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   CRONACA MARZO 2014
   
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01 marzo 2014: Firma del Gemellaggio tra Gubbio e Livinallongo del Col di Lana
02 marzo 2014: Festa per la Canonizzazione di S.Ubaldo
14 marzo 2014: Fausto Brugnoni è Campione italiano!
22 marzo 2014: Concerto organizzato dalla "Casa Famiglia Santa Lucia"
22 marzo 2014: "Ventomania": Aquiloni in festa al teatro romano di Gubbio
22 marzo 2014: "L'Arca vecchia di Sant' Ubaldo": libro di Francesco Mariucci
28 marzo 2014: La società dei Balestrieri di Gubbio: la sua storia dal 1999 al 2013.
28 marzo 2014: La “La Platea Comunis e i Palazzi Pubblici di Gubbio" un libro interessante

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01 Marzo 2014 - Firma del Gemellaggio tra Gubbio e Livinallongo del Col di Lana


     E' stato firmato sabato 1° marzo 2014 il Gemellaggio tra il Comune di Gubbio e il Comune di Livinallongo del Col di Lana ("Comun da Fodom", nella lingua Ladina, parlata in quelle valli alpine ).
   Le ragioni alla base di tale decisione sono rappresentate essenzialmente dalla eccezionale edizione della Festa dei Ceri il 15 maggio 1917, realizzata dai soldati  eugubini impegnati su quel tratto di fronte dolomitico.
   A favore della sottoscrizione del gemellaggio avevano deliberato, nel 2012,  i Consigli
di entrambi i Comuni.

   Per il Comune di Gubbio l'Atto di Gemellaggio è stato firmato dal Commissario straordinario, Dott.ssa Maria Luisa D'Alessandro; per il Comune di Livinallongo del Col di Lana dal Sindaco Ugo Ruaz che è giunto a Gubbio a capo di una delegazione composta sia da esponenti politici che da rappresentanti del Gruppo Alpini "Col di Lana".

Delegazione di Livinallongo del Col di Lana ritratti davanti la fontana del Palazzo del Bargello - da sn a dx: Guglielmo Gabrielli, Eugenio Roncat, Ugo Ruaz (Sindaco), Alberto Foppa, Valerio Nagler (Vice capogruppo del Gruppo Alpini "Col di Lana") Daniela Templari (Assessore alla cultura), Claudio Sorarui (Vicesindaco), Franco Deltedesco (Direttore del Museo Ladino di Livinallongo) e Maria Rosa Costa.

