itinerario senza alcuna variante fino alla chiesa di S. Domenico e la chiesa di S. Croce.

                                                  

08 Aprile 2012 - BUONA PASQUA....  a tutti!


                                                     

10 aprile 2012 - In libertà l'ex sindaco Goracci


     È tornato in libertà l’ex sindaco di Gubbio Orfeo Goracci. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Perugia accogliendo la richiesta dei suoi legali. Gli altri amministratori e dipendenti interessati nella vicenda sono stati già tutti  precedentemente rimessi in libertà seppure in tempi e modalità diverse.

   Riportiamo la dichiarazione scritta che Goracci ha inviato agli organi di stampa dopo la sua liberazione:
"Dopo 56 giorni di prigionia di carcere preventivo senza che nessun tribunale mi abbia giudicato colpevole, posso finalmente scrivere. Utilizzo questo strumento per ringraziare. Ringrazio in primo luogo mia figlia, mia madre, mia sorella e mia suocera. A mia moglie, alla compagna Laura - che è l’unica persona in questa tremenda e assurda vicenda verso la quale mi sento in "colpa” e alla quale debbo delle scuse -, devo gran parte della mia “tenuta” e della lucidità che credo di non aver perso. Se è vero che è sempre stata una persona decisamente in gamba, in questa vicenda si è dimostrata addirittura una donna capace di una forza straordinaria. Un grazie a parenti, amici e ai tanti/e compagni/e eugubini/e, umbri/e, d’Italia che mi sono stati vicini. Mentre lo tsunami devastava la mia immagine di uomo e di rappresentante politico-istituzionale – con una gogna mediatica senza precedenti … ma anche questo spiega molte cose –, ci voleva coraggio e convincimento a solidarizzare con me, a manifestarmi vicinanza … e voi li avete dimostrati entrambi in abbondanza! Quanto leggevo nelle lettere che ricevevo mi dava il segno che non tutti avevano dimenticato quanto di buono era stato fatto da me e dai compagni che vivevano e soffrivano la mia condizione disumana. Un forte abbraccio, dunque, a Cristina, Lucio, Graziano, Lucia, Antonella, Marino, Nadia e Paolo, e un caro saluto anche agli “avvisati”, anche se con diversi di loro il mio rapporto è stato ed è quello improntato al “lei”. Un sentito riconoscimento, sia per la professionalità sia per l’umana disponibilità, vada ai miei avvocati difensori Marco Marchetti e Franco Libori. Non affronto in questa sede gli aspetti giudiziari, mi limito semplicemente a dire che certe “costruzioni” o “ricostruzioni” e un certo modo di fare politica non solo sono aberranti, ma non potranno reggere alla prova dei fatti e degli atti. Spero di tornare al più presto alla “normalità” e di certo farò di tutto (spero insieme a tanti altri) per difendere non solo la mia onorabilità di uomo e amministratore pubblico che ha sempre fatto della coerenza, correttezza, concretezza e onestà la sua bussola, ma anche per ricordare quello che di buono (e, spesso, tanto buono) abbiamo fatto per Gubbio – basta fare un semplice raffronto tra il prima di noi e il dopo! “Non può essere dimenticato e tantomeno cancellato quanto è stato realizzato”: così mi ha scritto una persona politicamente distante da me. Ebbene, a questa persona e alle tantissime altre che, come lei – a Gubbio, in Umbria e in Italia - pur nella distanza politica e culturale rispetto alla mia visione, hanno mantenuto, nel silenzio e nella discrezione, una sobrietà tale da poter rimanere al di sopra di schieramenti innocentisti o colpevolisti, stigmatizzando piuttosto la inaudita sproporzione tra i reati contestati e le pene inflitte, il mio grazie davvero sentito. Speriamo che la primavera restituisca almeno un po’ di quel calore e di vita che il gelido inverno del 14 febbraio ci ha tolto. Il mio grazie proprio a tutti, anche ai critici e ai delusi in buona fede: visto come la cosa è stata presentata da giornali e TV e data con un grado assoluto e quasi incontrovertibile di certezza, il loro stupore, il loro sbigottimento e la loro delusione sono comprensibilissimi. Però, in queste settimane, le certezze assolute si sono “incrinate”: un numero crescente di persone ha cominciato ad interrogarsi sul fatto che, se ci si serviva dell’Amministrazione Comunale ad “uso privato”, come mai non un centesimo è finito nelle mie tasche (si guardi, invece, a quanto avviene intorno al mondo della politica: Lusi, Lega, tangenti, mazzette,…)? Voglio invitare tutti ad attendere con serenità l’evolversi della vicenda giudiziaria. A quel punto si vedrà che i “teoremi” assunti come certezze non potranno trovare altrettanto certe dimostrazioni. Ancora grazie a tutti! Orfeo Goracci"

