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   CRONACA  SETTEMBRE  2022
   
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1-2-3  settembre  2022: Il Sentiero di Francesco da Assisi a Gubbio (XIV° ed.)
11  settembre  2022: I Balestrieri di Gubbio sconfitti a Sansepolcro
21-25  settembre  2022: Festival del Medioevo
   
   
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1-2-3 settembre 2022 Il Sentiero di Francesco da Assisi a Gubbio (XIV° ed.)


    Grande partecipazione alla quattordicesima edizione de “Il Sentiero di Francesco”, il pellegrinaggio a piedi tra Assisi, Valfabbrica e Gubbio che si è svolto nelle giornate dell’1-2-3 settembre 2022.

   E' un cammino sulla Via di Francesco per ripercorrere il viaggio compiuto da
San Francesco come uomo nuovo, dopo il gesto della “spogliazione” e la rinuncia alle ricchezze e all’autorità paterna, scegliendo la via della piena conversione.

   Quest’anno il programma ha ritrovato la formula organizzativa ormai consolidata nel tempo, ma negli ultimi due anni adattata alle esigenze dettate dall’emergenza sanitaria da Covid.

PROGRAMMA:

   Il primo settembre, alle 7.30, partenza dei partecipanti che pernottano a Gubbio con navetta da piazza Quaranta Martiri, con tappa successiva presso il parcheggio del centro commerciale “Le Mura”.
   Alle 8.30, raduno dei pellegrini ad Assisi, in piazza del Vescovado dove è seguito un momento di preghiera e di riflessione guidato dal vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino.
   Quibdi la prima tappa dei pellegrini sul prato della Basilica di S. Francesco, per un momento di preghiera.
   Alle ore 10.00, la partenza del pellegrinaggio da Assisi
   Alle ore 16.30 (circa) arrivo a Valfabbrica, dove è seguita la celebrazione della santa messa nella chiesa parrocchiale. In serata i pellegrini, hanno potuto prendere parte alla cena in occasione del Palio di Valfabbrica.
   Alle 21.00, rientro della navetta a Gubbio.


   Il 2 settembre, alle ore 8.00, raduno dei pellegrini a Valfabbrica e partenza verso la chiesa di Caprignone e l’eremo di San Pietro in Vigneto, dove sono arrivati intorno alle 17.00, accolti dagli ospitalieri della Confraternita di San Jacopo di Compostella. E' seguita la celebrazione liturgica, e a seguire, una cena per i viandanti prenotati.


    Il 3 settembre, alle 8.30, raduno dei pellegrini nel chiostro dell’eremo di San Pietro in Vigneto e partenza del cammino.
   Alle 15.30 arrivo a Gubbio, presso il parco della Riconciliazione, dove è situata la chiesa di Santa Maria della Vittoria, luogo dell’incontro tra san Francesco e il Lupo.
    E' seguito il conferimento del premio “Lupo di Gubbio” per la riconciliazione, da parte del vescovo di Gubbio, mons. Luciano Paolucci Bedini.
   Alle 18.30, presso la chiesa di San Francesco, i pellegrini coinvolti nel cammino e la comunità dei fedeli, hanno potuto partecipare alla Santa Messa, presieduta dal Vescovo di Gubbio,  mons. Luciano Paolucci Bedini.

   Come ormai da tradizione, Coldiretti Umbria e Campagna Amica hanno rinnovato il loro sostegno all’iniziativa, allestendo ogni giorno punti ristoro a base di frutta fresca e prodotti di stagione, per tutti i pellegrini in cammino, messi a disposizione dalle aziende agricole del territorio.

“Il Sentiero di Francesco”
è un cammino organizzato dalla diocesi di Gubbio, con la PiccolAccoglienza e l’Ufficio delle comunicazioni sociali, insieme alla diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, e patrocinato dalla Regione dell’Umbria, con la collaborazione dei Comuni di Assisi, Valfabbrica e Gubbio.

                                                        

11 settembre 2022 I Balestrieri di Gubbio sconfitti a Sansepolcro


     Al Palio della Balestra a Sansepolcro, i balestrieri di Gubbio escono sconfitti in maniera assoluta infatti tre tiratori biturgensi fugurano ai primi tre posti.
   Il vincitore è stato Gianni Bergamaschi, il secondo classificato Giacomo Panichi e terzo Luciano Giovagnini.
   Il migliore tra i Balestrieri di Gubbio è stato Matteo Sampaolesi, classificatosi quinto.
   In totale hanno partecipato 106 Balestrieri: 40 per Gubbio e 66 per Sansepolcro.

                                                        

21-25 settembre 2022 Festival del Medioevo


    E' stato Dinastie. Famiglie e Potere il tema del Festival del Medioevo, svoltosi a Gubbio dal 21 al 25 settembre 2022.
    Il logo scelto per l’ottava edizione, è ispirata al celebre ritratto di Federico da Montefeltro immortalato da Piero della Francesca. Un omaggio esplicito all’enigmatico condottiero, mecenate ed umanista del XV secolo, del quale quest’anno ricorrono i seicento anni della nascita, avvenuta proprio a Gubbio, il 7 giugno 1422.
   L’inconfondibile profilo del duca di Urbino viene riproposto come una immagine contemporanea, dai colori decisi. Quasi cubista. Con richiami a Arcimboldo e all’arte di Mondrian.
   Il ritratto (realizzato da Archi’s Comunicazione) è assemblato in forme geometriche e sovrapponibili. Ad indicare i mille volti di un potere da conquistare e difendere. In nome dei legami del sangue, della forza delle armi e anche della potenza del denaro.