Le ragioni del Gemellaggio

    Nel periodo 1914-18 l'Europa ha vissuto gli anni tristi e drammatici della Grande Guerra. Anche tanti giovani eugubini furono chiamati alle armi e molti di loro furono assegnati alla “Brigata Alpi" che aveva sede in Perugia ed era formata dal 51° e 52° reggimento di Fanteria.
   Questo fu il motivo per cui, in tanti, si ritrovarono insieme a combattere su un fronte comprendente il “Col di Lana” che, con le sue migliaia di morti, da allora viene chiamato anche "Col di Sangue".
   Un decreto del governo italiano, all'inizio della guerra, aveva vietato le riunioni pubbliche, le processioni civili e religiose.
   Pertanto la Giunta e il Sindaco di Gubbio, deliberarono di annullare la Festa dei Ceri del 1916 lasciando capire che anche le feste degli anni seguenti sarebbero state sospese finché "gli animi di tutti siano ritornati gioiosi e felici".
    Ma oggi possiamo giustamente ritenere che la Festa del 1917 sia stata regolarmente effettuata!
   Infatti, i soldati eugubini del 51° reggimento, considerato che la Festa dei Ceri non poteva esser fatta a Gubbio, decisero di farla lassù, alle pendici del Col di Lana, appena qualche centinaia di metri al di sotto della prima linea.
   Le grandi e sanguinose azioni di guerra in questo settore si erano svolte soprattutto nei primi due anni di guerra (1915 e 1916), pertanto nel 1917 il fronte era relativamente calmo: gli italiani avevano conquistato la cima del Col di Lana costringendo gli austriaci ad arretrare di qualche decina di metri, sul Monte Sief: pochi metri, ma sufficienti per rendere relativamente più tranquilla la vallata sottostante verso Pian di Salesei (località del Comune di Livinallongo del Col di Lana), sede dell’accampamento militare.
    Qui i soldati decisero di fare la Festa dei Ceri.
    La cosa fu decisa con diversi mesi di anticipo. I soldati eugubini ebbero l'aiuto del Capitano Rinaldo Chelli (pluridecorato e autore delle foto giunte a noi) e dell'alto comando militare, pertanto fu possibile costruire appositamente tre Ceri con relative barelle e statue dei Santi.
   Quei soldati riuscirono davvero a coinvolgere tutti: la Festa dei Ceri, in quel luogo di sangue, divenne la festa e l'esaltazione della vita!
   Qualche nome di quei eroi "ceraioli": Filadelfo Agostinucci (1° Capitano dei Ceri), Salvatore Albini, Angelo Camponovo, Alessandro Farneti, Ettore Ferranti, Basilio Grasselli, Guido Maranghi, Raffaele Mazzacrelli, Giulio Menichetti, Giovanni Panfili, Settimio Rosati, David Tasso, Adolfo Vispi e tutti gli altri eugubini che formavano il 51° fanteria.
    Quel 15 maggio 1917 fu un giorno piovoso, ma il programma della festa si svolse regolarmente e come scrisse Gerardo Dottori: "...un Cappellano benedisse Ceri e Ceraioli: i quali in grigio-verde, con un fazzoletto rosso al collo e al canto della famosa marcia dei ceraioli, issarono le tre grandi "macchine" e si slanciarono su per l'erta mulattiera del Col di Lana che conduce a Salesei ...tutti si slanciarono all'inseguimento dei "matti di Gubbio" ...e ognuno voleva raggiungere uno dei Ceri per poter dare il cambio, la "spallata" …. e tutti erano pervasi da una commozione profonda che provocava le lacrime, ...da un entusiasmo travolgente per cui tutti correvano su per la faticosa via a zig-zag che in venti minuti fu superata e il Cero del Santo protettore di Gubbio, S. Ubaldo, toccò la piccola spianata della baracca blindata dove risiedeva il comando del 51° fanteria. Fu un vero assalto - incruento - al Col di Lana, al quale però nessuno ostacolo, anche cruento, avrebbe potuto resistere tanto fu l'entusiasmo che si propagò rapidamente a tutti i convenuti."
   Il rito fu compiuto, la tradizione rispettata! Certo non fu come arrivare alla Basilica di S. Ubaldo, in cima al monte Ingino, per depositare i Ceri dinanzi il sacro corpo del Protettore, ma c'è da giurare che ognuno di quei grandi idealmente vi giunse con tutto il proprio cuore!
 

   Inoltre già da qualche anno, a ricordo di quella straordinaria ed eccezionale Festa del Ceri 1917 si sono intensificati i rapporti tra i due Comuni, infatti nel 2007 fu organizzata a Pian di Salesei la Commemorazione del 90°, con la presenza di oltre 500 eugubini e dei "Ceri Piccoli".

   Successivamente, nel 2012, una statua di S. Ubaldo è stata collocata nella Cappella in vetta al Col di Lana.

   L'esibizione degli Sbandieratori di Gubbio e la sonata straordinaria del Campanone hanno salutato l'avvenuta firma dell'atto di Gemellaggio.

   La visita alla mostra, appositamente allestita ha preceduto il pranzo servito ed offerto, presso la propria taverna, dalla Famiglia dei Ceraioli di San Giorgio.

   Nel pomeriggio ha avuto luogo la visita alla pinacoteca del Palazzo dei Consoli con  l'illustrazione delle Tavole Eugubine.

   Quindi la S. Messa presso la Basilica si S. Ubaldo officiata dal vescovo emerito Bottaccioli e dal Vescovo Ceccobelli, ha preceduto la visita ai Ceri

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   Un doveroso ringraziamento ci sentiamo di rivolgere, come Associazione Eugubini nel Mondo,  al Commissario Dott.ssa Maria Luisa D'Alessandro che ha accolto con grande sensibilità ed entusiasmo la nostra richiesta di concludere e suggellare con la firma l'iter del gemellaggio, richiesta che è stata estesa, condivisa e sottoscritta anche da altre importanti Associazioni cittadine (Ass.Maggio Eugubino, Famiglia dei Santubaldari, Famiglia dei Ceraioli di S. Giorgio, Famiglia dei Santantoniari, Università dei Muratori, Università dei Fabbri, Università dei Calzolari, Università dei Falegnami e Università dei Sarti.
   Un altrettanto sentito ringraziamento alla Società Balestrieri, agli
Sbandieratori e alla Compagnia dei Campanari.
    