                                                 

10 Aprile 2012 - Un libro di ricordi


  Anna Maria Anderlini, un’eugubina che ha lasciato Gubbio nel 1944, fa un passo indietro e lo fa scrivendo un libro di ricordi!
“Un passo indietro” è appunto il titolo del suo libro, curato da Gabriella Pelusi ed edito da Davide Zedda Editore.
   Anna Maria è nata a Gubbio il 2 agosto del 1927 da Quinto Anderlini e Chiara Moscetti, ha vissuto a Gubbio fino al 1944. Nel gennaio di quell’anno si sposò con Giuseppe Cabboi di Dolianova (Cagliari).
   Nel giugno del 1944, a seguito del tristemente famoso attentato che costò la vita ad un ufficiale medico tedesco e che portò all’eccidio dei 40 Martiri, Anna Maria fu arrestata insieme al marito nel rastrellamento operato per rappresaglia dall’esercito tedesco.
   Riuscì con il marito a riconquistare la libertà e immediatamente dopo partirono per la Sardegna, viaggio intrapreso in mezzo a tanti pericoli e strani incontri.
   Ha avuto tre figlie, è rimasta vedova a 60 anni e attualmente ha sette nipoti e quattro pronipoti.
  Nella sua vita a Dolianova (25 Km da Cagliari) si è occupata prevalentemente della famiglia; ha una personalità vivace, con diversi interessi, ama la musica, la lettura e i viaggi.
  Nel 2007, al compimento degli 80 anni, ha fatto… un passo indietro ed ha ripercorso col pensiero e con nostalgia tutti gli anni vissuti raccontando i principali avvenimenti della sua vita.
  Ricorda la sua infanzia e la sua adolescenza vissuta in maniera libera e serena, con tante amiche, feste campestri e avvenimenti speciali come la trebbiatura. Abitava con i genitori, un fratellino e la nonna paterna, “Nonna Santina”, che era stata una donna molto sfortunata, perché a venticinque anni era rimasta vedova con cinque figli e durante la prima guerra mondiale aveva perduto il maggiore dei suoi figli.
   Ricorda… ricorda che a scuola le davano l’olio di fegato di merluzzo e le insegnavano il saluto fascista. Ricorda che da bambina era molto indipendente, allevava pulcini e vendeva polli e uova, amava molto i bei vestiti (passione che coltiva ancora adesso).
   Ma un giorno un chiromante le predisse che si sarebbe sposata giovane e che sarebbe andata a vivere lontano, e così accadde!
   Allo scoppio della guerra, questa inizialmente a Gubbio non si avvertì tanto. Ma dopo l’otto settembre del 1943 la situazione peggiorò fino a precipitare nel 1944 quando Gubbio si trovò "al fronte" tra le truppe tedesche che arretravano e gli alleati che avanzavano.
   Nel frattempo per Anna Maria ci fu il fidanzamento con Giuseppe, un soldato proveniente dalla Sardegna, a cui seguì il matrimonio nel gennaio del 1944.
    E’ a questo punto che il racconto si fa maggiormente interessante, in quanto riferisce fatti non da tutti conosciuti: « Il 20 giugno del 1944 … già durante la mattina si diceva sottovoce che sarebbero scesi dalla montagna i partigiani. La città era tranquilla, i tedeschi erano in ritirata.
Io ero in attesa di un bimbo e quel giorno, con mio marito, eravamo ospiti a pranzo a casa di un brigadiere di finanza sardo.
Intorno alle 14,45 si scatenò l'inferno. Sentimmo degli spari, urla e tanta gente che correva. Gli spari provenivano dal bar sotto casa. Era successo che due ufficiali medici tedeschi erano entrati nel bar per prendere un caffè ed erano stati colpiti dai partigiani. Un tedesco morì subito e l'altro, gravemente ferito, fu portato all'ospedale e fu salvato dal dottor Fabbrini, un grande chirurgo della mia città. Il nostro amico si affacciò alla finestra e si ritrovò decine di mitra puntati contro. Con grande trambusto i tedeschi salirono le scale e perquisirono l'appartamento, rovesciando tutto, bussando perfino nei muri per sentire se c'era il vuoto. In cucina c'era un ripostiglio per il carbone, chiuso con uno sportello e i soldati sfasciarono tutto il muro per vedere cosa c'era dietro. Ci presero e ci portarono via con i mitra sempre spianati, ricordo che la strada era piena di gente che tornava al lavoro nel pomeriggio. Tutto questo accadeva mentre noi ancora non sapevamo cosa fosse successo. Io ero inebetita, non mi rendevo conto di dove eravamo, mi sembrava di sognare, purtroppo non era una visione ma la cruda realtà. Anche tanti altri cittadini che si trovavano per strada furono percossi brutalmente col calcio del fucile, poi presi prigionieri con noi nel rastrellamento. Da loro venimmo a sapere cosa era successo e che ci avrebbero fucilato tutti per rappresaglia. Naturalmente chi aveva sparato non era tra i catturati, era già scappato.
Ci portarono nella zona del mattatoio, eravamo già centocinquanta ostaggi, ma i rastrellamenti continuavano ancora. Mio marito cercava di parlare in continuazione con i tedeschi, spiegando chi ero io, la nostra estraneità a tutta la faccenda e perché eravamo nella casa sopra il bar e inoltre che io ero incinta.
Uno degli ufficiali era di media statura, giovane, bruno di capelli e di occhi, non era il tipico biondo e Giuseppe gli parlava, implorava che mi lasciassero andare, che ero tanto giovane, quasi una bambina, che ero sua moglie. Si ripeteva continuamente, sentivo tutta la sua angoscia. Era quasi sera quando mi accorsi che questo ufficiale disse qualcosa in tedesco ad un altro comandante, poi prese me e mio marito per un braccio e ci portò via. Pensai che incominciassero con noi la fucilazione e sperai che si sbrigassero, ero certa che fosse la fine.
Lungo la strada ci disse in italiano: "Io sono fidanzato con una ragazza di Bologna che assomiglia tanto a tua moglie. Adesso io vi riporto dove vi ho preso e ho detto al mio collega che mi avreste aiutato dandomi informazioni per trovare i veri colpevoli. Può darsi che, mentre io vi lascio andare, altri vi possano riprendere, quindi fate molta attenzione, nascondetevi.
Ricordate che io non vi conosco, voi non mi avete visto e se vi riprendono io non potrò fare niente»
.