    Per cinque giorni, medievisti, scrittori, storici dell’arte, scienziati, filosofi, architetti, giornalisti, archeologi e professionisti dei beni culturali hanno accompagnato il pubblico del Festival del Medioevo in un appassionante viaggio alla scoperta delle dinastie medievali, tra storia e antropologia, guerre e congiure, seguendo le tracce degli antichi lignaggi e l’ascesa, spesso irresistibile, di nuovi gruppi parentali. Fra le grandi casate europee e le signorie cittadine. Nomi legati alle radici profonde dei territori. Famiglie entrate da tempo nell’immaginario collettivo di un Medioevo reale e insieme fantastico: Carolingi, Ottoni, Plantageneti, Altavilla, Hohenstaufen, Sforza, Medici, Borgia…

    Araldica e genealogie. Patrimoni e matrimoni. Parenti che spesso si trasformano in nemici. Dinastie economiche, militari e anche monastiche. Dalla “sippe” vichinga ai clan scozzesi, dagli imperatori di Bisanzio ai califfati dell’Islam. Fino ai baroni di Roma, i re longobardi, i Normanni, le famiglie crociate, i Mongoli con i loro khan, Venezia e i suoi dogi, il fratricidio legalizzato nel mondo ottomano, i lontani re africani, le grandi famiglie abbaziali e il degenerante fenomeno del nepotismo dei papi.

    Altri importanti appuntamenti hanno arricchito i cinque giorni del Festival del Medioevo: la Fiera del libro medievale con tutto quello che c’è da leggere sul Medioevo, il focus sui Medievalismi che indaga la ricezione, l’utilizzo e la rappresentazione postmedievale dell’Età di Mezzo, tra film, saghe televisive, letterature, musiche, fumetti e videogiochi; L’arte della miniatura, la Tolkien session e La scuola dei rievocatori, un appuntamento pensato per valorizzare, attraverso l’analisi e la ricostruzione delle fonti storiche, l’appassionato lavoro di centinaia di associazioni e di migliaia di rievocatori che in ogni regione d’Italia fanno rivivere la storia e le tradizioni popolari dei loro territori.

    La manifestazione ha offerto anche mostre, eventi teatrali, recital, concerti di musica medievale, lezioni-spettacolo, laboratori di danza e visite guidate alla scoperta dell’Umbria medievale insieme a spazi particolari dedicati alla rievocazione storica, all’artigianato e agli antichi mestieri.

   Grande e straordinaria è stata la presenza del pubblico. « Un risultato che è frutto di un lavoro importante - ha sottolineato il sindaco di Gubbio, Filippo Stirati - per una manifestazione che conferma il valore di un progetto fortemente voluto e costruito anno dopo anno. Il Festival del Medioevo è una delle grandi operazioni che abbiamo voluto per la città, e il successo di questa edizione ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Grazie dunque all’organizzazione del Festival, con il suo ideatore e direttore Federico Fioravanti, per l’impegno e l’abilità nell’aver costruito un programma così ricco e di così alto livello, grazie alle studiose e agli studiosi che sul palco di Gubbio si sono alternati, regalando alla città lezioni sempre interessanti, ricche di spunti, di approfondimenti e di altissimo valore, grazie al grandissimo impegno del nostro Servizio Cultura, per tutta l’organizzazione della manifestazione e la gestione logistica di questi giorni, grazie alle tante associazioni che ci hanno supportato e hanno preso parte al Festival, al Maggio Eugubino, alle Università dei Mestieri, ai Quartieri cittadini, agli sbandieratori, ai campanari. Grazie anche, da ultime ma non per ultime, alle scuole, alla Mastro Giorgio-Nelli, al Polo liceale Mazzatinti e all’Itis Cassata: per loro quest’anno c’era un vero e proprio “Festival nel Festival”, che ha consentito a studentesse e studenti di godere di un Medioevo fatto a misura dei più giovani, grazie al contributo di tantissimi studiosi che hanno costruito lezioni proprio per i ragazzi. Il Festival, inserito quest’anno tra le iniziative più importanti delle celebrazioni indette dal Comitato Federico 600, è un’eccellenza di questa città, per la quale continueremo a impegnarci e a lavorare, certi dell’importanza di manifestazioni di un così alto livello scientifico e in grado nel contempo di coinvolgere attivamente un così folto pubblico ».

    Nelle precedenti edizioni il Festival del Medioevo ha affrontato La nascita dell’Europa (2015), Europa e Islam (2016), La città (2017), Barbari. La scoperta degli altri (2018), Donne. L’altro volto della Storia (2019), Mediterraneo. Il mare della Storia (2020) e Il tempo di Dante (2021).
 

        

 
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