La storia si ripete!
   Un altro figlio della nostra terra è ritornato a vedere da dove partirono i suoi antenati.
  Il Senatore Robert J. Mellow è a Gubbio. L'occasione è rappresentata dalla prossima pubblicazione del libro "Abbracci lacrime... poi l'ignoto - Cento anni di emigrazione dall'Alta Umbria" di M. Vittoria Ambrogi, Giambaldo Belardi e Giancarlo Sollevanti.
   Robert J. Mellow è nato in Pennsylvania, a Scranton, nei pressi di Jessup, il 10 dicembre 1943 da genitori italiani. Il padre, Jemes J. Mellow, era di origine calabrese (il cognome "Mellito" fu americanizzato in "Mellow") invece la madre, Raphaela "Alice" Generotti, nata a Jessup nel 1912, era figlia degli eugubini: Nazzareno Generotti (1872-1935) che nel 1897 aveva sposato Raffaella Silvestri.
   Nazzareno e Raffaella quando decisero di emigrare da Gubbio negli Stati Uniti avevano già 4 figli [Giuseppa "Josephine" (1897-1917); Pierino "Peter" (1899-1961); Erminio "Elmer" (1902-1951) e Lina "Lena" (1903-1980) quest'ultima aveva appena 4 mesi quando, per ricongiungersi al padre partito l'anno precedente, affrontò insieme alla mamma e ai fratelli, la traversata atlantica sul piroscafo "Perugia" che partì da Napoli l' 8 gennaio e giunse a New York il 25 gennaio 1904.

La nonna di Robert (Generotti Silvestri Raffaella) con i suoi 4 figli (Giuseppa, Pierino, Erminio, Lina) registrati al loro arrivo a New York il 25 gennaio 1904.

   La famiglia unita si stabilì a Jessup e negli anni seguenti aumentò tanto che alla fine i figli furono 14 con l'arrivo di: Cecilia (1905-1955); Laurina "Laura" (1907-1993); Amalia "Milly" (1910-1994); Raphaela "Alice" (1912-2004); Angelina "Nellie" (1913-1998); Medarda "Genevieve" (1915-2001); Nazzareno (1915-1996); Lillian (1918-1996); Josephine (1922-1989) e Rita (1924-1995).
   Raphaela "Alice" è stata l'ultima ad andarsene da questa vita: morì il 11 dicembre 2004. Aveva sposato James J. Mellow ed ha avuto due figli: James J. e  Robert J. , il Senatore appunto!
   Robert J. "Bob" Mellow si è laureato in contabilità nel 1968 presso il Bethel College (Tennessee), è di religione Cattolica e veterano della Guardia Nazionale della Pennsylvania. Ha sposato Diane Pullmen dalla quale ha avuto due figlie: Melissa e Tressa.
   Nel 1970 è stato eletto al Senato della Pennsylvania nel Distretto 22 (diviene uno dei 50 senatori). Vanta il più lungo periodo come membro del Senato. La sua prestigiosa carriera politica è caratterizzata da due momenti di particolare rilievo:
-Presidente del Senato dello Stato della Pennsylvania dal 1992 al 1994.
-occupa al Senato il più alto grado gerarchico tra i democratici e come leader legislativo ha sostenuto le famiglie dei lavoratori e dei pensionati e si è fortemente impegnato riguardo allo sviluppo economico, alla riforma delle tasse, al sostegno alla salute pubblica e all'istruzione.
  Un suo importante risultato legislativo è stato l'approvazione della legge sull'assicurazione sanitaria per i bambini, il Bill Chip, poi esteso in tutta la nazione. Notevole è stato il suo impegno per ripristinare la stabilità finanziaria, dopo la recessione del 1991-92.
   Non vanno trascurate le molte azioni promosse per la città di Scranton, come quella tendente ad istituire una facoltà di Medicina presso la University of Scranton.
  Numerosi sono i riconoscimenti che il Senatore Mellow ha ricevuto da tante associazioni e, tra le altre, ricordiamo: il premio Public Service Award; I premi "Guardian of Small Business Award"; Adler Friend of Education Award; il prestigioso "Legion of Honor Bronze Medallion".
Numerose Università gli hanno conferito Lauree ad onorem.
   A Gubbio "Bob" era tornato altre due volte, ma questa volta il suo arrivo ha suscitato particolare clamore. Il Senatore ha ricordato che sosterrà, ovviamente, Barack Obama nelle prossime elezioni americane. E' stato ricevuto in Comune dal sindaco Orfeo Goracci al quale ha confessato: "Girando per le vie della città, mi sono chiesto come mai i miei predecessori se ne sono andati da questo splendido posto in America sono un Senatore, ma qui mi sento soltanto un figlio di Gubbio".
 