    Anna Maria e suo marito Giuseppe all'inizio si dettero alla macchia e poi misero in atto la fuga verso la Sardegna che raggiunsero con una nave dopo essersi imbarcati a Napoli.
    Anna Maria è deceduta il 15 agosto 2020 a Dolianova, in Sardegna, dove è sempre vissuta dopo la sua partenza da Gubbio.
 

                                                 

12 Aprile 2012 - Solidarietà Eugubina


  Una grave malformazione del Sistema Nervoso Centrale (la sindrome di Arnold-Chiari di tipo uno), sta rendendo la vita impossibile ad una donna eugubina di 43 anni e ad una sua figlia. Unica soluzione è l’intervento chirurgico, in una clinica di Barcellona in Spagna, ma  sono necessari circa 15.000 euro per paziente. È per questo che è scesa in campo l’associazione Gubbio solidale Ada (associazione delle associazioni) che si è attivata con una raccolta fondi. “Stiamo coinvolgendo tutte le realtà che fanno parte dell’associazione - ha detto il presidente Fabrizio Cerbella - ma anche scuole e parrocchie, il 21 aprile ed il 5 maggio saremo nel piazzale del centro commerciale Le Mura e davanti al supermercato Pam”.
   Due altre figlie della signora sono già state operate, sono invece ancora in attesa di intervento la madre (la situazione più urgente) e l’altra figlia per la quale si starebbe attivando anche un’altra associazione. In totale, tra i due interventi, sono necessari 27.000 euro ed in Italia non ci sono strutture adeguate, per cui l’unica possibilità resta l’ospedale di Barcellona. I costi elevati però non sono certo alla portata della famiglia, il marito della signora è un ex operaio che ha perso il lavoro. La speranza dell’Ada è di riuscire a raccogliere i fondi nel più breve tempo possibile, perché la malattia non aspetta e si deve agire in fretta.
  