Agli amici di Livinallongo del Col di Lana... un arrivederci a presto!

  
                                                 

02 Marzo 2014 - Festa per la Canonizzazione di S.Ubaldo

    Domenica 2 marzo si è tenuta la solenne celebrazione dell’ 822° anniversario della canonizzazione di Sant’Ubaldo, risalente al 5 marzo 1192. In tale data il nostro Patrono è stato dichiarato Santo con la nota “Bolla” di canonizzazione nella quale Papa Celestino III, fra l’altro, invita gli Eugubini a continuare la celebrazione della festa in onore del Vescovo Ubaldo, tutti gli anni, “ilariter”, allegramente.
  Anche quest'anno, la Famiglia dei Santubaldari, con il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, della Diocesi di Gubbio e del Comune di Gubbio, ha inserito, nell’ambito delle solenni celebrazioni il
“VI° Concerto della Canonizzazione”, nel giorno di Venerdi 28 febbraio presso la Chiesa di San Francesco.
   Si è tratta di un concerto nato in collaborazione fra le corali appartenenti al territorio del Montefeltro e provenienti  da: Fermignano, Cantiano, Cagli, Acqualagna, Sassocorvaro,  Piobbico e la Corale Giuseppe Verdi di Gubbio.

   Nell’occasione, come nelle precedenti edizioni,
la Famiglia dei Santubaldari ha proceduto alla consegna del premio “Civis, Pater, ac Pontifex Ubalde”
che quest'anno è stato assegnato allo studioso Ettore Sannipoli. Il premio rappresenta un particolare riconoscimento ad un personaggio eugubino, storico, scrittore, ricercatore, che si è particolarmente contraddistinto per studi su Sant’Ubaldo, Cittadino, Vescovo e Patrono.
  Le celebrazioni dell’anniversario della canonizzazione sono continuate domenica 2 marzo alle ore 9,00, con il raduno di tutti i ceraioli e dei fedeli in Cattedrale, da cui, sotto la guida di S.E. il Vescovo, ha preso il via la
processione verso della Basilica di Sant’Ubaldo ove, alle ore 11,00, è stata celebrata la Messa solenne che quest'anno è stata presieduta dal cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, honduregno, (uno degli 8 cardinali nominati da Papa Francesco per il comitato di riforme della Chiesa) che ha trasmesso anche il saluto del Pontefice.
  

    Al termine della celebrazione religiosa, come è tradizione, all’interno della Basilica è seguita la cerimonia di formale investitura del Capodieci del Cero di Sant’Ubaldo del prossimo 15 maggio, Luigi Pierucci.
    A quest’ultimo, il 1° Capitano Mauro Tognoloni e il 2° Capitano Luca Grilli, insieme al Capodieci dell’anno 2013 (Tiziano Palicca), hanno consegnato lo stemma di Capodieci per l’anno 2014, con l’augurio “...di poter onorare degnamente il Nostro Santo Patrono Ubaldo”.

Da sn a dx: Mauro Tognoloni (1° Capitano), Luca Grilli (2° Capitano), Fabio Latini (Capodieci di S.Antonio), Ubaldo Minelli (Presidente Famiglia dei Santubaldari), Tiziano Palicca (Capodieci 2013 di S.Ubaldo) e Luigi Pierucci (Capodieci 2014 di S.Ubaldo).

   Ai due Capitani: Mauro Tognoloni Luca Grilli, e ai Capodieci: Massimiliano Tosti (di S.Giorgio) Fabio Latini (di  S.Antonio) e Luigi Pierucci (di S.Ubaldo) il Vescovo Ceccobelli, il Vescovo emerito Bottaccioli e il Cardinale Maradiaga hanno consegnato una pergamena contenente una reliquia di S.Ubaldo.

   Espletata la cerimonia dell’investitura del Capodieci, l'appuntamento per tutti i ceraioli di S. Ubaldo è presso le sale degli Arconi del Palazzo dei Consoli di Via Baldassini per il tradizionale “Pranzo dei Santubaldari” con la partecipazione del Commissario, dei Vescovi, delle autorità civili, religiose, militari e Ceraiole.