Il Senatore ha visitato con calma e attenzione Gubbio ed è salito anche alla Basilica di S. Ubaldo per rendere omaggio al nostro Santo Patrono.    Il giorno seguente ha avuto anche incontri a Perugia presso la sede della Regione Umbria e ad Assisi presso la Basilica di San Francesco.    Infine il Rotary Club Gubbio lo ha nominato "socio onorario" nel corso di una bella serata conviviale alla presenza dei suoi parenti eugubini, infatti Erminia Generotti, una delle sorelle di suo nonno Nazzareno, ha sposato Federico Procacci e due delle loro nipoti (Maria e Wanda Morelli) risiedono a Gubbio con le loro famiglie.

Il Senatore R.J. Mellow "Socio Onorario" del Rotary Club Gubbio con Rodolfo Mencarelli, Presidente del Club.

A Gubbio "Bob" è accompagnato anche da suo cugino Fred Rosetti (figlio di sua zia Laurina "Laura" che a Jessup ha sposato Ubaldo Rosetti anch'egli originario di Gubbio). Ricordiamo che Fred Rosetti è stato presidente della St. Ubaldo Society negli anni '84-'85 e ha contribuito molto alla ripresa della tradizione della Festa dei Ceri a Jessup.    Oggi Fred è a capo del Comitato per la Chiesa di S. Ubaldo a Jessup. Suo Padre, Ubaldo Rosetti, è stato Presidente della St.Ubaldo Society dal 1934 al 1952.    Il mandato del Senatore scade nel 2010 e Robert J. Mellow è candidato a Governatore della Pennsylvania e noi dell'Associazione Eugubini nel Mondo in tale veste ci auguriamo di poterlo salutare nel suo prossimo ritorno a Gubbio!

Il senatore R. J. Mellow con Mauro Pierotti, Presidente dell'Associazione Eugubini Nel Mondo

Il Senatore con Giancarlo Sollevanti, Maria Vittoria Ambrogi  e Giambaldo Belardi, autori del libro "Abbracci lacrime... poi l'ignoto - Cento anni di emigrazione dall'Alta Umbria"	Massimo Panfili con Fred Rosetti, ex Presidente della St. Ubaldo Society di Jessup e cugino del Senatore. Li unisce la comune fede Sangiorgiara!

   Inaugurata in Piazza 40 Martiri la manifestazione “Altrocioccolato”, giunta alla sua ottava edizione. Sono intervenuti: Oliviero Dottorini consigliere alla Regione dell'Umbria, Vincenzo Vizioli dell'Associazione Italiana Agricoltura Biologica, Michele Stella Presidente dell'Associazione Umbria Equosolidale, Marco Casodi coordinatore della manifestazione e il sindaco di Gubbio Orfeo Goracci che ha sottolineato che Altrocioccolato “oltre a condividere lo spirito culturale, ideale ed economico della città, rappresenta un evento idoneo a valorizzare le caratteristiche di una cittadina di periferia, non ponendosi in confronto con altri eventi di ben maggiori dimensioni ma dando comunque impulso all'economia locale e allo sviluppo territoriale.” Oliviero Dottorini ha tenuto a precisare che Altrocioccolato è “un'occasione per i consumatori di riflettere sui meccanismi che regolano il commercio internazionale, è significativo che ai tempi della globalizzazione e della grande crisi umana ed economica, i consumatori umbri abbiano l’opportunità di conoscere un’altra versione dei fatti circa i rapporti economici tra nord e sud del mondo. Altrocioccolato, con poche forze e grandi motivazioni, sta introducendo nel dibattito regionale il tema di un commercio che sappia tenere conto anche delle ragioni dei produttori del sud del mondo e non solo dei profitti delle grandi multinazionali.”
La manifestazione chiuderà i battenti il 19 ottobre.
 