Per finanziare l’intervento sono stati individuati dei referenti ai quali rivolgersi, non ci sarà nessuna raccolta porta a porta, proprio per evitare equivoci. In caso di raccolta superiore ai costi necessari o se si prospettasse la possibilità che la cifra venga restituita in seguito dalla Asl, i soldi restanti rimarranno all’associazione pronti per le eventuali altre emergenze. I consiglieri autorizzati alla raccolta sono: Fabrizio Cerbella (Madonna del Ponte) 3396838735, Stefano Bei Angeloni (Burano) 3386745754, Giuseppe Mearini (Mocaiana) 3482246220,
Cesare Calzuola (Casamorcia) 3473225263, Daniela Tomassini (Semonte) 3289713121, Patrizia Scavizzi (L’impegno) 3314665434, Maria Vispi (Amici del cuore) 3289422254, Nando Tinti (Padule) 3357251092, Riccardo Tittarelli (Branca) 3357779286, Fausto Monacelli (Ponte d’assi) 3388420290, Marcello Cacciamani (Fontanelle) 3355953673.
    Le offerte possono anche essere versate direttamente sul conto corrente bancario n. 000101968148 Codice IBAN IT 42 L 02008 38484 000101968148 presso Unicredit Banca filiale di Gubbio, piazza Quaranta Martiri.

                                                    

14 Aprile 2012 - I Ceri nell' Archivio Fotografico della Famiglia dei Santantoniari


   La Famiglia dei Santantoniari ha pubblicato nel proprio sito internet alcuni album fotografici relativi alla festa dei Ceri dal 1968 al 1990. Ventidue anni di storia del nostro vissuto da ceraioli, nei ricordi di foto che documentano la storia del Cero di S.Antonio e della Festa dei Ceri. Immagini in bianco e nero e poi a colori, per descrivere anche l'evoluzione della Festa nei suoi modi e nei costumi. Ricordi di grandi momenti vissuti da tanti ceraioli in quei anni, occasione di ricordo di quelli che non sono più tra noi,  ma che con queste immagini rimarranno sempre nella nostra memoria.
   Il lavoro della famiglia dei Santantoniari non si fermerà qui, tra qualche giorno continuerà ad inserire nuovi album, fino ad arrivare a nostri giorni.

Vedi gli Archivi di foto

                                                    

15 Aprile 2012 - Due eugubini alla Maratona di Parigi !!!


  Moreno Morelli (Pancio) e Marco Brunelli hanno corso la maratona di Parigi.
   La corsa è partita dall'arco di trionfo e si è conclusa sempre lì dopo i mitici 42,195 km che Filippide affrontò per comunicare ad Atene la vittoria dei Greci sui Persiani nel 490 a.C., proprio nella famosa battaglia di Maratona.
   Il  percorso ha attraversato i luoghi più caratteristici di Parigi. Enorme è stata la partecipazione (34297 partenti).
   Marco ha impiegato
3:28:26 clasificandosi 5418; Moreno è arrivato con il tempo di 3:43:39 classificandosi 9824. Complimenti!!!


                                                    

25 Aprile 2012 - Il "Fante" rimesso a nuovo!


    Il Monumento al "Fante" è stato inaugurato dopo i lavori di di restauro e messa in sicurezza, realizzati dal Comune di Gubbio secondo il progetto donato gratuitamente dal Club Rotary di Gubbio, grazie anche alla collaborazione dell'architetto Augusto Solano, socio del Club. I Lavori sono stati realizzati dall'impresa edile Faramelli.
   «Punto più danneggiato dell'opera - ha spiegato l'Arch. Solano - era il paramento lapidario, struttura composta da pietre compromesse dal passare del tempo».
  