   Quest'anno ricorre il
quarantennale della fondazione della Famiglia. Per l'occasione è stato consegnato dal Presidente, Avv. Ubaldo Minelli, direttamente ai presenti, tra i soci che 40 anni fa, il 1° luglio 1974, firmarono l'atto costitutivo della "Famiglia", un artistico piatto di ceramica.
     Qui seguito il loro elenco e le foto dei presenti al pranzo di oggi:

BATTISTELLI GIAMPIERO nato a Gubbio il giorno 8 febbraio 1934 e ivi residente, Via di Porta Romana.
BUROCCHI UBALDO nato a Gubbio il 27 luglio 1946 e ivi residente, Padule.
TOMARELLI MAURO nato a Gubbio il 12 gennaio 1945 e ivi domiciliato, Via Dante.
CENCETTI GUGLIELMO nato a Gubbio il 4 LUGLIO 1946 e ivi residente, Casamorcia Raggio.
PACIOTTI NAZARENO
nato a Cantiano il 14 gennaio 1945 e residente a Gubbio, Fontanelle.
NUTI RAFFAELE
nato a Gubbio il 19 giugno 1939 e ivi residente, Fraz. Padule.
SANNIPOLI SECONDO nato a Gubbio il 28 agosto 1952 e ivi residente, Fraz. Padule.
PALAZZARI MASSIMO nato a Gubbio il 25 OTTOBRE 1935 e ivi residente, Via Reposati, 47.
PICCOTTI RAOUL nato a Gubbio il 23 aprile 1951 e ivi residente, Via Don Giovanni Minzoni.
STOCCHI ERIDANO  nato a Gubbio il 2 maggio 1947 e ivi residente, Fraz. Casamorcia.
BRUGNONI FAUSTO nato a Gubbio il 20 maggio 1952 e ivi residente, Fraz. Mocaiana.
BALDELLI LUIGI nato a Gubbio il giorno 1 gennaio 1944 e ivi residente, Via Bruno Buozzi.
CHIOCCI AURELIO nato a Gubbio il 26 aprile 1944 e ivi residente, Via Madonna del Ponte.
VAGNARELLI EVELINO nato a Gubbio il 30 GIUGNO 1948 e ivi domiciliato, Via Beccoli, 4.

   
   

    Un riconoscimento anche per i Presidenti che si sono alternati in tutti questi anni, compresi coloro che hanno guidato la Famiglia ancor prima della sua fondazione legale (per individuare gli anni di competenza si è fatto riferimento al 15 maggio!). Per coloro che purtroppo non sono più tra noi oppure che sono stati impossibilitati ad intervenire, hanno ritirato i familiari.

            
1965 - 1967: UBALDO MINELLI
            
1968 - 1970: BRUNO CAPANNELLI
            
1971 - 1974: GIAMPIERO BATTISTELLI
            
1975 - 1975: MAURO PIEROTTI
            
1976 - 1979: ALDO MINELLI
            
1980 - 1985: LUIGI MINELLI
            
1986 - 1989: ENRICO NICCHI
            
1990 - 1995: UBALDO ORLANDI
            
1996 - 1999: MAURO PIEROTTI
            
2000 - 2005: ROBERTO BOSSI
            
2006 - 2007: CESARE MARCHEGGIANI
            
2008 - ...... : UBALDO MINELLI


                                                            

14 Marzo 2014 - Fausto Brugnoni è Campione italiano!


    Ecco una notizia poco consueta ma che merita di essere conosciuta e divulgata: a Gubbio abbiamo un campione italiano per l'anno in corso: La disciplina sportiva è anch'essa un pò particolare: trattandosi del 34° CAMPIONATO NAZIONALE ENALCACCIA PER CANI DA SEGUITA SU LEPRE svoltosi proprio a Gubbio nel marzo scorso.
    Al termine di una entusiasmante competizione, l'Eugubino FAUSTO BRUGNONI ha conquistato il titolo nazionale nella categoria coppie, con due suoi eccezionali cani "Crema" e "Criss"; mentre l’abruzzese DAVIDE FIAMMA, si è laureato Campione Nazionale nella categoria mute.

Video della Gara su

   

 

    Fausto non è nuovo a importanti successi ottenuti prima dell'attuale affermazione. E molto conosciuto nella nostra città, oltre per le sue grandi capacità in campo cinofilo, anche per il suo trascorso impegno lavorativo, sociale, politico e per la sua grande fede ceraiola e santubaldara in particolare.

 

 

 


 

22 Marzo 2014 - Concerto organizzato dalla "Casa Famiglia Santa Lucia"


    La Casa Famiglia Santa Lucia ha organizzato sabato 22 marzo presso il Teatro Comunale di Gubbio,in occasione del Primo Centenario di Madre Antonia Lalia (fondatrice delle Suore Domenicane Missionarie di San Sisto) un Concerto "A volte GIO' a volte NO" di Giò di Tonno,con la presenza del Coro eugubino "Cantore Beati Ubaldi".