   Presentato presso la Biblioteca Sperelliana a Gubbio, il libro di poesie di Dante Ambrogi “Fibrillazioni moderne”.
   Si rinnova il tradizionale appuntamento del medico e poeta eugubino con il suo pubblico, tanto che quest’ultimo libro è il 15esimo della sua produzione. Nato nel popolare quartiere di S. Martino, dove tutt’ora vive, il Dr. Ambrogi anche in questa pubblicazione affronta temi a lui cari, come la memoria, la solidarietà, i temi sociali e la fede, filo conduttore delle scelte individuali e collettive.  “Fibrillazioni moderne” è la continuazione di altri quattordici libri già pubblicati: “Ritagli di tempo”, “Poesie di trent’anni”,”Poesie tra cronaca e verità”, “Ritagli di poesie e racconti”; “La potatura degli alberi”, “Anni percorsi”, “Atti liberi”, “Spazio d’Autunno”, “Speranza”, “Tramonto”, “Ombra e Luce”, “Misticismo che continua…”, “Poesie e divagazioni interiori”, “Il Torrente”.
 

   Subito, dal primo momento dell'inaugurazione del nuovo Ospedale comprensoriale nel marzo scorso, si è posto il problema di cosa fare del vecchio e caro ospedale Eugubino.
   Il Consiglio Comunale, a larga maggioranza, ha approvato il progetto di trasformazione e di nuova destinazione d'uso della vecchia struttura ospedaliera. Il progetto prevede la realizzazione di 16 appartamenti a canone agevolato dalla parte di via Cavour; un hotel di lusso con 70 camere, un grande ristorante e una galleria espositiva dalla parte verso la chiesa di S. Francesco. La farmacia rimarrà dove è situata con un incremento a fianco di 200 metri quadrati per l'ampliamento della stessa e per la realizzazione di strutture socio-sanitarie. Con soddisfazione notiamo che è prevista la realizzazione di una "cittadella della salute" (quasi 3.000 metri quadrati) con ambulatori della Asl ed uffici.

   Si è disputata la 12/esima edizione della "Corrigubbio", sulle strade di Gubbio  con la partecipazione di 700 atleti, arrivati da ogni parte d' Italia.
   Dominio marocchino nella competizione podistica sulla distanza della mezza maratona. Ha vinto Abdelkrim Kabbouri, precedendo il connazionale Haman Larbi ed il greco Joannis Makgriotelis. Tra le donne la vittoria è andata alla perugina Michela Minciarelli, che ha battuto la tifernate Paola Garinei, compagna di squadra dell'Atletica Avis Perugia, e l'altra perugina Michela Pannacci, portacolori della squadra della Dream Runners.
   Collateralmente si è disputata anche una gara su un percorso ridotto di 10 km che ha visto trionfare il laziale Luciano Di Folco tra gli uomini e la perugina Giulia Di Marco, tra le donne.  

   Talvolta si fanno degli accostamenti che... non stanno in piedi.
   Il telegiornale di "Italia 1", commentando la tragica morte di un giovane, travolto da un treno a Treviso, sembra a causa dello stato di ubriachezza, dopo aver partecipato ad una manifestazione enogastronomica, ha richiamato alcune manifestazioni folcloristiche considerate "ad alto rischio": tra queste, la Festa di S.Fermino a Pamplona, con la celebre corsa dei tori e i 14 morti che in oltre 100 anni ci sono stati, la Battaglia delle Arance di Ivrea (con 113 feriti nell'ultima edizione) e la Festa dei Ceri. In questo caso è stata mostrata nel servizio la caduta contemporanea dei ceri di San Giorgio e Sant'Antonio lungo la Callata dei Neri, nel 2004.
   "La Festa dei Ceri fortunatamente non ha mai registrato simili bollettini di guerra - ha precisato Massimo Faramelli, Presidente dell' Università dei Muratori, ci sono dei rischi soprattutto per chi prende il Cero, ma c'è consapevolezza di questo".
   Effettivamente non si ricordano fatti tanto tragici e tali da giustificare un simile accostamento, ciò non significa comunque che un certo livello di attenzione non debba esserci. Da notare poi che solitamente il popolo eugubino è prodigo di consigli e attenzioni nei confronti dei "forestieri" proprio nell'intento di evitare che qualsiasi danno possa loro accadere.
 