Anche la mano della statua, pendente da giorni, era stata messa appena in salvo grazie all'intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno inizialmente provveduto a rimuoverla del tutto, per poi risaldarla in maniera corretta.
In particolare il monumento ai caduti, presentava un notevole stato di degrado: con il dilavamento del terreno circostante il basamento aveva prodotto leggeri allentamenti delle connessure dei gradini, i danni conseguenti alle gelate invernali avevano interessato tutte le facciate ma soprattutto lo spigolo nord-est, provocando numerose fessurazioni lungo i muri esterni pur senza interessare la struttura portante, ma provocando la perdita di materiale lapideo su vaste superfici. Il corpo principale, costituito da blocchi di pietra calcarea, provenienti dalla cava di Madonna del Ponte di Gubbio, appariva quindi, ad una indagine visiva e tattile, in stato di avanzato degrado. A ciò andava aggiunto la presenza di uno strato di smog, assieme a una diffusa aggressione da parte di muschi, alghe e licheni, nonché la contemporanea presenza di vegetazione (piante, arbusti) oltre a massicci depositi di guano di volatili all'interno della torre. Purtroppo le superfici dello zoccolo di base erano interessate anche da graffiti eseguiti con vernici di vario genere. Il gelo aveva  interessato anche la pietra di Cagli provocando la perdita di una porzione di zampa del cavallo raffigurato in bassorilievo nello spazio sovrastante il Fante.

Due momenti della cerimonia: Il taglio del nastro e il discorso ufficiale da parte del Sindaco Diego Guerrini che ha alla sua sinistra l'Assessore all'urbanistica e opere pubbliche, Arch. Raffaello di Benedetto, e alla sua destra l'Avv. Fabio Antonioli, past presidente del Club Rotary di Gubbio

i caduti eugubini nella Prima Guerra Mondiale
 furono 722 (Vedi Elenco)

    Un pò di storia (Vedi relazione di F. Cece): il monumento ai caduti della Grande Guerra opera dello scultore perugino, naturalizzato eugubino, Enrico Cagianelli fu inaugurato il 16 maggio 1924.
   Il Monumento, interamente in pietra, è costituito da un basamento circondato da scalee su cui si innalza una torre con bassorilievi con appoggiata una scultura bronzea riproducente il fante della prima guerra mondiale.
   La torre merlata, evidente richiamo alle possenti strutture medievali eugubine, è costituita da un basamento che rastremandosi in sommità sostiene la parte terminale svettante verso l'alto, al fronte verso la piazza è addossata una lastra lavorata a bassorilievo con i bordi spezzati riproducente un cavaliere con un vessillo alla guida delle truppe armate di alabarde e con suonatori di corni, sullo sfondo un ulteriore richiamo all'architettura eugubina: un arco gotico al cui interno si raccoglie il vessillo del condottiero; al di sopra delle truppe svettano i tre ceri; in sommità lo stemma della città di Gubbio e dei suoi quartieri. Appoggiato al basamento si erge un podio in pietra (sostituito negli anni' 80) su cui è collocata la statua bronzea del fante, ai piedi del podio la corona bronzea degli eugubini lontani, collocata nel 1927.
Sul fronte opposto una lastra di pietra riproduce il bollettino della vittoria.
   L'ingresso alla torre avviene attraverso un pozzetto posizionato sul lato nord-est del basamento chiuso da un coperchio in ferro, il quale comunica, mediante un breve cunicolo, con l'unico vano a tutta altezza.
Una scala in ferro murata consente di raggiungere la sommità, dove un coperchio metallico in ferro battuto funge da copertura e riparo dalle intemperie.
E' in previsione la costruzione di marciapiedi sulla stessa cromatura dell'opera, con tanto di opportune illuminazioni.
   Il Club Rotary di Gubbio ha  realizzato anche una pubblicazione nata dalle ricerche dello storico F.Cece e dal lavoro dell'architetto A. Solano, per valorizzare l'aspetto storico e antropologico del monumento e della piazza in cui si trova.

                                                   

28 Aprile 2012 - Nuove divise dei capitani dei Ceri


    Presso la sala dell'arengo del Palazzo dei Consoli, sono state presentate le nuove divise dei Capitani per l'anno 2012 e i nuovi basamenti dei Ceri.

 


  Il Consiglio dell'Università dei Muratori ha deciso, a partire da questo anno, di rivisitare i costumi del Primo e Secondo Capitano, nonchè dell'Alfiere e Trombettiere, facendo un passo indietro di diversi decenni.