    Durante lo spettacolo Giò ha ripercorso tutte le tappe fondamentali della sua carriera...dal suo esordio a Sanremo ‘94, al grande musical Notre Dame De Paris fino ad arrivare al grande successo con la vittoria della 58° edizione del Festival Di Sanremo, in coppia con Lola Ponce.

    E' stato un grande successo di pubblico e il tutto esaurito del Teatro comunale ne è stato la conferma.

Vedi alcuni video della serata:

                                                  

22-23 Marzo 2014 - "Ventomania": Aquiloni in festa al teatro romano di Gubbio


   Dal 22 al 23 marzo al teatro Romano di Gubbio è andata in scena la 29° edizione di “Ventomania” festa dedicata a tutti gli aquiloni dalle diverse forme e grandezze.


   La manifestazione è organizzata dall'Associazione aquilonisti Eolo Gubbio con il patrocinio di Regione, Provincia di Perugia, Comune di Gubbio, Progetto Giovani e il Consiglio comunale dei Ragazzi di Gubbio.


   La manifestazione ha avuto il suo momento culminate
Domenica 23 Marzo 2013 al Parco del Teatro Romano, infatti per tutta la giornata, nonostante le condizioni meteo non fossero le migliori,  Volo di Aquiloni, parete attrezzata dei Vigili del Fuoco, Scacchi giganti, lanci di caramelle con gli aquiloni, dimostrazione sportive e distribuzione di aquiloni, "Giochiamo in libertà" in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, “Un salto nel passato…”giochi all’aria aperta del passato e del presente, di abilità e di equilibrio, proposti dagli educatori della Coop Sociale Asad “A che gioco giocavi?” Storie, filastrocche, fotografie in mostra…il gioco si racconta.

                                               

22 Marzo 2014 - "L'Arca vecchia di Sant' Ubaldo. Memoria e rappresentazione di un corpo santo"


   Sabato 22 marzo 2014 presso la sala trecentesca del Palazzo del Comune è stato presentato il Volume di  Francesco Mariucci "L'Arca vecchia di Sant' Ubaldo. Memoria e rappresentazione di un corpo santo"
  
L'evento si è svolto in occasione dei festeggiamenti per il Quarantesimo della fondazione della "Famiglia dei Santubaldari".
  
L'opera rappresenta un’approfondita ricerca storico-artistica su una delle opere più importanti del Trecento eugubino e non solo, senz’altro uno dei manufatti di maggior valore della collezione comunale.
   L'artistico sarcofago in legno del corpo incorrotto del patrono che per circa quattrocento anni ha raccolto la devozione e la fede di tutti gli eugubini ora è esposto presso la Raccolta di Memorie Ubaldiane collocata nel complesso architettonico della Basilica.
   A sottolineare il valore dell'opera, oltre allo studioso eugubino Ettore Sannipoli, anche il professor Andrea De Marchi, docente di Storia dell’Arte Medioevale dell’Università di Firenze, autorevole storico dell’arte medioevale che ha collaborato all’iniziativa editoriale mettendo a disposizione un prezioso e denso saggio introduttivo. Ha coordinato la presentazione il presidente della Famiglia dei Santubaldari Avv. Ubaldo Minelli.

                                              

La società dei Balestrieri di Gubbio: la sua storia del 1999 al 2013 vista dal Presidente Orlandi