   Il Presepe della Vittorina quest'anno non ci sarà. Lo comunica sulla stampa cittadina il Presidente dell'Associazione "San Francesco e il Lupo" che era nata nel 1988 proprio con lo scopo di realizzare un Presepe a grandezza naturale.

   La causa di tale decisione è essenzialmente l'età avanzata dei soci e il mancato interesse di giovani per la realizzazione dell'opera. Il presidente lamenta anche il disinteresse di tutti coloro a cui nel recente passato l'Associazione si è rivolta nel tentativo di continuare questa tradizione del Presepe della Vittorina di cui quest'anno sarebbe stata la 21° edizione.
  

   Il settimanale eugubino "Tutto Gubbio" nel numero di questa settimana (n° 348) riporta una "riflessione" di Gianluca de Gennaro che riproponiamo:
   "Le notizie che giungono dai mercati internazionali parlano di una crisi di carattere epocale. Inutili, a mio avviso, le rassicurazioni dispensate da politici e banchieri. E' la crisi di chi ha creduto che sarebbe stato il "dio denaro" il motore dell'economia ed è la prova (purtroppo!) di chi si è sforzato di "urlare dai tetti", che l'economia sarà forte solo se tornerà a scommettere sulla persona e sull'etica: capitale umano e la responsabilità sociale è la combinata vincente.
   Personalmente ho trovato in Gubbio la risposta a questa crisi epocale e credo che questa città reggerà all'urto come poche altre. Perché? E' semplice il perché. Perché in questa città c'è un movimento di umanità e di spiritualità che è trasversale a tutti i partiti, a tutti i pensieri, a tutte le parrocchie, a tutti i gruppi di appartenenza: è l'umanità espressa dalla Festa dei Ceri e dal suo patrono Sant'Ubaldo. Gli eugubini saranno sempre uguali a loro stessi e cioè fedeli a quello "spirito di popolo" che la Festa dei Ceri mirabilmente rappresenta: l'unione delle persone nel momento della difficoltà; la capacità di sopportare un peso che è "oltre quello che ti spetta"; la capacità di andare in fondo, stringendo i denti, costi quel che costi; la capacità di chiedere aiuto e di farsi soccorrere da chiunque: basta che... ci si rialzi!
   Vivo a Gubbio da "appena" 14 anni (e dico "appena" perché forse non basterà una vita intera per "essere di Gubbio") e l'umile e schietta bontà di Gubbio mi ha colpito nel profondo. A Gubbio le "canoniche divisioni" non reggono più; è roba passata: da preistoria. Destra, sinistra e centro, credente o non credente, praticante o non praticante, ricco o povero, alto o basso, laureato o ignorante, imprenditore o dipendente, se "sei di Gubbio", sai bene che non è questo ciò che importa. No, non su questo sarai giudicato. Il popolo di Gubbio ogni anno ribadisce, perentorio come il tocco di un campanone, che il suo spirito è sempre uguale a se stesso. Questa sua espressione di fede collettiva gli consentirà di cavalcare i secoli ed ogni tipo di crisi epocale. Il popolo di Gubbio "dice chi è" attraverso la celebrazione di un evento: la Festa dei Ceri e non c'è altro! Davvero niente da aggiungere! Sono certo che nessuna crisi economica e sociale, nessun evento mondiale prevarrà sullo spirito che questa Festa "incarna" e sono certo che il popolo di Gubbio saprà trasferire nella sua vita quotidiana quello che durante la Festa celebra: la forza dell'amore espresso non in quanto "individuo singolo" ma come "individuo collettivo": una comunità. Sarà questo spirito a reggere l'urto del crollo di tutte le borse e dei mercati, perché lo spirito di quell'amore espresso il 15 maggio "non si vende e non si compra" ed a Gubbio questo la gente lo sa!"