   Infatti si è scelto di valorizzare queste figure delle Corsa, ricreando i costumi che venivano adottati fino agli anni '50, con una foggia stile napoleonico. Per la creazione si è attinto al materiale fotografico esistente, oltre che alla consulenza di storici della materia. Gli abiti sono stati creati da artigiani specializzati e costruiti interamente a mano.


   

 

   Nella stessa sala sono stati esposti in anteprima i tre basamenti che verranno utilizzati in basilica per issare i Ceri durante tutto l'anno.


   Gli esistenti in cemento, seppur funzionali, non sembravano, a giudizio dei membri dell'Università, consoni al contesto in cui venivano collocati. I giovani scalpellini dell'Università hanno così voluto ricavare da tre singoli blocchi di pietra locale del peso di circa 6 quintali, altrettante opere d'arte, scolpendo a mano sulle facce gli stemmi del rispettivo Cero, dell'Università dei Muratori e del Comune di Gubbio.





 
                                           

30 aprile 2012 - “Cantamaggio”


   E' ritornato il Cantamaggio, la festa popolare che si tiene ogni anno nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio. Com'è consuetudine gruppi di "maggiaioli" son partiti a piedi sul far della sera passando di casa in casa, fino al mattino, per "cantar il maggio", per cantare cioè un insieme di canti allegri, primaverili, di saluto, e canzoni d'amore, ricevendone buona ricompensa.

  Un tempo spesso i "maggiaioli" portavano con sé anche un ramo del "Maggio" (pianta dai fiori gialli a grappolo). Dopo aver cantato e ricevuto in cambio uova o formaggio, prosciutto e qualsiasi altra cosa il "Capo di casa" fosse stato disposto ad offrire, per ricambiare l'ospitalità e il ristoro piantavano nel terreno del loro benefattore un ramoscello di quel "Maggio" come segno propiziatorio la fecondazione e la prosperità, tant'è che ancor oggi "piantare maggio" nel simbolismo allegorico dialettale eugubino sta ad indicare un atto sessuale tendente alla fecondazione. Sicuramente il Cantar Maggio testimoniava il desiderio di festeggiare l'arrivo della primavera, che rappresentava il ridestarsi della natura dopo il freddo dell'inverno e la ripresa dell'attività riproduttiva di tutto il mondo vivente, uomo compreso.
   Nel tempo poi la tradizione si è trasformata in una occasione per cantare un inno al nuovo mese che sta entrando e per sfoggiare le proprie doti canore e di improvvisazione
.


 

30 aprile 2012 - “L'Oratorio di S.Martino”


   Si è svolto un clima di festa l’inaugurazione del ristrutturato oratorio di San Martino adiacente alla chiesa di San Domenico.
   L’intervento di sistemazione del cortile parrocchiale è iniziato circa 6 anni fa grazie all’iniziativa intrapresa dai parrocchiani e dal compianto parroco Mons. Don Venanzo Lucarini al quale è stato dedicato l’oratorio stesso.
   Nel corso della cerimonia, dove sono intervenuti sua eccellenza Mario Ceccobelli vescovo di Gubbio e l’assessore Alessandro Brunetti in rappresentanza dell’amministrazione comunale, l’attuale parroco Mons. Don Giuliano Salciarini ha ricordato l’enorme impegno profuso dalle famiglie del quartiere che hanno partecipato attivamente in prima persona alla sistemazione di questi spazi da sempre un riferimento per i ragazzi di tutto il centro storico.
   La partecipazione degli Sbandieratori della città di Gubbio ha dato colore e lustro al pomeriggio di festa: la manifestazione si è svolta nel nuovo campetto di calcetto in erba naturale che i sanmartinari hanno voluto dedicare a Mirko Matteucci un loro amico prematuramente scomparso a seguito di un tragico incidente stradale.
   Don Giuliano ha sottolineato che l’oratorio sarà messo a disposizione di tutti, dei giovani e meno giovani, e che sarà intrapreso un percorso di collaborazione con l’oratorio Don Bosco e la Girandola al fine di prestare un servizio sempre migliore alle famiglie della città di Gubbio.

 

Vedi le News... Ultimissime!!! >>>

  Vedi le News... del mese successivo!!!

  Vedi le News... del mese precedente!!!

            <<< TORNA ALL'INDICE CRONACA 2012

<<< TORNA ALL'INDICE GENERALE DELLA CRONACA