   Il Prof. Ubaldo Orlandi al termine di un quindicennio passato alla guida, come Presidente, della gloriosa Società dei Balestrieri di Gubbio, ha voluto produrre un' opera che sia in qualche modo una testimonianza della vita e della vitalità di questa storica Società che ogni anno, da oltre cinque secoli, organizza il famoso Palio della Balestra.
  Citiamo dalla prefazione, scritta dal Presidente della nostra Associazione, alcuni passi: «...la lettura risulta in realtà facile, rapida e scorrevole e che mi ha permesso di conoscere o richiamare alla memoria fatti, aneddoti, briciole di realtà e di vicende che invece vestono con i colori della festa ciò che altrimenti potrebbe restare nudo e silenzioso.... Ma nel libro si possono rivivere anche situazioni di importanti contrasti istituzionali, come quando nel 2001 la Società dei Balestrieri con sdegno si autoescluse dalla «Associazione Manifestazioni Storiche dell’Umbria» non accettando di essere accumulata in un unico “calderone” con manifestazioni di recente invenzione e prive di alcun retaggio storico.
.....E’ abbastanza normale che la vista e la mente si abituino rapidamente al nuovo, al punto che un’innovazione, dopo pochissimi anni, finisce per non sembrare più tale, ma anzi ci sembri esistente da sempre. E invece non è così! Ed impressiona piacevolmente come quest’opera riporti alla memoria fatti e personaggi che ritornano immediatamente vivi e splendenti al pari di quanto erano invece offuscati o inesistenti fino pochi secondi prima.
.... scorrendo nella lettura riappaiono con discrezione e semplicità ricordi di vittorie, sconfitte, innovazioni, realizzazione di opere e strutture, celebrazioni e purtroppo anche lutti.
....senza quest’opera di Orlandi tanti personaggi, tante lodevoli iniziative, tanti fatti che hanno contraddistinto la vita della gloriosa Società dei Balestrieri di Gubbio, dal 1999 al 2013, sarebbero finiti inesorabilmente nell’oblio della storia.... l’opera contribuisce anche a “chiarire” situazioni, momenti e decisioni che indubbiamente sono state vissute in maniera anche travagliata dal Consiglio della Società dei Balestrieri: mi riferisco da una parte ai fatti che hanno portato la Società eugubina ad uscire dalla Federazione Nazionale della Balestra e dall’altra alla ferma determinazione tendente a pretendere ed ottenere che il termine “Palio della Balestra” fosse riservato unicamente ed in maniera esclusiva alle gare tra i Balestrieri di Gubbio e quelli di San Sepolcro, in omaggio alla continua tradizione secolare che ha visto queste due società contendersi il “Palio”.
Mi sento di dire che questo libro con i suoi ricordi offre al lettore una testimonianza storica ed umana sicuramente importante e seppure riguardante un solo quindicennio, si inserisce a buon diritto nella vita multisecolare della Società dei Balestrieri con il compito, come dichiarato dall’autore: «non di idolatrare le ceneri del passato ma di amarle ed interpretarle affinché divengano custodia attenta e fermento vivo del nuovo che ci circonda»
.


                                                 

La “La Platea Comunis e i Palazzi Pubblici di Gubbio” un libro molto interessante


    Il tempo scorre rapidamente e si avvicina maggio, in questo mese ancor più che durante il resto dell'anno i nostri due grandi palazzi pubblici (Palazzo dei Consoli e Palazzo del Comune) tornano ad essere guardati con un particolare interesse da parte di tutti gli eugubini.
   Certamente tale complesso monumentale con annessa piazza è conosciuta in tutto il mondo per la sua maestosità e la sua bellezza.
   Recentemente, nel 2013, è stato pubblicato anche un'interessante libro dal titolo:
“La Platea Comunis e i Palazzi Pubblici di Gubbio”, opera degli architetti Spartaco Capannelli e Gaetano Rossi che approfondisce le conoscenze storiche, architettoniche ed urbanistiche del complesso monumentale di Piazza Grande e dei palazzi dei Consoli e del Comune.
   Il volume di 516 pagine (Media Video editrice) con fotografie di Paolo Tosti inquadra la Piazza ed i Palazzi Civici dal punto di vista storico urbanistico anche attraverso una rilettura e analisi dei documenti e quindi, attraverso una contestualizzazione dell'opera, arriva a definire le probabili destinazioni d'uso degli spazi che caratterizzano i due Palazzi.
   Tra i tanti argomenti merita sottolineare quelli che hanno condotto alla decifrazione dello schema utilizzato per la composizione architettonica del Palazzo dei Consoli, riconducibile a un modello basato sulla numerologia occulto-simbolica. L'ampia e circostanziata ricerca documentale, riportata nel testo, ha permesso inoltre di ricostruire un preciso quadro temporale nello svolgimento dei lavori e l'individuazione delle figure impegnate nella loro esecuzione; mentre la rigorosa analisi sull'epigrafe del portale, ma non soltanto questa, risolve il problema dell'attribuzione della fabbrica, cioè individua il progettista nella figura di Angelo da Orvieto..
    Patrizia Biscarini, Luca Cardinali, Francesca Germini, Paolo Ghirelli, Fausto Pelicci, Ettore A. Sannipoli sono gli esperti che hanno collaborato alla ricerca.
Video di presentazione su


                                                 

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